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da “corriere.it”
PIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZI
La maggioranza ha raggiunto un accordo nella notte e ha depositato ora tre emendamenti al ddl Boschi su funzioni, articolo 2 e Consulta firmati da Anna Finocchiaro. Oltre alla questione dell'elettività dei senatori si affronta anche il tema delle funzioni del Senato e dei giudici costituzionali. La minoranza pd parla di «mediazione degna». E intanto è bufera sulla Lega Nord che ha depositato oltre 82 milioni di emendamenti alla Riforma del Senato, in dvd. Soddisfatto Pierluigi Bersani: «Gli elettori scelgono i senatori: questo è il principio costituzionale, i dettagli li si vedranno come giusto nella legge elettorale», ha detto. «È un bel successo del Pd, e spero che in questo clima nuovo tutti assieme e senza più strappi si possa lavorare ancora per perfezionare la riforma».
Boschi: vediamo se la minoranza pd ora ritira i suoi emendamenti
Gli emendamenti della minoranza Dem alla riforma costituzionale? «C’è tempo, gli emendamenti si presentano, si ritirano... Intanto abbiamo lavorato sui testi». Lo dice il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, rispondendo a chi le domanda se, con le tre proposte di modifica presentate dalla maggioranza a firma Anna Finocchiaro, la minoranza Pd abbia intenzione di non presentare o ritirare i propri emendamenti.
giuliano amato anna finocchiaro
Il commento della minoranza arriva subito dopo. «Gli emendamenti presentati sulla eleggibilità dei senatori, sulle funzioni e competenze del Senato, frutto di un confronto e lavoro comune nel Pd, sono positivi. Esprimono una ritrovata unità nel partito e consentono un impegno unitario sui temi delle riforme e dell’azione di governo», ha detto il senatore Vannino Chiti, esponente della minoranza pd, che aggiunge: «Sono soddisfatto che si sia raggiunta una mediazione degna: i senatori saranno sindaci e consiglieri regionali, ma saranno i cittadini a sceglierli».
I nuovi senatori saranno individuati «in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge». Questo il testo dell’emendamento al quinto comma dell’articolo 2 del ddl riforme, a firma Anna Finocchiaro e frutto dell’intesa tra maggioranza e minoranza Pd. In sostanza, l’emendamento dispone che i futuri senatori saranno eletti dai consigli regionali che non potranno tuttavia non tenere conto delle scelte fatte dagli elettori al momento del voto.
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