RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
R. E. per ''La Stampa''
Le dichiarazioni fatte da Matteo Renzi dopo le perquisizioni disposte dai pm di Firenze, scrivono, «alimentano un clima di delegittimazione nei confronti dei magistrati». Per questo «si impone l' esigenza dell' intervento del Consiglio a tutela dell' indipendenza e dell' autonomia della giurisdizione».
I togati del Csm intervengono in difesa dei magistrati della procura di Firenze dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi sull' inchiesta che riguarda Open, la fondazione nata nel 2012 per sostenere le sue iniziative politiche, e scrivono al Comitato di presidenza, insieme al laico del M5S Fulvio Gigliotti, per chiedere l' apertura di una pratica a tutela dei pm fiorentini. «Penso che siamo in presenza di un vulnus, di una ferita al gioco democratico» aveva detto Renzi all' indomani delle perquisizioni. La frase è riportata nel documento presentato al Comitato di presidenza. Queste dichiarazioni «costituiscono commenti che alimentano un clima di delegittimazione nei confronti dei magistrati di Firenze».
Sulla vicenda dell' indagine sulla Fondazione Open è intervenuto ieri anche Marco Carrai, per replicare agli articoli che riportavano di una segnalazione di operazione sospetta in merito ad un suo prestito a Renzi da 20 mila euro e relativamente all' indagine sulle sue attività in Lussemburgo. «Quanto al prestito infruttifero di 20 mila euro fatto a Matteo Renzi, si precisa che fu fatto per sue esigenze personali il 20 aprile 2018 e che l' intera somma fu restituita, sempre tramite bonifico, il 19 giugno 2018.
In relazione a quanto viene scritto al riguardo della Società Wadi Venture Sca, (si tratta di) un veicolo societario che ha investito in modo del tutto tracciato in Start Up, nessuna della quale ha mai avuto nulla a che fare né con il Senatore Matteo Renzi né con la Fondazione Open.
Non conosco personalmente il dottor Valli né conosco la Società di Dubai citata dai giornali come investitore di Wadi. Non ho curato io questi investimenti».
«Verrà il giorno in cui - scrive ancora Carrai -, finalmente terminata la caccia alle streghe, si potrà chiarire tutta la vicenda di una indagine rispetto alla quale mantengo la fiducia nella giustizia e nei magistrati. Mi auguro che i tempi siano rapidi e chi indagato possa difendersi nelle sedi opportune e non sui media".
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