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Marco Giusti per Dagospia
Adesso! ci divertiamo. Scenetta notturna che ho visto qualche sera fa in una piazza di Roma Nord davanti a un gelataio. Una ragazza e due ragazzi. La ragazza attacca subito Renzi: "Non mi piace!". E un ragazzo: "E ti piace forse Bersani?". Pausa. "No", fa lei. Ma ha già ceduto. Perché sa che il ragazzo, e forse anche l'altro, Renzi lo voteranno. E forse finirà per votarlo anche lei. Incazzata, ma lo voterà .
Questa scena potrebbe far parte di qualche film di Fausto Brizzi, come "Notte prima degli esami" o "Maschi contro femmine". Più o meno è proprio a questo che ci ha portato la campagna per le primarie di Renzi.
Perché meglio della "Notte prima degli esami" di Brizzi e meglio dell'"Isola dei famosi" di Giorgio Gori, la campagna elettorale di Matteo Renzi firmata proprio Gori&Brizzi, è un riuscito mischione delle strategie televisive di Gori, fortunato fondatore e presidente di Magnolia, e delle strategie cinematografiche di Brizzi, altrettanto fortunato sceneggiatore delle grande stagione dei cinepanettoni di De Laurentiis (i capolavori sono "Natale sul Nilo" e "Merry Chistmas") e regista-rottamatore della vecchia commedia tradizionale con la sua commedia generazionale per trentenni.
Non pariolina-mocciana, ma democratica-brizziana. Magari molto si deve a Renzi stesso e alla sua veloce parlata fiorentina, ma le immagini parlano chiaro. Renzi in camicia bianca e cravatta come Panariello, ma con maniche rimboccate alla Obama, che si esibisce all'Auditorium della Conciliazione con dietro la scritta cubitale "Matteo 2012" introdotto dalla musica di "X Factor" di David Guetta, è il candidato perfetto per il progetto di cinema e reality di Gori&Brizzi.
Non a caso ci cascano subito, via twitter e non solo, Jovanotti, Facchinetti, Scalfarotto, Lele Mora e molti altri che iniziano a scrivere compulsivamente cinguettii come "Matteo Renzi è rock, Piggi Bersani è lento" o "se nel video introduttivo dal DNA di Giorgio Gori, mi infilano Maradona&MagicJohnson... Come posso resistere?).
Ma ci casca in pieno anche "Der Spiegel" che dedica un servizio a Renzi e perfino Santa Conchita da Largo Fochetti che sente il fascino dell'esibizione di Renzi come se avesse visto Channing Tatum in "Magic Mike" ("Nelle foto gli sguardi delle cuoche della festa di Ravenna, i capelli col gel dei ragazzini di Monza, la messa in piega delle anziane signore del Politeama di Varese, i giovanotti con la borsa a tracolla e le insegnanti trentenni dell'Auditorium di Roma").
Renzi fa battute, spara slogan facili, ma soprattutto interpreta bene il ruolo della novità contro il vecchiume. E il solo errore che fa nella comunicazione di questi giorni è forse la partecipazione a "Porta a porta" da Vespa, nel pieno del caos Fiorito-Polverini. Errore che viene puntualmente segnalato su Twitter, "chiunque si sieda nel salotto di #portaaporta sembra stantio e omologato, perchè mandarci @matteorenzi? #autogol".
Anche se lì Renzi lancia un paio di bombe da vecchia tv biscardiana ("Chi vince le primarie impone il programma") e segna un goal con il ricordo della sua partecipazione a "La ruota della fortuna". Ricordo che si trasforma nella vecchia immagine di Renzi capelluto nel repertorio tv (tenerezza...) e in quella nuova di Renzi di adesso immortalato assieme alla scritta "Rottamare adesso!".
In qualche modo Renzi, nelle mani di Gori&Brizzi, non è solo il candidato democratico ideale, ma un fratellino che fa in pieno parte di quel mood da "Notte prima degli esami" fatto di ricordi di tv degli anni '80, Mazinga, canzonette di Baglioni. Uno di noi (o di voi...). Non uno di sinistra o di destra.
Qualcosa che unisca perfino l'elettorato Nord (contro) Sud, Maschi (contro) Femmine, Fasci di Roma Nord (contro) Zecche di Roma Nord. Proprio sul gioco "Renzi è di destra o di sinistra?", "Esiste un Renzi di destra? Sì, è Matteo Renzi", Gori&Brizzi ci stanno sguazzando, perché hanno capito che con la fine dei partiti e la fine del muro di Berlusconi, non esistono più differenze.
Quasi quasi non esistono più neanche i sessi. Voti Renzi come voteresti un cantantino di "X Factor". Facchinetti è già pronto a dare il suo consenso: "Gli stessi che mi insultavano 12 mesi fa ora vogliono votare @MatteoRenzi: COERENZA ZERO!". L'importante è che ci sia un coro di ragazzine pronte a recepire il messaggio,(" alla fine @12momo10 ha scelto una maglietta con scritto "LE RAGAZZE CERCANO AMORE"....non ho capito, andiamo da Matteo Renzi o da Gabriel Garko?!?"), una Conchita pronta a riscriverlo su "Repubblica" e una marea i tweets tutti positivi. Poi, davanti al gelataio, la domanda rimarrà invariata anche senza l'aiuto di Gori&Brizzi. "Non mi piace!". "Perché, Bersani ti piace". Pausa.
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