DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZA
1. BLINKEN PRESENTA OGGI IL PIANO PER IL DOPOGUERRA A GAZA
(ANSA) - Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios. Il piano di Blinken si basa sull'istituzione di un meccanismo di governo che prevede il coinvolgimento della comunità internazionale e dei Paesi arabi, che potrebbero anche inviare truppe a Gaza per stabilizzare la situazione della sicurezza e fornire aiuti umanitari.
ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 2
2. LE DUE FASI DEL PATTO E LA «SOSPENSIONE»: MA RESTA DA DEFINIRE IL GOVERNO FUTURO
Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
E adesso? Poniamo che, come sembra, l’accordo per il rilascio degli ostaggi e per il cessate il fuoco vada in porto. La domanda è, appunto: adesso che cosa succederà a Gaza?
In realtà non sono noti molti dettagli che riguardano le azioni post-accordo all’interno della Striscia. Ma una cosa sembra certa: l’eventuale intesa fra Hamas e Israele non coinciderà con la fine della guerra. […]
DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU
Hamas ha già fatto sapere che, dopo questi 33 dell’accordo in arrivo, rilascerà gli ostaggi che restano soltanto se e quando finirà il conflitto. E il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha già promesso che la sua campagna anti-Hamas andrà avanti fino alla «vittoria totale» […].
In questa prima fase dell’intesa, in sostanza, non è mai stata sul tavolo delle trattative una discussione sul cessate il fuoco permanente. Si è sempre parlato soltanto di una sospensione temporanea dei combattimenti per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari, l’uscita in sicurezza degli ostaggi e il ritorno dei residenti che lo vorranno nella parte Nord di Gaza […].
bombardamenti sulla striscia di gaza 9 ottobre 2023
Non c’è certezza sulle modalità e sulle quantità di un ritiro di soldati israeliani che, secondo la richiesta di Hamas, dovrebbero andarsene dal cosiddetto corridoio Filadelfia, una striscia di terra lunga 14 chilometri che divide la Striscia dal deserto egiziano del Sinai.
E poi c’è il corridoio Netzarim che separa il Nord dal Sud di Gaza: anche da lì si è discusso del ritiro delle forze di difesa israeliane e secondo la Cnn l’intesa prevederebbe un graduale ritiro dei soldati esclusa una presenza minima per «accordi di sicurezza»; in sostanza per controllare i palestinesi di ritorno verso nord.
ISRAELE COSTRUISCE BASI MILITARI NELLA ZONA CENTRALE DELLA STRISCIA DI GAZA - NEW YORK TIMES
[…] Il cessate il fuoco di questa prima fase sarà lungo in tutto 42 giorni durante i quali saranno liberati ostaggi e detenuti (all’inizio, pare, 1.300). Il sedicesimo giorno di quei 42, però, comincerà la discussione della seconda fase e sarà quella trattativa che metterà a fuoco il futuro di Gaza. Israele pretenderà una sua presenza fissa nella striscia? Hamas sarà fuori gioco? E quanto sarà larga la nuova «area cuscinetto» che gli israeliani vorranno controllare militarmente?
Sul domani di Gaza l’Anp, l’autorità nazionale palestinese di Mahmoud Abbas, detto Abu Mazen, si è già candidata: «Dopo la guerra la gestione della Striscia tocca a noi».
Ma nella sua Ramallah […] le forze di sicurezza che gli sono fedeli non riescono a tenere testa ai miliziani di Hamas e a controllare la situazione esplosiva in città come Nablus o Jenin.
DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU
Le Brigate di Jenin accusano l’Anp di troppa vicinanza a Israele e sono convinte che le forze di sicurezza di Abu Mazen usino il pugno di ferro proprio per accreditarsi con Netanyahu e la comunità internazionale come capaci di gestire legge e sicurezza, in vista di un ruolo centrale nella Gaza post-conflitto. […]
3. OSTAGGI, STOP AI RAID E AIUTI L’ULTIMATUM DI TRUMP SBLOCCA IL CESSATE IL FUOCO
Estratto dell’articolo di Francesca Caferri per “la Repubblica”
attacco israeliano a khan yunis striscia di gaza 5
https://www.repubblica.it/esteri/2025/01/14/news/pace_medio_oriente_accordo_israele_hamas-423937544/
Fasi. Corridoi. Liste. Le parole chiave dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza che i mediatori egiziani e qatarini si apprestano ad annunciare sotto la supervisione degli Usa sono le stesse che si ripetono da mesi. Stessi punti, stesse soluzioni, una enorme differenza: un nuovo presidente americano con 4 anni di governo davanti a sé , Trump, che all’alleato israeliano ha fatto capire che non ha altra scelta se non il compromesso (grazie al quale potrebbe ottenere il via libera a distruggere il nucleare iraniano); e a Hamas che, se non si piega, concederà a Netanyahu spazi di manovra ancor più ampi.
hamas diffonde il video dell ostaggio edan alexander 2
[…] Il cessate il fuoco si svilupperà a tappe: la prima durerà 42 giorni ed è improbabile che scatti immediatamente dopo l’annuncio. […] appena cessato il fuoco, inizierà un graduale ritiro israeliano ed entreranno a Gaza dozzine di camion di aiuti umanitari. Poi si passerà allo scambio ostaggi israeliani/prigionieri palestinesi. […] Per ogni ostaggio verranno liberati fra i 30 e i 50 palestinesi dalle carceri israeliane.
[…] Ma chi? Sui nomi, da mesi, lo scontro è durissimo: nei primi 42 giorni 33 dei 99 ostaggi israeliani dovrebbero uscire da Gaza. Quanti vivi e quanti morti non lo sa nessuno. Nell’elenco circolato nei giorni scorsi ci sono i minori di 19 anni - inclusi i due fratellini Bibas, sulla cui sorte c’è pessimismo totale da tempo – le donne – (comprese le soldatesse), gli uomini con più di 50 anni, i malati. Israele lascerà andare anche alcunidetenuti condannati all’ergastolo: per alcuni la via sarà obbligatoriamente quella dell’esilio.
Nella lista al momento non c’è il nome più importante, quello di Marwan Barghouti, leader della Seconda Intifada su cui Netanyahu avrebbe posto un veto insormontabile: ma a Doha è arrivato Fares Qaddura, ministro per i Prigionieri dell’Anp e stretto alleato di Barghouti. Mai dire mai.
[…]
L’Idf ha pronti i piani per il ritiro dal corridoio Netzarim, strada che taglia in due la Striscia e che è stata costruita dall’Idf in vista di una permanenza prolungata. Le infrastrutture saranno smantellate, ma i generali garantiscono da mesi a Netanyahu che questo non impedirà alle truppe di tornare indietro se necessario: se il premier li ascolta ora, è solo a causa delle pressioni di Trump.
I soldati israeliani lasceranno anche il Nord, […]: sarà un ritiro graduale che consentirà il ritorno dei palestinesi ora concentrati al Sud. Ma non ovunque: in discussione la profondità della zona cuscinetto che Israele vuole fra il suo territorio e quello palestinese. Trecento metri è ciò che Hamas è disposto a concedere, più di 1.000 la richiesta, secondo i media sauditi. Al Sud, il corridoio Philadelphi sarà parzialmente abbandonato, con un forte controllo da parte dell’Egitto.
soldati israeliani in un tunnel di gaza
[…]
A partire dal 16esimo giorno di stop, partirà la negoziazione sulle fasi 2 e 3. Momento delicatissimo: a novembre 2023 fu proprio nel passaggio fra la prima e la seconda fase che crollò il primo accordo raggiunto. E di nuovo entra in gioco l’amministrazione Trump, che tramite il Qatar avrebbe garantito a Hamas che non si tornerà a combattere, raggiungendo la quadratura su uno dei punti più discussi degli ultimi mesi: la volontà islamista di mettere fine alla guerra in modo definitivo e quella di Netanyahu di non chiudere la porta al ritorno in azione delle armi.
ragazzi al rave in fuga dai miliziani di hamas nel deserto 3ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 3soldati israeliani entrano in un tunnel di hamas a khan younis, gaza Hamas pubblica un filmato dei sei ostaggi israeliani uccisi
attacco israeliano a khan yunis striscia di gaza 1attacco israeliano a khan yunis striscia di gaza 3hamas diffonde il video dell ostaggio edan alexander 4
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