![donald trump re sovrano imperatore](/img/patch/01-2025/donald-trump-re-sovrano-imperatore-2083894_600_q50.webp)
FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
"TENDEVO A NASCONDERMI LE TETTE PUR DI NON FARE CAPIRE CHE ERO UNA DONNA. UN ERRORE, L’HO CAPITO TARDI…" - LUCIANA CASTELLINA: "NON SONO MAI STATA UNA GRANDE APPASSIONATA DELLE QUOTE FEMMINILI. NON È CHE CAMBIA LA SOCIETÀ SE UNA DONNA S'INFILA NEI RUOLI MASCHILI - LIDIA RAVERA: "TROPPO SPESSO LE DONNE IN POLITICA VENGONO ASSUNTE PER COOPTAZIONE E SOMIGLIANZA AGLI UOMINI. IO LE CHIAMO LE UOME..."
Michela Tamburrino per “la Stampa”
Donne si, donne no. Poche, troppo poche in questo governo. E la pezza dei vertici del Pd che ora, giurano, le indicheranno in massa per il ruolo di numeri due non copre il buco, anzi. C' è sconcerto a sinistra, gode la destra di Giorgia Meloni. Un loop da cui non si esce, ammette la scrittrice Lidia Ravera, nume tutelare di una sinistra femminista rispetto a cui, pure, ha preso posizioni scomode, scandalizzando i perbenisti e anticipando i tempi.
E chi ricorda solo il romanzo di formazione «Porci con le ali» si è perso una vita di battaglie in prima linea, compresa l' ultima, quella, fino al 2018, di assessore alla Cultura e alla Politiche giovanili nella Regione Lazio guidata dal segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Signora Ravera, cosa pensa della componente femminile nel nuovo governo Draghi?
«In questo sono radicale. Ho postato su Facebook il mio pensiero in proposito: le donne in politica dovrebbero imporre la loro diversità, le loro differenze. Invece vengono assunte per cooptazione e per somiglianza agli uomini. "Le uome" , le chiamo io».
Sarebbero, esattamente?
«Parlano la lingua maschile e non impongono mai la visione femminile del potere e della politica».
Vuol dire che anche stavolta dovevamo aspettarcelo un governo con poche donne?
«Personalmente vado oltre il contingente, mi pongo al di là delle scelte di questo Governo.Le donne del Pd sono state usate e poi emarginate. Non è neppure una interpretazione politica del famoso tetto di cristallo. E non si illudano di rappresentano le altre donne, non è così. Sono invece omogenee, fanno gli stessi giochi maschili che peraltro sono giochi che le vedono perdenti.
Dovrebbero imporre un modello capace di aprire uno spazio diverso sul mondo. Non è che io voglia estirpare il maschile ma non credo in un nostro ruolo subalterno, non credo che ci dovremmo accontentare. Dovremmo essere equipollenti. Vado oltre le logiche della destra e della sinistra».
L' attualità è un luogo angusto?
«L' attualità è figlia di una mancata rivoluzione che ci poteva far raggranellare qualche briciola di dignità politica ma non è riuscita, perché queste geometrie seguono regole di una professione che non è delle donne. Non esiste una storia che possa raccontare le donne in politica».
Come siamo arrivate a questo punto?
«Le donne non hanno fatto irruzione nel Palazzo imponendo la loro diversità. Sono entrate e basta».
Un quadro senza speranze?
«No credo invece che la speranza ci sia, prima o poi l' irruzione ci sarà, rispettando altri tempi, altre lingue, altri riguardi. Imparare il gioco maschile è impossibile e masochistico».
Forse, se all' epoca del femminismo si fosse osato di più?
«Sull' onda del femminismo montante, forse sbagliando, non ci siamo mai misurate con la politica parlamentare del Palazzo, tranne sparuti casi. Negli anni Settanta la politica si combatteva fuori, mai affrontata come impegno professionale della rappresentanza. Esistevano altre parole d' ordine. Ora siamo in stallo».
E la speranza?
«La rivoluzione femminista è un fiume carsico, s' interrompe, s' inabissa, torna. Le donne che non hanno più coscienza di loro stesse devono passare il testimone ai movimenti che non tornano indietro, movimenti lontani da giochi lobbistici e narcisisti».
In che cosa sbagliano le donne in questo gioco?
lidia ravera carlo fuortes foto di bacco
«Gli uomini fanno rete e le donne no. Ogni posto dato a un uomo è una vittoria della specie perché si tratta di un posto tolto a una donna. Dunque non cedono nulla con cavalleria».
Questo in politica ma in altri ambiti la situazione è differente?
«La percentuale di peso è la stessa anche in mondi diversi. Prendiamo i premi letterari.
Lo Strega, contiamo quante donne l' hanno preso rispetto agli uomini...» Eppure era un premio inventato da una donna, condotto da una donna e per decenni tenuto in mano da un' altra donna.
«Appunto, le donne non fanno rete e non si proteggono a vicenda. A parte questo, esistono due soggetti non uno solo e non uno inferiore all' altro. Un principio che nella sua semplicità viene coniugato con emancipazione».
E si torna così alla rivoluzione di cui sopra?
«Se le donne si arrabbiassero e decidessero veramente forse la politica italiana potrebbe cambiare, addirittura si riuscirebbe a colmare la distanza che separa la politica dai cittadini comuni. La lingua delle donne, i loro tempi, la loro complessità potrebbe veramente travolgere le regole del gioco. Come vede è tutto molto più complesso di questo governo e della situazione interna al Pd».
2 - CASTELLINA "COPRIVO IL SENO PER ESSERE COME GLI UOMINI L'ERRORE ERA PROPRIO QUELLO"
Concetto Vecchio per “la Repubblica”
Luciana Castellina, perché la sinistra non ha portato nessuna donna al governo?
«La deluderò, ma non sono mai stata una grande appassionata delle quote femminili: non è che cambia la società se una donna s' infila nei ruoli maschili».
Cosa intende dire?
«Potremmo anche occupare più posti in un governo, e ovviamente sono favorevole, ma se non modificheremo leggi, codici e orari, abbattendo il modello maschile che ci viene spacciato come neutro, non ne verremo a capo».
La politica non è fatta anche di simboli?
marina cicogna saluta luciana castellina foto di bacco (1)
«Il 70 per cento delle donne manager non fa figli. Il problema quindi è fare in modo che tutte le donne che assumono responsabilità possano anche fare i figli e gestire una famiglia».
Come definirebbe la sua posizione?
«Semplicemente non m' interessa essere uguale all' uomo, l' ho capito tardi».
Non la pensava così da giovane?
«All' epoca tendevo a nascondermi le tette pur di non fare capire che ero una donna».
Come lo spiegherebbe oggi a una giovane?
«Con il fatto che una bella era spesso considerata anche stupida».
Quando ha cambiato idea?
«Grazie alla generazione di mia figlia, che ha fatto una battaglia per il femminismo della differenza. Loro hanno capito che serviva portare la nostra diversità al potere».
Il fatto che ci siano solo 8 donne su 23 come lo valuta?
luciana castellina foto di bacco
«Non è bello, perché non ci hanno pensato, nemmeno Draghi. Ma non lo ritengo decisivo. Vantiamo un credito storico. E quindi allora bisognerebbe stabilire il 75 per cento della presenza femminile per risarcire la discriminazione millenaria, come affermava il codice della Repubblica popolare cinese, anche se poi se lo sono dimenticati».
È un' Italia più maschilista di un tempo?
«Al contrario. Gli uomini sono molto in crisi, anche perché le donne hanno imparato a pretendere che la comunità porti il segno della loro presenza».
Non ci sono troppi femminicidi?
«Non c' è dubbio, ma sono la prova della crisi di cui le parlavo, e infatti muoiono le donne che hanno osato fare una scelta di autonomia».
luciana castellina foto di bacco
L' uomo ha perso potere?
«Ha perso autorità, non potere.
Pensi al Me too, un tempo nessuno avrebbe creduto alla donna. I manager di Hollywood invece sono stati tutti condannati per molestie».
Lei è la prova che una donna di valore può arrivare in alto.
«In tante ce l' hanno fatta, anche meglio di me. A tutte è costata fatica, dolore, lotta, e infatti ne portiamo le cicatrici. Guardi la von der Leyen, fa un lavoro pesantissimo e ha sette figli, perciò l' ammiro».
La destra le donne però le ha nominate ministre.
«È una cosa che mi lascia freddina».
GINEVRA BOMPIANI - MARILENA GRASSADONIA - ROSSANA ROSSANDA - LUCIANA CASTELLINA
Le piace il governo Draghi?
« Sono molto scontenta. Alla transizione ecologica c' è uno che approva la politica dell' Eni, siamo al greenwashing, alla vanteria ambientale. Un fisico che si occupa di nanotecnologie, poi, non un ecologo».
Non va giudicato con i fatti?
«Mi fa impressione che ci sia Giorgetti allo sviluppo economico, un uomo vicino alla Confindustria, che vuole lo sblocca-cantieri: costruzioni e produzioni anche se nocive».
Draghi voleva pure sua figlia Lucrezia Reichlin nel governo.
«È candidata ogni volta e poi non accade mai».
Perché?
«Forse perché vive a Londra».
Insomma, boccia Draghi?
«È un uomo intelligente, e in Europa conduce le mie stesse battaglie. Ma mi sarei aspettata di più».
luciana castellina
castellina
luciana castellina
paolo flores d arcais luciana castellina giuliano ferrara
lidia ravera
lidia ravera (2)
luciana castellina giuliano ferrara
luciana castellina (2)
giuliano ferrara mario calabresi luciana castellina
giuliano ferrara mario calbresi luciana castellina paolo flores d arcais enrico mentana marco travaglio
luciana castellina
scalfari luciana castellina achille occhetto
elisabetta sgarbi luciana castellina
luciana castellina angelo guglielmi
luciana castellina
luciana castellina ritanna armeni
lidia ravera
luciana castellina 3
luciana castellina 1
luciana castellina 2
Luciana Castellina
luciana castellina 4
FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
FLASH! - L'OFFERTA DI 97 MILIARDI DI DOLLARI DI ELON MUSK (CIFRA FOLLE: SOLO LA MANOVRA DEL GOVERNO…
"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER…
FLASH! - TRA I FRATELLI D’ITALIA SERPEGGIA UN TERRORE: CHE OLTRE AI MESSAGGINI PRO-FASCISMO E AI…