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1 - CINEMA: FESTIVAL ROMA, GIOVEDI' 12 SI RIUNIRANNO SOCI FONDATORI
(Adnkronos) - A quanto apprende l'Adnkronos, si riunira' giovedi' 12 aprile alle 15,00, nella sede della Camera di Commercio di Roma, il collegio dei soci fondatori di Cinema per Roma. Una riunione molto attesa, dalla quale dovrebbero uscire delle certezze sulla copertura delle perdite, che ammontano a poco piu' di 2,3 milioni di euro, un impegno sul bilancio 2012 e un impulso a rimettere in moto la macchina del Festival di Roma, attualmente in stallo.
2 - CINEMA: FERRARI, SOCI FONDATORI AFFRONTINO NODO FESTIVAL ROMA AL PIU' PRESTO
(Adnkronos) - 'I soci fondatori affronteranno certamente il nodo del festival di Roma. Il mio auspicio e' che ripianino il buco e che tutto cio' avvenga nel piu' breve tempo possibile'. Lo ha detto all'Adnkronos il presidente della Fondazione Cinema per Roma, Paolo Ferrari. Il Festival attualmente e' in una fase di stallo perche' per partire, spiega Ferrari, 'si aspetta la linea del direttore artistico' Marco Mueller, ancora senza contratto. 'E' chiaro -sottolinea il presidente- che non si puo' decidere di spendere se non si hanno le coperture'.
La palla e' quindi passata del tutto nelle mani del collegio dei soci fondatori, che dovrebbe riunirsi, a quanto apprende l'Adnkronos, immediatamente dopo Pasqua. Il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Cremonesi, sarebbe infatti al lavoro per trovare, con la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti e il presidente di Musica per Roma, Aurelio Regina, una data condivisa.
Il collegio dei soci fondatori dovra' dare le certezze sulla copertura delle perdite, che ammontano a poco piu' di 2,3 milioni di euro, e impegnarsi sul bilancio 2012. Una riunione che apre sostanzialmente due scenari: il primo vede i cinque soci, Camera di Commercio, Regione Lazio, Roma Capitale, Provincia e Musica per Roma, mettere mano al portafoglio per coprire le perdite e investire sull'edizione 2012 del Festival di Roma.
Questa sarebbe, secondo le indiscrezioni, l'ipotesi piu' probabile, perche' i soci fondatori vorebbero garantire la continuita' della rassegna e impedire il secondo scenario, quello che in mancanza di coperture metterebbe seriamente a rischio l'edizione 2012 del Festival. Poi c'e' il nodo del contratto di Mueller. L'ex direttore della Mostra di Venezia, infatti, non farebbe tanto una questione di compenso, ma chiederebbe autonomia sulle scelte dei collaboratori e la piu' ampia liberta' di decisione sulle scelte artistiche del Festival, come ha sempre fatto.
Intanto e' tutto fermo. Il neo direttore Mueller non starebbe facendo nulla in attesa della firma del contratto, al quale stanno lavorando i legali per la definitiva messa a punto. Non e' stata ancora definita la giuria ne' il regolamento per la partecipazione dei film in concorso. Anche gli sponsor non hanno ancora confermato la loro partecipazione e sono sostanzialmente congelate due importanti sezioni della rassegna, 'Focus', di cui non e' stato ancora definito il tema, ed 'Extra', solitamente caratterizzata per l'originalita' dei materiali proposti, soprattutto a livello di cinema documentario.
Tutta da fare anche l'annunciata anteprima di giugno a Massenzio, la cui mancata definizione del programma crea non pochi problemi alle altre manifestazioni cinematografiche estive della Capitale, come quella di Piazza Vittorio o il 'Cineporto' nella zona di Ponte Milvio. Non solo. Dopo l'annuncio di Roma Capitale che vorrebbe l'Estate romana 2012 legata all'anteprima della Festa del Cinema, in questa situazione di immobilita', gli organizzatori dei tanti eventi estivi che animano la Capitale da giugno alla fine di settembre, sono praticamente bloccati.
Ferme anche le gare d'appalto per tutti i servizi legati al Festival di Roma, dalla comunicazione alla sicurezza, dall'editoria alle hostess al catering. Rinviata anche la nomina del direttore generale di Cinema per Roma, che avrebbe dovuto essere Lamberto Mancini, ma che il consiglio d'amministrazione della Fondazione, svoltosi ieri, non ha fatto. Non resta quindi che aspettare le decisioni del collegio dei soci fondatori ai quali ieri, i dipendenti di Cinema per Roma hanno inviato una lettera aperta citando i dati della Fondazione Rosselli, secondo i quali il Festival di Roma, nelle sue sei edizioni, ha avuto un impatto economico pari a oltre un miliardo di euro, con piu' di 1.800 film programmati e 3,4 milioni di spettatori.
3 - REGIONE, INCHIESTA SUL DEFICIT DEL FESTIVAL DEL FILM
Franco Montini per "la Repubblica - Roma" - «Dalle casse della festa del cinema sono spariti 2,3 milioni di euro» accusa la presidente del Lazio Polverini , ma la governatrice non dice che il buco dipende in gran parte dalla Regione. Degli oltre due milioni di euro di deficit, infatti, circa 400mila dipendono dal mancato trasferimento dei fondi dalla regione alla Fondazione. La cosa più curiosa, dunque, è che ora a minacciare un'azione di responsabilità nei confronti della precedente gestione per il buco della Fondazione sia Salvatore Ronghi, ovvero il rappresentante nel cda della Fondazione della Regione Lazio, cioè del socio fondatore che è in debito con la Fondazione, non avendo ancora versato metà della quota 2009 e l'intero ammontare previsto per il 2010 e il 2011.
In altre parole i mancati versamenti della Regione hanno contribuito ad accrescere il debito, costringendo la Fondazione al pagamento di interessi passivi alle banche, che hanno prodotto finora un danno valutabile complessivamente attorno ai 400mila euro. Inoltre, nel 2011 alla Fondazione che organizza il Festival di Roma sono venute a mancare una serie di risorse provenienti soprattutto da società pubbliche.
La cancellazione dell'ICE (Istituto per il Commercio Estero) ha privato il festival dei 420mila euro, precedentemente versati per l'attività del mercato, cui se ne sono aggiunti altrettanti provenienti della Fondazione Rossellini, nel frattempo messa in liquidazione dalla Regione Lazio. In più si è registrato un sostanzioso taglio da parte del Ministero dei Beni Culturali e una diminuzione dei contributi versati al festival, come sponsor istituzionali della manifestazione, dai Monopoli di Stato e dal Poligrafico.
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