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"CHI SBAGLIA PAGA? NON IN EUROPA" - ROBERTO VANNACCI ALL'ATTACCO DI ILARIA SALIS, CHE FESTEGGIA IL VOTO DELLA COMMISSIONE AFFARI GIURIDICI DELL'EUROPARLAMENTO (È STATA BOCCIATA LA RICHIESTA DI REVOCA DELL'IMMUNITÀ): "NON SIGNIFICA SOTTRARMI ALLA GIUSTIZIA, MA PROTEGGERMI DALLA PERSECUZIONE DI ORBAN" - I LEGALI DELL'EURODEPUTATA: "È CONFERMATO CHE L'UNGHERIA VIOLA STATO DIRITTO" - CONTRO ILARIA SALIS ANCHE FRATELLI D'ITALIA: "LA DECISIONE RAPPRESENTA UN GRAVE E PREOCCUPANTE STRAPPO ALLO STATO DI DIRITTO..."
SALIS, 'IMMUNITÀ MI PROTEGGE DALLA PERSECUZIONE DI ORBAN'
roberto vannacci pontida 2025 6
(ANSA) - BRUXELLES, 23 SET - "Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza". Lo afferma l'eurodeputata Avs, Ilaria Salis, commentando il voto della Commissione Affari Giuridici che ha bocciato la richiesta di revoca dell'immunità.
LEGALI SALIS, CONFERMATO CHE UNGHERIA VIOLA STATO DIRITTO
(ANSA) - MILANO, 23 SET - "La commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare. Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello Stato di diritto". È il commento degli avvocati milanesi di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, dopo il voto della commissione dell'Europarlamento che ha respinto la richiesta di revoca dell'immunita' per l'eurodeputata di Avs.
ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE
Un processo giusto ed equo in Ungheria, hanno spiegato i legali, "non può essere garantito in un caso così politico, dove ci sono pressioni da parte del governo ungherese e questo vale per Salis e per gli stessi ungheresi". Sono questioni "fondamentali - hanno aggiunto i difensori - ed è giusto che la commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall'assemblea plenaria il 7 ottobre". Sul fatto che Salis ha detto che vorrebbe essere processata in Italia, i due avvocati hanno affermato:
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"Lei ha chiesto un processo equo e per alcune questioni non poteva svolgersi in Ungheria. La Germania sta giudicando in Germania i cittadini tedeschi imputati nei fatti di Budapest e ci chiediamo cosa impedisca all'Italia di portare in Italia un processo a una cittadina italiana".
"E' solo un primo passo, molto importante, ma è solo un passaggio e non è la decisione finale quindi aspettiamo il 7 ottobre - hanno poi ribadito i legali - Il Parlamento ha preso atto che effettivamente ci sono problematiche già note per quanto riguarda la sussistenza in Ungheria dello stato di diritto e la possibilità quindi di eseguire un processo giusto ed equo nei confronti di un cittadino europeo.
Nei confronti della signora Salis queste problematiche sono chiaramente aggravate visto il fumus persecutionis nei suoi confronti da quando è diventata parlamentare con le continue dichiarazioni da parte dei più alti esponenti del governo ungherese per impedirle di esercitare la sua funzione - hanno sostenuto - e in qualche modo di influire sul potere giudiziario ungherese". Ilaria Salis, hanno concluso, "non vuole sottrarsi dal processo ma da quel tipo di processo e da quelle condizioni disumane a cui è stata sottoposta per più di un anno".
VANNACCI, 'SALIS? CHI SBAGLIA PAGA MA NON IN EUROPA'
(ANSA) - BRUXELLES, 23 SET - "Chi sbaglia paga? non in Europa". Lo scrive su X l'eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, in seguito al voto negativo della commissione Affari Legali dell'Eurocamera sulla richiesta di revoca dell'immunità di Ilaria Salis.
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PROCACCINI (FDI), 'SU SALIS STRAPPO ALLO STATO DI DIRITTO'
(ANSA) - BRUXELLES, 23 SET - "La decisione di respingere la revoca dell'immunità per Ilaria Salis rappresenta un grave e preoccupante strappo allo Stato di diritto. È inaccettabile che l'appartenenza politica diventi un criterio per decidere chi debba rispondere alla giustizia e chi no". Lo dichiara l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo .
"Tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla legge, indipendentemente dal loro ruolo istituzionale o dal loro orientamento ideologico. La sinistra italiana ed europea, difendendo Salis con motivazioni che nulla hanno a che vedere con i principi del diritto e relativamente a un reato commesso prima che la Salis diventasse parlamentare europea , ha dimostrato il doppiopesismo della sua cultura della legalità. La richiesta della magistratura ungherese andava valutata esclusivamente sul piano giuridico, senza forzature politiche, mentre la sinistra ha scelto di trasformare un caso giudiziario in una battaglia ideologica. Il rispetto dello Stato di diritto non è una bandiera da sventolare a giorni alterni, ma un principio cardine della democrazia che va applicato sempre", conclude Procaccini.
ILARIA SALIS IN TRIBUNALE
ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE
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