CIR RINVIA I CONTI DEL 2013 ASPETTANDO SORGENIA (CHE OGGI RIUNISCE IL CONSIGLIO E DECIDE SULLA PROPOSTA DELLE BANCHE) - PER EVITARE LA MULTA DELL'UE ALLA SEA, PISAPIA RIPESCA TREU - IN BPM GIA' C'E' MARETTA TRA GIARDA E CASTAGNA...

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1. PER EVITARE LA MULTA UE PISAPIA RIPESCA TREU
Da ‘Il Giornale'

Per evitare la super multa da 452 milio¬ni di euro comminata dall'Ue a Sea Han¬dling per aiuti di Stato, il Comune di Mila¬no avrebbe escogitato un escamotage. In attesa di riuscire a vendere parte delle sue azioni Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa, si impegnerebbe a congelare l'intero pacchetto in un trust, un «affida¬mento » secondo il sistema giurico anglo¬sassone. E sembra che il trustee scelto dal sindaco Giuliano Pisapia potrebbe essere una vecchia conoscenza come Tiziano Treu, l'ex ministro nei governi Dini, Prodi, D'Alema e poi senatore per il Pd in Lombar¬dia oggi finito in quel Cnel che il premier Renzi ha«rottamato».Insieme a tutti i rotta¬mati ben pagati che c'erano dentro e che og¬gi sono a caccia di un nuovo impiego.


2. LA DIFFICILE LUNA DI MIELE TRA GIARDA E CASTAGNA
Da ‘Il Giornale'

Il presidente del consiglio di sorveglian¬za di Bpm, Piero Giarda, quello del consi¬glio di gestione Mario Anolli e l'ammini¬stratore delegato Giuseppe Castagna, han¬no spedito una lettera a tutti i soci della coo¬perativa, motivandoli in vista dell'assem¬blea che sabato metterà mano alla gover¬nan¬ce anche per facilitare l'aumento di ca¬pitale da 500 milioni in agenda a maggio. In realtà, da quanto si dice in Piazza Meda, Giarda e Castagna stanno dimostrando ca¬rattere e modi di fare molto distanti, anche rispetto al rapporto con la base sociale del¬la cooperativa lombarda. Malgrado ciò, du¬rante il road show di sette tappe concluso a Foggia, entrambi hanno al momento otte¬nuto il gradimento dei dipendenti. Vedre¬mo se la luna di miele al vertice continuerà.

3. TI MEDIA-L'ESPRESSO, ALLEANZA NELLA TV DIGITALE
Da ‘La Stampa'


Telecom Italia Media e L'Espresso si alleano e danno vita a un operatore di rete indipendente che, con i suoi 5 multiplex, tiene testa a Rai e Mediaset. I due gruppi hanno firmato gli accordi per l'integrazione delle attività di Telecom Italia Media Broadcasting e Rete A, e già ci sarebbero fondi interessati a entrare nella società anche se non risultano ancora concrete manifestazioni di interesse. L'accordo prevede «che, compiuta l'integrazione, venga avviato un processo di valorizzazione con la ricerca di investitori interessati» alla nuova realtà. Il nuovo gruppo, che secondo alcune stime vale 500 milioni di euro, potrà contare su un giro d'affari di circa 100 milioni l'anno, un risultato economico positivo ed una robusta generazione di cassa.

I multiplex conferiti sono cinque ma Ti Media ha un'opzione d'acquisto del diritto d'uso, esclusa l'infrastruttura e i clienti, di una delle cinque frequenze (canale 55) che faranno capo alla nuova entità. È una frequenza che potrebbe essere in futuro destinata alla telefonia e Ti Media vuole avere la possibilità di rimettersela in pancia. È stato studiato un contratto a tre anni per 5 milioni o l'opzione di acquisto dell'intero capitale della nuova società a cui questo diritto dovesse essere conferito per 50 milioni. L'intesa prevede che il gruppo L'Espresso conferisca il 100% delle azioni di Rete A in Timb, venendo a detenere il 30% di quest'ultima e a Ti Media il restante 70%.


4. IL CDA DI SORGENIA DECIDE SUL PIANO DELLE BANCHE
Da ‘La Stampa'

Si terrà oggi l'atteso consiglio d'amministrazione di Sorgenia, che sarà chiamato a valutare l'ipotesi di lavoro inviata venerdì dalle banche creditrici sulla ristrutturazione del debito da 1,9 miliardi e a chiedere, qualora lo ritenesse opportuno, eventuali approfondimenti. La proposta prevede un aumento di capitale da 400 milioni a servizio della conversione del debito in eccesso e un prestito convertendo da 200 milioni, con un'opzione riservata agli attuali azionisti (Cir e Verbund) per partecipare alla ricapitalizzazione.

Difficile ipotizzare un rilancio di Cir, la holding dei De Benedetti che al momento ha la maggioranza (53% del capitale) ma ha rifiutato di sborsare più di 100 milioni. Gli amministratori di Sorgenia probabilmente prenderanno atto di una proposta che - seppur ben diversa da quella messa a punto dal gruppo energetico (aumento di capitale da 190 milioni e conversione di 400 milioni di debito in strumenti partecipativi) - garantisce la continuità aziendale alla luce delle difficoltà sul fronte della liquidità.

Insieme alla ricapitalizzazione è previsto un pacchetto di nuova finanza, tra linee di credito e garanzie, per 256 milioni. E le banche sembrano intenzionate a confermare l'attuale ad Andrea Mangoni alla guida di Sorgenia. Intanto Cir e la controllante Cofide hanno annunciato lo slittamento del cda sui conti dal 14 al 28 aprile in attesa degli eventuali progressi del negoziato su Sorgenia.

5. VODAFONE LANCIA I PAGAMENTI COL TELEFONINO
Da ‘La Stampa'

Il cellulare potrà essere usato come un portafoglio elettronico al posto di monete e carte di credito. Vodafone Italia ha lanciato l'applicazione «Vodafone Wallet» e «Vodafone SmartPass Nfc», la carta di pagamento ricaricabile integrata nel cellulare realizzata in collaborazione con CartaSi e MasterCard. Vodafone Wallet è una nuova applicazione che permette di ospitare sullo smartphone carte di pagamento, titoli di trasporto pubblico e carte fedeltà.

All'interno del portafoglio digitale, Vodafone porta SmartPass Nfc, la prima carta di pagamento integrata nello smartphone che si basa sulla piattaforma interoperatore, a cui possono accedere tutti gli emittenti di carte di pagamento che intendono abilitare i propri prodotti agli acquisti via cellulare. SmartPass Nfc «permette di effettuare pagamenti in modo semplice». Il progetto è stato sviluppato con CartaSi e il Circuito MasterCard.

6. EMIRATES PUNTA SULL'ITALIA A FIUMICINO UN ALTRO A380
Da ‘Libero Quotidiano'

Emirates scommette ancora in Italia e si rafforza nell'aeroporto di Fiumicino. La compagnia emiratina doterà la tratta Roma-Dubai di un doppio servizio giornaliero con il gigante dei cieli A380, fra il 16 e il 30 aprile prossimi. Ad annunciarlo è stata l'aviolinea in occasione dell'inaugurazione della vip lounge all'aeroporto Leonardo da Vinci.

La nuova sala rappresenta un investimento di 2,53 milioni di euro da parte della compagnia aerea e segue l'apertura, avvenuta nel 2013, della lounge allo scalo di Milano Malpensa. «Lavoriamo con impegno per offrire la migliore esperienza di viaggio possibile ai nostri clienti, e la nuova lounge di Roma è una prova del nostro impegno»,
ha detto Mohammed Mattar vicepresidente Emirates.

7. PAGAMENTI CON IL CELLULARE VODAFONE LANCIA IL «WALLET»
Da ‘Libero quotidiano'

Nastro rosa nel mondo dei pagamenti con il cellulare. Vodafone Italia, infatti, ha lanciato l'applicazione "Vodafone Wallet" e "Vodafone SmartPassNfc", la carta di pagamento ricaricabile integrata nel cellulare realizzata in collaborazione con CartaSi e MasterCard. Vodafone Wallet - si legge in una nota - è la nuova applicazione che permette di ospitare sul proprio smartphone carte di pagamento, titoli di trasporto pubblico e carte fedeltà. All'interno del portafoglio digitale, inoltre, il colosso tlc Vodafone porta SmartPass NFC, la prima carta di pagamento integrata nello smartphone.

8. ALITALIA, L'ULTIMO CONFRONTO TRA ETIHAD E BANCHE
Da ‘Il Corriere della Sera'

(giu.fer. ) L'arrivo a Roma di James Hogan, Ceo di Etihad, fa entrare il negoziato tra la compagnia di Abu Dhabi e Alitalia nella fase calda. Finora a trattare erano stati advisor e intermediari, ma dopo la conclusione della due diligence , la settimana scorsa, ora si entra nella fase operativa.

I vertici delle due società stanno lavorando al business plan, che ha come obiettivo prioritario il focus sui collegamenti intercontinentali. Certo, gli «scogli» lungo il percorso per vendere il 40% di Alitalia ad Etihad restano tanti, dal personale all'indebitamento, ma sono «tutti superabili», riferiscono fonti vicino al negoziato.

Sulla forza lavoro si starebbe discutendo su quale formula tecnica adottare: Etihad punterebbe a chiedere esuberi (convertendo la Cig a rotazione o la solidarietà in cig a zero ore) da un minino di 2.500 ad un massimo di circa 3.100, coinvolgendo i circa 900 dipendenti che stanno facendo la cig a zero ore su base volontaria e quelli coinvolti dall'ultimo accordo di febbraio (1.437 con Cig a rotazione nel personale di terra e 800 contratti di solidarietà nel personale di volo).

Quanto alla questione del debito, Etihad vorrebbe una ristrutturazione per almeno 400 milioni. Quindi impegni e sacrifici per tutti, con le banche (azioniste e creditrici) in prima fila. Ma, da parte italiana, continua a prevalere l'ottimismo che alla fine prevarrà il buon senso e l'accordo tra Alitalia ed Etihad si farà. Meno ottimisti i sindacati, allarmati dall'incertezza e dalle indiscrezioni.

9. TOTO NOMINE A2A, SPUNTA PER LA PRESIDENZA VALOTTI
Da ‘Il Corriere della Sera'

(fr.bas.) Lunedì scade il termine per la presentazione delle candidature per il consiglio di A2A, che sarà nominato in base alla nuova governance decisa dai consigli comunali di Milano e Brescia, che ha portato al superamento della gestione duale. Secondo il nuovo statuto Milano indicherà il presidente mentre la scelta dell'amministratore delegato sarà congiunta tra i due soci di maggioranza. Finora il ticket più accreditato dava alla presidenza Pippo Ranci, attualmente alla guida del consiglio di sorveglianza di A2a e come amministratore delegato Renato Ravanelli, che ora ricopre la carica di direttore generale.

Una scelta nel segno della continuità, per non dare scossoni allo società in questo momento di transizione. Ma come spesso accade i nomi che circolano alla vigilia della scadenza sono diversi. I rumors di questi giorni danno come possibile candidato alla presidenza Giovanni Valotti, presidente della Metropolitana milanese. Il procedimento prevede prima la presentazione della candidatura, che può essere avanzata dai consiglieri comunali, associazioni della società civile, ordini professionali oppure da cento cittadini. Le candidature sono poi esaminate da una «Commissione di saggi», che valuta l'idoneità e stila la lista degli idonei. Da questa lista il sindaco farà la sua scelta .

10. DATALOGIC NEGLI USA «ARBITRO» DELLA CONCORRENZA
DA ‘IL Corriere della Sera'

(f.ch. ) La si potrebbe definire una «manna dal cielo». Meritata, dopo aver superato una due diligence durata nove mesi. Fatto sta che Datalogic è stata scelta dall'Antitrust Usa per garantire la concorrenza nel settore degli scan engine (il motore di lettura dei codici a barre), dopo che l'acquisizione di Intermec da parte di Honeywell avvenuta l'anno scorso aveva di fatto creato un duopolio con un altro colosso, Motorola. Qualcuno doveva sostituire Intermec come terzo player e la Federal Trade Commission ha optato per la società bolognese, quotata al segmento Star di Borsa italiana. Datalogic è stata ritenuta la società più adatta per mettere a punto le tecnologie necessarie per lo sviluppo e la produzione degli scan engine.

L'autorità statunitense ha quindi imposto alla Honeywell di concedere a Datalogic una licenza in esclusiva della durata di dodici anni che le consente di utilizzare tutti i brevetti di Honeywell e Intermec per la progettazione dei lettori di codici a barre registrati negli Stati Uniti. Un mercato in forte espansione e in cui Datalogic era già presente, ma era bloccata con la vendita dei suoi lettori negli Stati Uniti perché rischiava di violare i brevetti dei concorrenti americani. L'accordo, i cui termini finanziari non sono noti, è valido in tutto il mondo.

11- LA PULIZIA SU CARIGE E LE ALCHIMIE DI BERNESCHI
Fa.P. per il "Sole 24 Ore" - L'operazione verità sul bilancio 2013 di Carige voluta dall'ad Piero Luigi Montani, svela definitivamente gli «artifici contabili» con cui per più di un lustro la gestione Berneschi tendeva a occultare lo stato di (mala)salute della banca genovese. Quando si perdono in un solo anno 1,76 miliardi di euro su un attivo di soli 42 miliardi vuol dire cancellare in un attimo quasi 10 anni di utili passati.

Già, perchè Carige mostrava contrariamente alle altre banche e al contesto macro-economico una redditività invidiabile. Ora si capisce che era fittizia. Carige dal 2007 a tutto il 2011 faceva una media di 200 milioni di utili l'anno. Questo mentre le altre banche flettevano paurosamente. Grande abilità o miracolo? Più la seconda che la prima, dato che Montani ha pulito drasticamente il bilancio da crediti malati che evidentemente erano tenuti in bonis consentendo così quel filotto straordinario di utili immuni alla crisi.

Le sole svalutazioni dei crediti deteriorati nel 2013 sono infatti raddoppiate alla cifra record di 1 miliardo, tanto da azzerare del tutto il margine d'intermediazione. Non solo. Montani ha anche dato un colpo di ramazza alle valutazioni iperboliche tenute per anni a bilancio da Berneschi dei prezzi pagati per acquisire banche e sportelli. Un colpo durissimo. Quegli avviamenti sono stati svalutati d'incanto per 1,6 miliardi.

Pulizia doverosa ma che annulla i benefici dell'aumento di capitale da 800 milioni e che fa dire a Moody's che passare l'esame della Bce sul capitale sarà impegnativo. Del resto lo stato di salute è dato anche dal prezzo di Borsa. Carige è l'unica banca italiana che non ha partecipato al rally. Il titolo vale meno di 60 centesimi, gli stessi livelli dell'estate del 2012. Da allora però molte banche italiane hanno raddoppiato la quotazione. Carige no e il motivo ora è evidente.

12 - CIR RINVIA I CONTI IN ATTESA DI SORGENIA
Ch.C. per il "Sole 24 Ore" - La proposta delle banche approda al cda di Sorgenia, che oggi sarà chiamato a valutarla ed, eventualmente, a chiedere approfondimenti. Al proposito, c'è chi fa notare, per esempio, che l'aumento da 400 milioni a servizio della conversione del debito non riconosce alcun premio agli attuali azionisti. In ogni caso, difficilmente gli amministratori potranno bocciare uno schema che - seppur molto diverso da quello messo a punto dalla stessa Sorgenia - garantisce la continuità aziendale. È anche vero, tuttavia, che la maggioranza del cda è espressione di Cir e, quindi, l'esito della riunione potrebbe anche essere influenzato dalle reali intenzioni della holding (che ha spostato il cda sui conti al 28 aprile per tenere conto dell'attuale negoziato) sull'eventuale partecipazione all'operazione.

13 - TOKYO A CACCIA DI GESTORI PER IL MAXI-FONDO PENSIONE
S.Car. per il "Sole 24 Ore" - Non solo dovrebbe sostenere la Borsa giapponese (la peggiore da inizio anno), ma anche i prezzi delle obbligazioni sovrane. La nuova strategia del fondo pensioni più grande del mondo è finalizzata a cercare di ottenere ritorni migliori rispetti a quelli infimi dei bond giapponesi e ad aumentare l'esposizione verso asset a maggiore rischio. Il Government Pension Investment Fund nipponico - che gestisce 1.300 miliardi di dollari - sta cercando nuovi gestori esterni per il suo portafoglio di obbligazioni estere. Attualmente il suo portafoglio è composto solo per l'11% di bond esteri, ma in prospettiva la percentuale potrebbe salire al 15-20%.

14 - RIPRENDE QUOTA IL MERCATO DELL'M&A
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Riprende quota il mercato italiano delle fusioni e acquisizioni. A fornire i dati di questa ripresa delle operazioni è Kpmg che ha spiegato nella sua relazione trimestrale (che sarà presentata oggi all'interno dei premi Premi M&A Award al Centro Svizzero di Milano) come nel primo trimestre 2014, siano state chiuse operazioni per 10,7 miliardi di euro, quasi tre volte il valore dei primi tre mesi 2013 (3,5 miliardi), registrando anche un incremento in termini di volumi, più che raddoppiati: 104 operazioni contro le 51 nel primo trimestre 2013.Tra le principali operazioni concluse nel primo trimestre, la più significativa per valore è quella che ha coinvolto Fiat e l'americana Chrysler, ma anche la conclusione della fusione tra Premafin, Unipol e Milano in FonSai.

 

 

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