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LA COALIZIONE ANTI-MELONI GIA’ LITIGA - CONTE RINVIA A DOPO L’ESTATE L’APERTURA DEL TAVOLO PER IL PROGRAMMA E I SINISTRELLI FRATOIANNI E BONELLI POLEMIZZANO: “E’ TARDI, È NECESSARIO LAVORARE DA SUBITO” – E IL PD? TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEM, SPIEGA CHE “IL CANTIERE C’E’ GIA’, È NEI FATTI”, MA I RIFORMISTI DEM RICHIAMANO A UNA “MAGGIORE URGENZA” – FOLLI: "CONTE NON VA SOTTOVALUTATO. IL PD NON HA VOGLIA DI AVVIARSI VERSO LE "PRIMARIE DI COALIZIONE". IL LEADER M5S OVVIAMENTE NON È D'ACCORDO, PREFERIREBBE LE PRIMARIE CLASSICHE E…”

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Concetto Vecchio per “la Repubblica”  - Estratti

 

Fino all'altro giorno il centrodestra sembrava imbattibile. 

Ora la partita è riaperta. Tra un po' si dirà che noi siamo avanti. 

fratoianni schlein fico conte bonelli

E infatti Fratelli d'Italia invece di parlare della legge di bilancio, delle cose che davvero interessano gli italiani, ha come priorità una nuova legge elettorale, perché teme di perdere le politiche». 

Qualcosa è cambiato dopo il 2-1 delle ultime regionali, con le nette vittorie del centrosinistra in Puglia e Campania, e Igor Taruffi, il responsabile organizzazione del Pd, esprime così l'umore del partito. 

 

Ma come coniugare questo improvviso ottimismo con la previsione di Giuseppe Conte, affidata ieri a Repubblica, secondo cui il tavolo del programma della coalizione in vista delle elezioni della primavera 2027 potrà aprirsi soltanto dopo l'estate? «È tardi», ha fatto notare Nicola Fratoianni di Avs. «È necessario lavorare da subito alla costruzione della proposta per il Paese».

 

«Il timing è da rivedere», gli ha fatto eco Angelo Bonelli.

 

fratoianni schlein fico conte bonelli

Taruffi scansa la polemica. «Tutti fiumi vanno al mare, anche se da percorsi diversi», dice. Non ne fa una questione di tempi. «La cosa importante è che ora c'è una coalizione, che si è presentata unita in sette regioni. E che il M5S, grazie all'alleanza, ha eletto due governatori. Il cantiere c'è già, è nei fatti. Tre anni fa tutto questo non c'era.

 

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Sui tempi un esponente della componente riformista come il senatore lombardo Alessandro Alfieri richiama a una maggiore urgenza. «Se vogliamo riconquistare il Nord serve aggiungere un altro pezzo, e quel lavoro va consolidato subito». Come a dire: serve una gamba moderata che parli alle partite Iva e ai ceti delusi dal melonismo, «un lavoro che può fare anche il Pd, ma non solo».

 

ELLY SCHLEIN - ROBERTO FICO - GIUSEPPE CONTE

Anche tra i riformisti qualcosa è cambiato. I toni si sono ammorbiditi. «Lo sforzo per una coalizione la più grande possibile sta pagando, con i Cinquestelle abbiamo presentato emendamenti comuni alla manovra, ma ora questo sforzo va reso più forte nel Paese», dice Alfieri. «Il risultato della Campania è stata molto importante», riconosce. 

 

Anche Riccardo Magi pensa che non sia il caso di tergiversare. «Non si può attendere per dei mesi: tutto corre molto veloce nella politica di oggi e se si vuole proporre un'alternativa di governo ai cittadini occorre avere il tempo di elaborarla, presentarla e farla conoscere. Rinviare è sbagliato, penso che si sia già perso troppo tempo, questo lavoro politico pertanto deve partire il prima possibile». 

 

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TRA DUBBI E CERTEZZE LA NUOVA FASE PD-CONTE 

Stefano Folli per “la Repubblica” - Estratti

 

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fico schlein conte

Conte è più che mai il partner principale dei democratici: non può fare a meno di loro, se non vuole farsi risucchiare dalle vecchie chiassate iper-populiste, ma nemmeno il Pd può fare a meno di lui, se intende avere una speranza di andare al governo.

 

Né si può dimenticare che i programmi dei due partiti sono sovrapponibili, con l'unica differenza della politica estera, dove i 5S rappresentano la bandiera di una linea filo-russa sull'Ucraina. Come Salvini a destra, si può obiettare: ma il leghista è contenuto e frenato dalla premier Meloni mentre è da verificare che il Pd riesca a fare lo stesso con gli ex grillini. 

 

Comunque sia, Conte non va sottovalutato. Che avesse meno consenso del partito di Elly Schlein era già noto e le elezioni di domenica e lunedì non hanno cambiato il quadro. Ma le regionali seguono una loro logica che non è la stessa delle elezioni legislative. La distinzione è fondamentale, anche perché saranno in parte diversi anche i dati dell'affluenza. 

 

GIUSEPPE CONTE - NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ANGELO BONELLI

E siamo al secondo aspetto: la legge elettorale. Con il voto del Sud e gli attuali collegi uninominali, non c'è dubbio che il centrosinistra unito ha un vantaggio. Per cui, se l'obiettivo minimo e non irrealistico è il pareggio tra Camera e Senato, l'attuale modello elettorale offre una carta al centrosinistra e accende le inquietudini del centrodestra.

 

Va da sé che lo stallo rimetterebbe più che mai le decisioni nelle mani del presidente della Repubblica. E ciò spiega il desiderio dell'attuale maggioranza, e in particolare di Fratelli d'Italia, di sfuggire a un tale esito. Tuttavia non è per nulla semplice cambiare la legge a un anno o poco più dalle elezioni. 

 

igor taruffi elly schlein

Il galateo istituzionale e il buon senso imporrebbero di cercare un accordo con le opposizioni. Tentativi sono stati fatti, ma al momento non c'è alcuna certezza. Peraltro sappiamo che la riforma costituzionale del premierato è appesa a un filo sottile: tempi stretti e molti dubbi anche nella maggioranza. La semplice indicazione del premier sulla scheda non può essere vincolante per il capo dello Stato, se l'attuale Carta non cambia.

 

igor taruffi

Tale indicazione può avere un valore politico: un modo, ad esempio, per stringere i bulloni tra Pd e 5S. Ma non potrebbe condizionare il Quirinale. Si capisce quindi che il Pd non abbia voglia di avviarsi verso le cosiddette "primarie di coalizione", ed è il motivo per cui lascia intendere che le vere primarie si sono già svolte con il voto nelle regioni. Conte ovviamente non è granché d'accordo, preferirebbe le primarie classiche nelle quali far valere la sua personalità e spuntare una vittoria che gli garantirebbe un ruolo di primo piano nella prossima legislatura. Sempre che sia a tinta giallorossa. Ma sul modello elettorale siamo in alto mare e forse ci resteremo. 

renzi conte schleinGIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE -