UN CETRIOLO (A STELLE E STRISCE) PER RIGOR MONTIS - “WASHINGTON POST”: “LA FIDUCIA IN MONTI STA CROLLANDO E GLI INVESTITORI CREDONO CHE L’ITALIA SARÀ LA PROSSIMA TESSERA DEL DOMINO A CADERE” - AL G20 NON NE POSSONO PIÙ DI SENTIR PARLARE DI EUROZONA (ANDIAMO BENE!): “OBAMA MI HA CHIESTO SE FOSSE NECESSARIO DISCUTERNE ANCORA. HO CHIESTO A MERKEL E HOLLANDE MA ANCHE LORO HANNO RITENUTO CHE IL CONFRONTO ERA GIÀ STATO ABBASTANZA RICCO”…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - IL WASHINGTON POST: «IL GOVERNO DI ROMA HA PERSO LA FIDUCIA DI CITTADINI E INVESTITORI»...
Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

Dopo il Wall Street Journal, un altro giornale americano, il Washington Post, dedica un articolo a Mario Monti per descrivere come la fiducia e le grandi aspettative che sette mesi fa avevano accompagnato la sua ascesa al governo al posto di Silvio Berlusconi, stiano ormai svanendo. «La fiducia in Mario Monti scrive il Washington Post - sta crollando, dentro e fuori il paese. E con gli investitori globali sempre meno propensi a prestare i soldi all'Italia, il tasso d'interesse sui titoli di Stato sta crescendo nuovamente».

«Da quando il suo governo di tecnocrati ha preso in mano la situazione - prosegue il giornale - sono state introdotte una serie di misure radicali per arginare la crescita del gigantesco debito pubblico del paese», ma ciò non è bastato a rassicurare «gli investitori», e «lo spread è ricominciato a crescere».

Così, «se lo scorso dicembre il tasso di approvazione nei confronti di Monti era al 71 per cento», riferisce il Washington Post, «nel mese di giugno è al 33 per cento». «Ci troviamo a che fare con la psicologia dei mercati, i quali, a causa dei pregiudizi degli investitori, credono che l'Italia sarà la prossima tessera del domino a cadere», ha spiegato Nicholas Shapiro, direttore della Spiro Sovereign Strategy, con sede a Londra.

2 - "MERKEL SOFFRE IL PRESSING" IL GIALLO DELL'INCONTRO CANCELLATO E RIPROGRAMMATO...
Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

Quasi un thriller, al G20 di Los Cabos, con un vertice convocato all'ultima ora tra il presidente americano Obama e i leader europei per sbloccare lo stallo. L'intoppo era cominciato lunedì sera, alla cena di gala organizzata dal presidente messicano Calderon per i colleghi. Come mai il previsto incontro tra Obama e i leader europei, chiesto e annunciato dalla Casa Bianca, era stato cancellato? Stanchezza, dopo una giornata passata a discutere dei guai del Vecchio Continente, oppure la reazione della cancelliera Merkel alle pressioni dei colleghi?

Il giallo era cominciato alle 22 e 43 minuti, quando il pool dei giornalisti al seguito della Casa Bianca aveva inviato questo messaggio ai colleghi: «La cena è durata troppo a lungo, il vertice dell'eurozona è stato cancellato per stanotte. Il presidente potrebbe avere l'opportunità per ulteriori incontri a margine del summit domani».

La cancellazione ha scatenato subito le speculazioni, fra cui quella che la Merkel aveva fatto saltare tutto, perché era stanca di ritrovarsi sotto il fuoco dei colleghi, che la spingevano ad ammorbidire la politica dell'austerità e passare a quella della crescita. In particolare, il lungo bilaterale di 45 minuti avuto nel pomeriggio con Obama l'aveva stancata e irritata, e non voleva ripetere l'esperienza accerchiata anche dagli altri europei.

Ieri mattina Monti aveva spiegato così il cambio di programma: «Ho visto che c'è stata sorpresa perché non è avvenuta la riunione serale. La ragione è che si è parlato tutto il giorno di eurozona. E lo si è fatto, in particolare, nella cena presieduta da Calderon ristretta ai capi di Stato. Al termine della cena, quando c'erano i fuochi d'artificio, stavo parlando con Obama, che mi ha chiesto se fosse necessario discuterne ancora: gli ho detto di lasciarmi il tempo di chiederlo a Merkel e Hollande. Anche loro hanno ritenuto che il confronto nel corso dell'intera giornata era stato abbastanza ricco sul tema».

La Casa Bianca e la Merkel hanno dato una versione analoga, spiegando che il vertice era un'iniziativa informale e la sostanza del problema Europa era stata affrontata in maniera approfonditadurante la cena. Ieri, però, l'appuntamento è stato riprogrammato, con un annuncio su Twitter del presidente del consiglio Ue, Van Rompuy. Nella sala, oltre a Obama, anche Monti, Merkel, Hollande, Cameron, Rajoy e Barroso. «Alla fine abbiamo deciso che era meglio per tutti vederci per esprimere una veduta comune», hanno fatto sapere dall'entourage di Obama.

Giallo risolto, dunque? Resta inusuale che la Casa Bianca chieda e annunci un incontro così importante sul tema centrale del G20, e poi accetti di cancellarlo all'ultimo istante. La Merkel, secondo fonti a lei vicine, non era contenta: frenava su tutto. Aveva aggiunto che «i mercati in Europa vogliono un'unione più stretta», sperando di superare le resistenze francesi a un progetto di unione che fa somigliare la Ue sempre più alla Germania . A quel punto, però, la sensazione di scontro era evidente, e il nuovo vertice è diventato una necessità.

 

MARIO MONTI E BARACK OBAMA OBAMA - MONTIg20 Los CabosANGELA MERKELMERKEL E HOLLANDE