CI VOLEVA UN PAPA AMERICANO PER ESTENDERE IL WELFARE IN VATICANO – DOPO ANNI DI BATTAGLIA, I LAVORATORI LAICI DELLA SANTA SEDE OTTENGONO CINQUE GIORNI DI CONGEDO PARENTALE PER I NEO-PAPÀ. NONOSTANTE I MESSAGGI PER LA CENTRALITÀ DELLA FAMIGLIA, MANCAVANO PROPRIO LE TUTELE E LE MISURE A FAVORE DEL NUCLEO FAMILIARE -  LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL RESCRIPTUM EX AUDIENTIA DI LEONE XIV: SONO STATI ESTESI GLI ASSEGNI FAMILIARI E CI SONO NUOVE TUTELE PER I GENITORI DI BAMBINI DISABILI…

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Nina Fabrizio per l’ANSA

 

papa leone a tor vergata per il giubileo dei giovani 5

I lavoratori laici del Vaticano portavano avanti una battaglia sul welfare da anni. Ora arriva l'approvazione di Leone XIV ad una serie di estensioni di tutele sul lavoro che cambiamo il volto della Santa Sede nell'ambito dell'effettiva osservanza dei diritti.

 

Basti pensare che una delle norme 'clou' introdotte con il 'Rescritto' diffuso oggi dal Vaticano, riguarda i neo papà, che avranno un congedo per la nascita dei figli fino a cinque giorni, retribuiti al cento per cento.

 

Non ancora un'equiparazione alla normativa europea - dove i giorni, variando da Paese a Paese, possono essere fino a 30 - ma comunque un passo avanti per lo Stato d'Oltretevere dove, nonostante i messaggi dei Pontefici sulla centralità della famiglia, mancavano proprio le tutele e le misure in favore del nucleo familiare.

 

papà congedo parentale

Novità quindi per il "permesso di paternità", per le famiglie con bambini disabili, e per la concessione dell'assegno familiare che per "i figli legittimi o legittimati ed equiparati, maggiori di 18 anni" possono essere richiesti fino ai 26 anni al massimo.

 

Le novità sono introdotte dal Rescriptum ex audientia di Leone XIV, cioè il documento emesso dopo aver consultato in udienza il 28 luglio scorso, il prefetto della Segreteria per l'Economia, il laico Maximino Caballero Ledo, il quale a sua volta ha illustrato a papa Prevost le determinazioni "assunte all'unanimità" dal Consiglio dell'Ulsa, l'ufficio del Lavoro della Sede apostolica, composto da rappresentanti sia di diversi enti della Santa Sede e del Governatorato, sia dei rispettivi loro dipendenti.

 

papa leone al giubileo dei giovani a tor vergata 1

La nuova normativa stabilisce quindi che il dipendente "ha diritto a cinque giorni di permesso retribuito in occasione della nascita di un figlio, da intendersi come giorni lavorativi" che "possono essere usufruiti in via continuativa e/o frazionati per giornate intere e non a ore, entro e non oltre i trenta giorni dal verificarsi dell'evento".

 

Al padre lavoratore dipendente spetta, per i cinque giorni, un trattamento economico pari al cento per cento della retribuzione. Per quanto riguarda i bambini disabili, invece, "i genitori, alternativamente, hanno diritto ogni mese a tre giorni di permesso retribuito, fruibili anche in modo continuativo, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati".

 

congedo parentale

Estesi anche gli assegni familiari: "I figli legittimi o legittimati od equiparati, maggiori ad anni 18 compiuti: se studenti, nel periodo di studi secondari fino all'età massima di venti anni compiuti; o per tutta la durata degli studi universitari o di studi riconosciuti come equivalenti dalla Santa Sede, fino all'età massima di ventisei anni compiuti, purché documentati da certificato di iscrizione rilasciato dall'università".

 

Soddisfatta anche se pronta a continuare la battaglia, l'Adlv, l'Associazione dei dipendenti laici del Vaticano che accoglie in modo "molto positivo" le novità, frutto, rivendica, 'di lotte di anni", di "un lavoro che ha previsto un paziente ascolto delle problematiche dei propri iscritti" e che "ha messo in luce le discrepanze tra le normative vaticane e quelle italiane ed europee".

 

papa leone XIV incontra gli influencer cattolici

"Continueremo a verificare e segnalare eventuali situazioni anomale nei vari dicasteri e uffici - assicura l'associazione -, affinché i dipendenti, così come le loro famiglie, siano pienamente rappresentati e tutelati. In tema di provvidenze familiari, rimane qualche proposta ancora in sospeso: al di là del reddito, ad esempio, riteniamo che ogni famiglia con figli abbia diritto agli assegni familiari, seppur in misura proporzionale alla propria situazione patrimoniale.

 

Quanto alla disabilità, argomento particolarmente sensibile, i Pontefici, in questi anni, hanno sempre ribadito che i disabili, questi ragazzi 'speciali', abbiano piena dignità e che la loro integrazione debba passare anche attraverso il lavoro. Ci auguriamo che questo concetto venga pienamente recepito anche in Vaticano". 3

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