matteo salvini in senato

IL CAPITONE COLPITO E AFFONDATO DAL SENATO: SÌ AL PROCESSO PER LA NAVE GREGORETTI - ''LO SAPEVO, SONO ORGOGLIOSO DI QUELLO CHE HO FATTO. LO RIFARÒ APPENTA TORNO AL GOVERNO''. TUTTO QUELLO CHE HA DETTO IN AULA - ''LA SPERONATRICE RACKETE HA POCO DA INSEGNARMI'', NEL GIORNO IN CUI SI CHIUDE L'INDAGINE PER DIFFAMAZIONE CONTRO LA ''CAPITANA'', PER CUI CI SARÀ UN ALTRO PROCESSO. LA CHIAMÒ "SBRUFFONCELLA", "FUORILEGGE", "DELINQUENTE"

 

 

  1. GREGORETTI: DA SENATO OK A PROCESSO A SALVINI

 (ANSA) - L'aula del Senato ha di fatto accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti, bocciando l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il documento chiedeva di dire 'no' al processo all'ex ministro dell'Interno e quindi di ribaltare il voto della Giunta delle immunità il 20 gennaio scorso. La Lega non ha partecipato al voto uscendo dall'Aula.

 

 

matteo salvini in senato

  1. GREGORETTI: SALVINI, ORGOGLIOSO, RIFARÒ TUTTO

 (ANSA) - "Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l'Italia". Così Matteo Salvini intercettato dall'ANSA dopo il voto del Senato che ha dato l'ok al processo per la vicenda Gregoretti.

 

  1. GREGORETTI:SALVINI,TOTALE FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA

 (ANSA) - "Io ho difeso l'Italia, essere processato per questo...ma piena e totale fiducia nella magistratura". Così Matteo Salvini intercettato dall'ANSA dopo il voto del Senato che ha dato l'ok al processo per la vicenda Gregoretti.

 

  1. SALVINI, SPERONATRICE RACKETE HA POCO DA INSEGNARMI

 (ANSA) - "Un altro possibile processo per diffamazione ai danni Carola Rackete? Li mettiamo in serie, non è un problema. Una speronatrice di motovedette militari italiane ha poco da insegnarmi".ßCosì Matteo Salvini rispondendo all'ANSA sulla chiusura indagini della procura di Milano per il caso della capitana tedesca.

 

  1. MIGRANTI: CHIUSA INDAGINE PER SALVINI, DIFFAMÒ RACKETE

giulia buongiorno matteo salvini

 (ANSA) - La Procura di Milano ha chiuso l'indagine in vista della richiesta di processo nei confronti dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini accusato di diffamazione dopo la querela depositata lo scorso luglio, tramite i suoi legali, da Carola Rackete, comandante della Sea Watch3. Il pm Giancarla Serafini, titolare del fascicolo trasmesso per competenza da Roma, un paio di settimane fa, ha appreso l'ANSA, ha notificato l'avviso di chiusura dell'inchiesta.

 

La denuncia da parte della capitana della Sea Watch era stata depositata lo scorso 12 luglio alla Procura di Roma e gli atti, dopo l'iscrizione di Salvini per diffamazione, sono stati poi trasmessi a Milano, dove risiede l'ex ministro. La giovane, rappresentata dal legale Alessandro Gamberini, nella querela aveva spiegato che le esternazioni di Salvini sul caso Sea Watch, "lungi dall'essere manifestazioni di un legittimo diritto di critica, sono state aggressioni gratuite e diffamatorie alla mia persona con toni minacciosi diretti e indiretti".

 

A tal proposito nell'atto si citano le espressioni dell'allora ministro: "sbruffoncella", "fuorilegge", "delinquente", autrice di un atto "criminale", responsabile di un tentato omicidio in quanto "avrei provato a ammazzare cinque militari italiani", "complice dei trafficanti di esseri umani" e altre ancora. Interventi che sono, si legge sempre nella denuncia, "un puro strumento propagandistico e istigatorio di un 'discorso dell'odio', che travolge ogni richiamo alla funzione istituzionale".

 

giulia buongiorno

 Affermazioni che "non solo hanno leso gravemente il mio onore e la mia reputazione, ma mettono a rischio la mia incolumita', finendo per istigare il pubblico dei suoi lettori a commettere ulteriori reati nei miei confronti". Il leader della Lega, difeso dall'avvocato Claudia Eccher, in teoria ha tempo 20 giorni - termine non perentorio - dalla notifica dell'avviso di chiusura delle indagini per presentare memorie difensive o farsi interrogare. Poi il pm può chiedere il rinvio a giudizio o se lo riterrà anche l'archiviazione.

 

 

 

  1. L'INTERVENTO DI SALVINI IN AULA

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

L’intervento di Salvini in Aula – Il leader del Carroccio ha incentrato sulla sua difesa in Aula sul fatto che avrebbe agito per “difendere i confini” e “la patria“. In tribuna ad ascoltarlo in segno di solidarietà si è presentata la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Se c’è qualcuno che scappa oggi non è tra la Lega ma tra i banchi del governo”, è stato l’esordio del leghista. “Penso che questa immagine dica tutto tra chi ha la coscienza sporca e chi no”. Ma la presidente Elisabetta Alberti Casellati è intervenuta: “Non era prevista la presenza del governo”.

 

matteo salvini in senato

A quel punto dai banchi Pd sono partiti i cori: “Studia”. Salvini ha ripreso: “La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell’Aula non andrò a difendermi, ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto. Se avessi dovuto ragionare per opportunismo e convenienza personale non avrei preso la decisione che ho preso: è un processo e non una passeggiata“.

 

Quindi ha citato la linea esposta dalla senatrice Bongiorno, che invece ha ribadito la necessità di dire no al processo: “Sono d’accordo con quello che dice”, ha dichiarato, “ma le devo disubbidire perché sono testone e stufo di impegnare quest’Aula con il caso Diciotti, Gregoretti, Open arms e chissà quanti altri ne arriveranno su una questione per me talmente ovvia. Chiariamo una volta per tutti davanti al giudice se ho fatto il mio dovere o sono un sequestratore. Ma sarei uno strano sequestratore visto che sono stato io ad andare a salvare queste persone in acque maltesi”.

NAVE GREGORETTI

 

Salvini ha anche attaccato l’attuale ministra dell’Interno: “Anche Lamorgese ha protratto di uno, due, diversi giorni alcuni sbarchi in attesa delle redistribuzioni. Questa indagine parte da un esposto- denuncia di Legambiente Sicilia. Allora, se ci sarà un’associazione che riterrà che l’attuale governo si stia comportando nella stessa maniera, ahimè per voi ci troveremo a processare un membro dell’attuale governo. Ma io credo che gli avversari si battono, in democrazia, alle urne e non nelle aule dei tribunali”.

 

E ha continuato: “C’è bisogno di una cavia? Eccomi. L’unica mia preoccupazione non è per me, mi spiace per i miei figli che domani leggeranno sul giornale..”. Proprio sui figli si è soffermato per una buona parte del suo discorso: “Chi borbotta contro di me non ha ricevuto, come me, un messaggio oggi con scritto: ‘Forza papà!’. Portate rispetto a due ragazzi che vanno a scuola e non rispondono delle accuse al padre”.

NAVE GREGORETTI GUARDIA COSTIERA

 

Secondo il leghista, “chiedendo ai senatori di non opporsi al processo”, sta facendo “una forzatura della verità storica”. Ma, “voglio che qualcuno metta la parola fine a questo dibattito surreale”. E ha attaccato il governo: “Sono sei mesi che litigate su tutto ma siete uniti da Salvini è cattivo”. Allora, ha ribadito: “Facciamo decidere a un giudice, usciamo da quest’Aula e facciamo decidere a lui.

 

Ormai il re è nudo, potete andare avanti qualche mese o settimana ma in democrazia il giudizio lo dà il popolo. Non ne posso più di passare per criminale, c’è un limite a tutto. Conto sull’imparzialità dei giudici per fortuna i tempi sono cambiati: ho ricevuto tanti messaggi di magistrati, avvocati che ci dicono, dateci una mano a fare una riforma della giustizia che questa maggioranza non è in grado di fare. Vada come vada, i numeri sono evidenti e c’è una maggioranza di Pd, Iv e M5s che ritiene che io debba essere processato. Non ho nemici in quest’Aula, in questo Paese, ho avversari con idee diverse”.

 

Quindi ha concluso: “Ringrazio i senatori della Lega, ma noi non cambiamo, andiamo dritti, affrontiamo questa aggressione politica. Sono convinto che la fine sarà archiviazione. Chi vota oggi pensando di vincere sarà sconfitto dalla storia. Chiudo con le parole che mi ha ricordato un amico, quelle di un grande italiano, Indro Montanelli: ‘Orgoglioso di essere diverso'”.

Migranti scendono dalla nave Gregoretti