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QUANTI AFFARI ALL’OMBRA DELL’NCD – I PROTAGONISTI DELLE INCHIESTE SUL 'CARA' DI MINEO SONO TRA I FINANZIATORI DI MAURIZIO LUPI – E IL COSTRUTTORE PIZZAROTTI SGANCIA 10MILA EURO PER UNA CENA CON L’EX MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE IN CUI SI PARLA DI ALTA VELOCITÀ

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Antonio Massari per il “Fatto Quotidiano

 

MAURIZIO LUPIMAURIZIO LUPI

La Pizzarotti puntava all’appalto per l’Alta Velocità e pressava Franco Cavallo, fedelissimo di Maurizio Lupi, per incontrare l’ex ministro dei Lavori pubblici del Nuovo centrodestra. La Cascina puntava all’appalto del Cara di Mineo e, per il tramite dello stesso Franco Cavallo, incontrava Michele Pizzarotti, con il quale avrebbe vinto la gara, grazie a Luca Odevaine, funzionario del ministero dell’Interno, retto da Angelino Alfano, anch’egli Ncd. E per restare in tema, sempre per lo stesso Cara di Mineo, la procura di Catania ha indagato per turbativa d’asta un sottosegretario di Stato, Giuseppe Castiglione, sempre dell’Ncd.

 

Ma c’è di più. Perché gli uomini e le società che hanno vinto la gara per il Cara hanno finanziato direttamente sia Lupi sia il suo uomo di fiducia, Zio Frank Cavallo.

maurizio lupimaurizio lupi

 

La “cricca” che s’aggiudicava il centro per i richiedenti asilo di Mineo, secondo gli atti di Mafia Capitale, ha agito dal 2011 fino al 2014. Tra i suoi protagonisti Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita, il primo amministratore delegato de “La Cascina global service”, il secondo componente del cda di Domus Caritatis, a sua volta società controllata da La Cascina.

 

PAOLO E MICHELE PIZZAROTTIPAOLO E MICHELE PIZZAROTTI

I due, secondo l’accusa, s’impegnavano a versare tra i 10 e 20mila euro mensili a Odevaine affinché creasse “le condizioni per l’assegnazione dei flussi di immigrati alle strutture gestite da La Cascina” e ne “favorisse l’aggiudicazione”. Anche l’ex ministro Maurizio Lupi, però, è stato gratificato delle attenzioni del duo Menolascina-Parabita.

 

Nessun reato, ma basta scorrere l’elenco dei finanziamenti ricevuti da Lupi in questi anni per scoprire che, nel 2013, ha incassato 5mila euro – regolarmente registrati – proprio da Menolascina. Non sappiamo se abbia intenzione di restituirli al mittente, considerato quel che stiamo scoprendo su Menolascina dagli atti di Mafia Capitale, ma sappiamo che ha annunciato di querelarci per un articolo scritto ieri che non soltanto confermiamo nel contenuto, ma arricchiamo di ulteriori dettagli.

 

Il primo, appunto, è che è stato ufficialmente finanziato proprio da Menolascina, l’ad di La Cascina che, con l’Ncd e con Lupi – oltre che con Odevaine – aveva rapporti piuttosto frequenti. Per quanto riguarda Parabita, invece, il suo nome si scopre leggendo gli atti dell’inchiesta sulle Grandi opere e sul sistema Incalza, condotta dalla procura di Firenze con l’ausilio del Ros dei carabinieri.

 

LUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMALUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMA

Nel luglio 2014 Panzeri chiama Franco Cavallo e gli dice: “Senti... ho bisogno una cosa che... bisogna rompere i coglioni a te per il rendiconto di Maurizio (Lupi, ndr)... devo mettere gli indirizzi di quelli che hanno versato dei soldi... ce ne sono alcuni che penso devo chiedere aiuto a te... perché... tu penso possa sapere...”. Secondo il Ros il finanziamento riguarda le elezioni europee del 2014.

 

Tra i nominativi di chi ha “versato dei soldi” per “il rendiconto di Maurizio” c’è anche quello di Parabita. Non stiamo accusando Lupi di nulla – peraltro non risulta indagato nell’inchiesta per le Grandi opere e non è neanche sfiorato da Mafia Capitale – ma ci limitiamo a registrare che i due principali componenti della “cricca” che gestiva gli appalti per il Cara di Mineo, entrambi accusati di corruzione, lo finanziavano mentre era ministro. E che un suo uomo faceva da tramite per far incontrare Menolascina con Pizzarotti.

 

LA CASCINALA CASCINA

È lo stesso Pizzarotti interessato all’Alta Velocità Milano-Verona con il consorzio Cepav Due: un appalto da ben 4 miliardi di euro. Un imprenditore che, per parlare con Lupi, deve chiedere l’intervento di Franco Cavallo e attovagliarsi a cene con visione del ministro, annesso dialogo e strette di mano, al modico prezzo di 10mila euro. Per Pizzarotti, sarà più facile incontrare Menolascina, proprio per il tramite di Cavallo.

 

Sarà un caso, ma Menolascina il 27 gennaio 2014 viene intercettato mentre, parlando della gara sul Cara di Mineo, annuncia a Odevaine: “Considera che se fa’ una gara unica e noi andiamo con Pizzarotti ...”. Pochi mesi prima Menolascina ha ufficialmente finanziato Lupi. E anche Cavallo, se stiamo alle intercettazioni del Ros, che ipotizza pagamenti per “operazioni inesistenti”.

 

LUPI E ALFANO LUPI E ALFANO

Nel 2013 è lo stesso “Zio Frank” che chiama La Cascina per chiedere il pagamento di fatture per 50mila euro. Di più. La segretaria di Cavallo viene intercettata mentre spiega che, ad emettere fatture per la sua consulenza, ci sono ben tre imprese: La Cascina (quella di Menolascina, ndr), la Global Cri, La Cascina e la Domus Caritatis (quella di Parabita, ndr)”.

 

Il giorno dopo l’annuncio a Odevaine sulla gara per il Cara di Mineo – “andiamo con Pizzarotti” – Menolascina chiama Cavallo per incontrare Lupi. Due giorni dopo Cavallo gli fissa un incontro con Pizzarotti. Pochi mesi dopo, l’annuncio diventa realtà: La Cascina vince l’appalto del Cara di Mineo in associazione d’imprese con Pizzarotti.

 

berlusconi alfano santanche verdini lupi berlusconi alfano santanche verdini lupi

Nel frattempo, il Ros di Firenze annota che Cavallo, fedelissimo di Lupi, ha incassato da La Cascina, in questi anni, circa 140mila euro. Ed è singolare come “zio Frank”, in un solo incontro, quello del 31 gennaio con Pizzarotti e Menolascina, unisca imprese intente a ottenere appalti da due ministeri, quello dell’Interno e dei Lavori pubblici, entrambi dell’Ncd. Poi, quando arriva la prima ondata di arresti in Mafia Capitale, Cavallo, che non è indagato nell’inchiesta romana, si esprime così su Menolascina: “L’ho visto oggi... mi sembra più tranquillo... anche se non mi hanno dato buone notizie... dopo ti racconterò...”.