DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Alberto Simoni per “La Stampa”
«La Russia vuole riportare l'Ucraina nella sua sfera di influenza e per fare questo è pronta a lanciare un'invasione». È il pensiero di Charles Kupchan, esperto di Eurasia e rapporti transatlantici del Council on Foreign Relations, che sottolinea che altri strumenti, «dai cyberattacchi alle piccole incursioni» non sono funzionali per raggiungere l'obiettivo.
Professor Kupchan, non basta quindi a Putin destabilizzare l'Europa orientale e ottenere delle garanzie di sicurezza dalla Nato?
«Non vedo alcun vantaggio per Putin nel prendersi il Donbass e qualche altra provincia orientale. Credo invece che il Cremlino abbia un obiettivo assai ambizioso, ovvero installare un governo pro russo a Kiev. E per raggiungere questo scopo l'unica via è l'invasione.
Ed è questa prospettiva che rende la crisi in Ucraina ancora più grave. È un piano però assai complesso: dopo l'invasione nel 2014 della Crimea e l'intervento nel Donbass sempre più ucraini fanno muro e sono compatti nell'opposizione a Mosca».
In caso di aggressione scatterebbe anche la rappresaglia occidentale. Crede che l'unità mostrata sull'asse Usa-Europa terrà anche se la situazione dovesse precipitare?
truppe russe ammassate al confine con l ucraina
«La diplomazia non ha ancora finito il suo percorso. Alla luce dei costi che un'invasione russa dell'Ucraina avrebbe, il dialogo dovrebbe proseguire senza sosta. Usa ed europei sono compatti sul sostegno a Kiev sin dalla caduta della Crimea e mi aspetto che quell'unità resti anche perché è il miglior rimedio alle mosse russe. Putin vuole dividere l'Alleanza ma deve essere respinto».
Sulle sanzioni, specialmente quelle legate alle forniture di gas, il fronte però non sembra così granitico.
joe biden ursula von der leyen 1
«La dipendenza europea dall'energia russa è un fattore importante e sicuramente un asso nella manica di Putin ed è proprio per questo che deve restare sul tavolo l'ipotesi di congelare il Nord Stream 2.
Ma come l'abbattimento del volo MH17 sui cieli ucraini portò l'Europa a compattarsi nello spingere l'acceleratore sulle sanzioni, un'aggressione russa avrebbe oggi il medesimo effetto pur sapendo gli europei che il prezzo sarebbe salato».
Alcuni analisti ritengono che Putin non agirà durante il periodo Olimpico, fino al 16 febbraio per non macchiare il palcoscenico di Xi Jinping. Come giudica l'approccio di Biden a Pechino?
«Oggi l'America, dopo gli anni di confusione di Trump, sa benissimo dove si trova, qual è la sua collocazione: ovvero di guida nella sfida fra democrazie a autocrazie. Questo è un aspetto positivo e con questa lente Biden ha letto i rapporti con Pechino mettendo l'accento sui diritti umani, sulla difesa della democrazia e delle regole.
Eppure c'è un aspetto che in questo primo anno alla Casa Bianca il presidente ha trascurato, l'engagement. Ci sono questioni globali e interconnesse - penso a cambiamento climatico, proliferazione nucleare, questioni economiche, politiche sanitarie - sulle quali è fondamentale un coinvolgimento della Cina».
Lo scorso anno alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Biden disse: «L'America è tornata». Un anno dopo è così?
«Biden ha avuto due grandi meriti. Il primo è quello di aver rilanciato il multilateralismo. E la gestione del caso Ucraina in queste settimane lo dimostra. Il secondo elemento è che ha spazzato via le ambiguità del passato recente e rimesso l'America proprio al centro di quello schema multilaterale. Solo così gli Stati Uniti possono far valere la loro forza e diventare il perno»
joe biden VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDIucrainasoldati russi in bielorussia ATTACCO HACKER AI SITI DEL GOVERNO UCRAINOputin bidenCONFERENZA STAMPA DI VLADIMIR PUTIN DOPO L'INCONTRO CON BIDENvertice biden putin sull ucraina incontro virtuale joe biden vladimir putinwilliam burns capo della ciavertice biden putin sull ucrainaantony blinken
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