LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Da corriere.it
Dalla sanità all’edilizia
La proroga del Superbonus e degli incentivi per l’edilizia, l’innovazione tecnologica, l’aumento dei fondi per la gratuità dei libri di testo nella scuola dell’obbligo, il taglio delle bollette e il restyling del Reddito di cittadinanza».
Sono alcune delle misure della prossima manovra approvate al termine della cabina di regia sul Dpb (il Documento programmatico di bilancio col quadro della manovra che verrà dettagliato nel disegno di legge di Bilancio). Tra le misure, anche «più risorse per sanità, anziani non autosufficienti, scuola e trasporto pubblico. Un importante fondo pluriennale per gli investimenti pubblici», come spiega il responsabile economico del Pd Antonio Misiani al termine della cabina di regia.
Grazie alla crescita dell’economia migliore del previsto, il governo licenzierà una manovra espansiva per il 2022 da 23-25 miliardi di euro. Di questi, la posta maggiore dovrebbe andare alla riduzione delle tasse. Si parla di 8-9 miliardi, di cui 2,3 miliardi già stanziati con la precedente legge di Bilancio e più di 4 miliardi frutto di maggiori entrate con la fatturazione elettronica.
Ipotesi da Quota 102 104 (ma solo agli statali?)
Almeno un paio di miliardi di euro vengono stanziati per il dopo Quota 100, che terminerà il 31 dicembre. Serviranno per ampliare la platea dei lavori gravosi ammessi all’Ape sociale, altro canale di uscita anticipata dal lavoro, e forse per estendere il «contratto di espansione» (consente, a determinate condizioni, di andare in pensione fino a 5 anni prima) alle aziende fino a 50 dipendenti (ora è fino a 100). Tra le ipotesi, anche Quota 102.
O meglio, una Quota 102 che passa per una Quota 103 con accompagnamento (tipo Ape) per chi è vicino all’uscita, fino a Quota 104. Sarebbero, secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, le ipotesi sul tavolo del governo, e oggetto di discussione in Cdm, per attenuare lo scalone della Legge Fornero sulle pensioni e superare quota 100.
La platea dei lavoratori che potrebbero andare in pensione con Quota 102 con un’età minima di 64 anni e almeno 38 anni di contributi è di poco meno di 50 mila persone in due anni. La misura dovrebbe valere due anni. L’età minima a 64 anni di fatto esclude almeno per quanto riguarda l’età tutti quelli che non erano riusciti ad accedere a Quota 100, ovvero i nati dal 1960 in poi. Ma il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nella cabina di regia ha proposto che venga applicata solo agli statati, distinguendo dunque, ai fini dell’anticipo della pensione, gli statali dagli altri lavoratori privati.
Prorogato il Superbonus, in forse il bonus facciate
Proroga al 2023 del Superbonus, ma limitato ai condomini e Iacp (sarebbero dunque escluse le villette unifamiliari). Tra gli altri bonus edilizi sarebbero confermati per il 2022 il credito d’imposta al 50% e quello al 65%. Escluso, almeno per ora, il bonus al 90% per il rifacimento delle facciate. Ma è il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, ad aprire alla possibilità di una proroga: «Tutti gli incentivi per l’edilizia hanno dato ottimi risultati, rivelandosi decisivi per la ripartenza. A fianco della proroga del Superbonus, riteniamo assolutamente necessario dare un orizzonte più lungo anche al bonus facciate che è risultato molto utilizzato nei territori del Centro-Sud e nelle aree interne».
1 miliardo per il taglio delle bollette
Un fondo da 1 miliardo per il taglio delle bollette. È la cifra che, secondo quanto viene riferito, dovrebbe essere stanziata in manovra. Per la copertura si ricorrerà a uno dei due miliardi già destinati dalla Nadef alla riforma del fisco, ai quali si andrebbero ad aggiungere altri 7 miliardi per il taglio delle tasse.
1 miliardo per il restyling del reddito cittadinanza
Confermato nel 2022 lo stanziamento per il Reddito di cittadinanza: anzi, con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022. È quanto si apprende da diverse fonti di governo, mentre è in corso il Consiglio dei ministri che approverà il Dpb. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.
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