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NON È CHE TUTTA QUESTA RETORICA ECCESSIVA FA PIÙ MALE CHE BENE AL DDL ZAN? - LA SENATRICE DEM MONICA CIRINNÀ IN AULA: "SÌ, VOGLIO MORIRE IN BATTAGLIA INSIEME AI GAY, AI TRANS, AI BAMBINI LIBELLULA" (COSA AVRÀ VOLUTO DIRE?) - BARBARA MASINI DI FORZA ITALIA, CHE HA APPENA FATTO COMING OUT, DIFENDE LA LEGGE E SI COMMUOVE: "QUANDO CAPÌ, MIA MADRE MI DISSE CHE AVEVA PAURA PER ME" - VIDEO

 

Da www.corriere.it

 

BARBARA MASINI

Si è commossa parlando in Aula, a difesa del ddl Zan, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini, che all'inizio di luglio ha fatto coming out. Ha parlato della sua esperienza personale, postando poi il video del suo intervento in Senato su Twitter e avvisando i suoi follower: «Ora mi commuovo ancora di più».

 

«Quando capì di me mia madre mi disse: "Ho paura per te" — ha detto in Aula —. Tutti i genitori hanno paura per i propri figli. Per il loro futuro, per la loro salute, per un incidente, per una casualità amara del destino. Ma non tutti sono costretti ad avere paura per una società immatura, che ritiene che tuo figlio o tua figlia possano o debbano essere un soggetto più vulnerabile per quello che è».

 

 

ddl zan

Masini, che sul testo contro l'omortansfobia ha votato con la maggioranza (Forza Italia, contraria al ddl, ha lasciato libertà di coscienza ai suoi parlamentari), poi si è rivolta a quanti osteggiano il disegno di legge: «A voi tutti auguro di poter guardare negli occhi i vostri cari. Quelli di oggi e quelli di domani, e anche quelli che un domani saranno diversi dai vostri desideri. E poter dire loro, io nel mio piccolo ti ho protetto dalla paura», ha detto ringraziando poi il suo partito, Forza Italia, «per il rispetto che mi ha sempre dimostrato».

 

omofobia

Pochi minuti prima il suo intervento si era concentrato sulla speranza che il ddl Zan venga approvato: «Sarebbe grande la sconfitta di veder morire un disegno di legge che in 25 anni, tutte le volte che è stato tentato un iter legislativo, non l'ha terminato, affossato in uno dei due rami del Parlamento. Venticinque anni in cui una comunità di persone è costretta a sentirsi figlia di uno Stato minore, venticinque anni in cui l'Italia indietreggia rispetto a posizioni di civiltà presenti negli altri Paesi a noi fratelli per cultura e livello democratico, dove leggi come questa sono state votate da governi di tutti i colori politici».

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