COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
CALENDA RIUNISCE I SUOI, IPOTESI CONGRESSO A OTTOBRE
matteo renzi - carlo calenda - meme by osho
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Riunione in serata della direzione di Azione dedicata a una primissima analisi del voto, con parlamentari e presidenti provinciali. A inizio luglio dovrebbe tenersi una giornata di approfondimento e confronto sull'esito elettorale.
viola e carlo calenda ricevimento quirinale 2 giugno 2024
Intanto stasera, durante la riunione su zoom, a quanto si apprende, è emerso il rammarico per il mancato raggiungimento del 4%, è stata ammessa la sconfitta e si è cominciato a parlare delle prospettive del partito. In molti hanno ringraziato Carlo Calenda per l'impegno profuso in questa tornata elettorali, qualcuno dai territori ha proposto di ricucire con IV.
carlo calenda con la brigata ebraica al corteo per il 25 aprile 3
"E' un opzione che io non contemplo. Se volete questo, senza di me", il senso della risposta del leader. Che poi, a chi gli ha chiesto la convocazione del congresso, ha aperto sostenendo in sintesi che non ci sarebbero problemi a celebrarlo "ma non si può fare in pochi giorni, prima servono i congressi territoriali, poi quello nazionale". Di qui l'ipotesi emersa del congresso ad ottobre.
carlo calenda con la brigata ebraica al corteo per il 25 aprile 1
AZIONE, SMENTIAMO LE IPOTETICHE DIMISSIONI DI CALENDA
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - "Leggiamo con stupore sul Foglio.it di ipotetiche dimissioni di Carlo Calenda dalla segreteria di Azione. È esattamente vero il contrario: nel corso di una Direzione politica che si è tenuta oggi pomeriggio è stato posto con forza il tema del rilancio del partito e della sua iniziativa politica. Altro che dimissioni di Calenda". Così in una nota l'Ufficio Stampa di Azione.
CALENDA, È UNA DURA SCONFITTA CHE NON CI ASPETTAVAMO
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - " Azione ha avuto una dura sconfitta che non ci aspettavamo. Avevamo una lista di candidati straordinaria, un programma centrato, condotto con una campagna onorevole che ha rispettato i cittadini". Lo ha detto Carlo Calenda in una conferenza stampa nella sede di azione. "Questo percorso - ha aggiunto -non è stato sufficiente perché c'è stata una onda violentissima di polarizzazione".
carlo calenda foto di bacco (1)
CALENDA, APERTO AL DIALOGO CON CENTROSINISTRA MA SU UN PROGETTO
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - "Io sono aperto al dialogo, ma, pagando, su quali valori ci può essere? Se si deve abbandonare l'Ucraina noi non ci staremo mai" Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda in una conferenza stampa nella sede del partito rispondendo alla domanda su un dialogo con le altre forze del centrosinistra nell'ambito della politica italiana. "Non ho alcuna preclusione - ha aggiunto ad alleanze, ma ci deve essere un progetto politico e dei valori".
CALENDA, L'ELETTORATO DI AZIONE INCOMPATIBILE CON RENZI
carlo calenda elly schlein assemblea nazionale di azione
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - L'elettorato di Azione è "incompatibile" con quello di Renzi e lo dimostra il fatto che "più Europa abbia perso il 40% dei propri voti, presentandosi con Iv'. Lo ha sostenuto Carlo Calenda rispondendo ad una domanda su un suo eventuale rammarico per non aver fatto una lista unica con Più Europa e Iv, che avrebbe superato il 4%.
"Non lo chiedete a me - ha detto Calenda rispondendo alla domanda - perché Bonino non fa partiti con nessuno e Renzi prima li fa e poi li disfa, ma non si può far finta che le cose non siano successe. I nostri elettorati sono incompatibili. Emma si è presentata con Renzi e ha perso il 40% dei propri elettori. Noi dobbiamo quindi lavorare per essere più convincenti e per farlo apriremo la fase costituente che avevamo promesso".
carlo calenda elly schlein assemblea nazionale di azione 1
CALENDA-RENZI,MACERIE AL CENTRO.FI PRONTA ALL'OPA
(di Paola Lo Mele) (ANSA) - ROMA, 10 GIU - Divisi e sconfitti. Azione, Iv e +Europa restano a bocca asciutta in una competizione elettorale che - se uniti - avrebbe permesso loro di portare in Ue le istanze liberali ed europeiste che li accomunano, e di rimpolpare il gruppo di Renew. E, invece, mancata la soglia del 4%, ora sono chiamati ad una riflessione interna: come procedere? Con chi allearsi? Concorrere ad un grande centrosinistra a trazione dem, digerendo anche i 5 stelle, o formare un polo centrista, superando i veleni interni?
carlo calenda allo stabilimento magneti marelli 1
Per ora Carlo Calenda (quasi 82mila preferenze personali) e Matteo Renzi (200 mila) non depongono le armi: il primo sostiene che l'elettorato di Azione non è compatibile con quello di Iv, il secondo punta il dito contro "l'assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia". Ma nella costruzione di un eventuale area di centro (Calenda lo chiama il polo repubblicano), gli ex terzopolisti devono vedersela con l'unico grande partito centrista in crescita: Forza Italia.
MEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 4
Antonio Tajani lo ha detto chiaro e tondo: le europee sono la "prima tappa di un lungo percorso e di una strategia per occupare lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Ieri e oggi l'abbiamo occupato". Parole che suonano come un'opa proprio ai danni di Azione e Italia viva e dei rispettivi elettorati: "Una futura alleanza al centro? Difficile rinunciare ad un simbolo che ha dimostrato di pesare il 10% - risponde un esponente di spicco del partito forzista - Vedremo se, dopo la debacle, qualche parlamentare verrà a bussare o vorrà ritornare....".
Il riferimento velato, in particolare, è agli ex forzisti passati con Calenda. Ma tra gli azzurri c'è chi auspica anche un'alleanza più strutturale con Azione, sul modello del Piemonte, Regione in cui i calendiani hanno sostenuto Alberto Cirio. Maurizio Lupi ne è certo: "Il centro è nel centrodestra. Credo che la proposta messa in campo da Antonio Tajani e da Noi moderati sia una proposta che è diventata anche da un punto di vista politico interessante per gli elettori italiani".
MEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 3
Il leader di Azione, per adesso, con una mano tiene ben chiusa la porta a Matteo Renzi, con l'altra apre uno spiraglio al centrosinistra a trazione dem: "Non ho alcuna preclusione ad alleanze, ma ci deve essere un progetto politico e dei valori". La formazione di un campo larghissimo, che va da Avs a Iv, passando per i 5stelle e Calenda, sarebbe il sogno di Elly Schlein che, però, dovrà vedersela con diversi veti incrociati.
Per cominciare, i dem - forti di una vittoria quasi inaspettata, chiamano tutti a raccolta: per Firenze, per esempio, dove si andrà al ballottaggio, "il Pd avrà bisogno anche dei voti di Renzi", scandisce la vicepresidente del partito Chiara Gribaudo. Quanto a Più Europa, va per la sua strada: convocherà a breve gli organismi direttivi per analizzare i motivi di un risultato che il segretario Riccardo Magi ha definito, senza mezzi termini, "pessimo". L'alleanza strutturale con Iv, su cui già Emma Bonino si era mostrata cauta, toppate le elezioni per ora non è nei radar: "Ripartiamo dai nostri temi".
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