DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
1. IL DIKTAT DI GRILLO: NIENTE MASSONI AL CAMPIDOGLIO
Niente massoni. Questo uno dei prerequisiti previsti dal M5s per le candidature grilline al comune di Roma. Nel modulo di iscrizione, scaricabile dal blog di Beppe Grillo, si legge: “ogni candidato non dovrà essere iscritto ad associazioni massoniche”.
Un “paletto” già fissato dal M5s e ribadito con “niente alleanze con liste civiche”. Altra condizione che riguarda i partecipanti alle primarie, la residenza. “Per le elezioni dei capoluoghi di provincia, i candidati dovranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia”
2. GRILLO LANCIA LA CORSA: POSSIAMO PRENDERE ROMA E LE CITTÀ
Francesco Maesano per “la Stampa”
Dunque a Roma il M5S fa sul serio. Per alcuni Grillo e Casaleggio avrebbero pensato a lungo di smarcarsi dalla partita per succedere a Ignazio Marino, considerata troppo rischiosa in caso di presa del Campidoglio con una città difficilissima da gestire e ancor di più da rilanciare in modo credibile. Una sfida complicata da raccogliere soprattutto considerando che le Politiche, poi, sarebbero a un passo.
Eppure ieri sul blog di Grillo, che dovrebbe partecipare in prima persona alla campagna di Roma, è comparso un lungo post che traccia le linee per la partecipazione alle primarie.
Una "nazionalizzazione" della scelta che va incontro alle richieste, venute soprattutto dal Senato, di rendere una questione di interesse complessivo del Movimento, e non solo locale, la scelta del candidato per Roma. Tanto che s' era quasi deciso di aprire la selezione al voto di tutti gli attivisti del paese, ipotesi che nella serata di ieri ha improvvisamente perso quota in favore di una consultazione che pare resti circoscritta ai gruppi attivi a Roma.
«Se lo facciamo per Roma lo facciamo anche per le grandi città», era stata l' eccezione sollevata dai parlamentari campani che ancora non hanno trovato la quadra per trovare il nome buono a Napoli e temevano di creare un precedente.
Dunque dal 24 novembre al 4 dicembre il M5S accetterà le candidature per la corsa a sindaco di Roma. Oltre alla presentazione del certificato penale e dei carichi pendenti, i candidati dovranno firmare l' accettazione del regolamento che prevede, tra le altre cose, l' impegno a rimettere il mandato elettorale in caso di perdita dei requisiti richiesti.
Tra questi c' è la non-affiliazione alla massoneria, la non-iscrizione a un partito politico, il non aver ricevuto condanne penali, anche solo in primo grado e il non aver svolto più di un mandato elettorale. Consentita la candidatura, nei comuni capoluogo di provincia, ai non residenti nella circoscrizione stessa, purché risiedano all' interno del territorio provinciale.
Tanti paletti per ribadire lo spirito movimentista e per scongiurare l' assalto alle liste Cinquestelle. «Non accettiamo indagati o condannati e tanto meno esponenti di altri partiti. Quindi consigliamo agli intrusi di destra e sinistra di farsi da parte», spiega in chiusura il post, dando voce al timore di tanti parlamentari che temono l' infiltrazione qua e là di pezzi del ceto politico esistente.
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