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Alla fine Carletto ce l'ha fatta. Carlo Calenda ieri ha fatto fuochi e fulmini con Renzi. Per vie traverse il ministro dello Sviluppo economico aveva saputo che oggi pomeriggio Matteo avrebbe definito la Legge di Stabilità con Piercarlo Padoan. E lo avrebbe fatto a porte chiuse a Palazzo Chigi. Senza nessun altro ministro.
A quel punto, Calenda ha iniziato a tempestare di telefonate il povero Claudio De Vincenti. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio aveva avuto ordini tassativi da Matteuccio: non voglio nessuno.
Carletto, allora, ha rotto le palle direttamente al premier, alla fine del vertice con la Merkel a Maranello. "Ma come, si parla di competitività e non mi fai partecipare all'incontro?".
Alla fine ce l'ha fatta; a quanto pare, unico invitato - fra i ministri - alla riunione sulla manovra che dal prossimo anno si chiamerà Legge di Bilancio: anche se è sempre la finanziaria.
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