vincenzo de luca roberto fico

"IO SONO IL PRIMO IMPRESENTABILE, IN CAMPANIA NESSUNO IMMAGINI DI FARE STRUMENTALIZZAZIONI SU VICENDE GIUDIZIARIE” – SCOPPIA L’IRA DI VINCENZO DE LUCA DOPO CHE IL CANDIDATO GOVERNATORE DEL "CAMPO LARGO" IN CAMPANIA, ROBERTO FICO, HA PARLATO DI UN CODICE ETICO A CUI DOVRANNO ATTENERSI I PAPABILI CANDIDATI: “CHI VIENE QUI IL CODICE LO DEVE IMPARARE, NON INSEGNARE. NOI ABBIAMO UN MODELLO DI GESTIONE RIGOROSA E SPARTANA DELLA COSA PUBBLICA” – 5 FEDELISSIMI DEL GOVERNATORE USCENTE (CHE 10 ANNI SI RITROVO' NELLE LISTE DEGLI IMPRESENTABILI STILATE DA ROSY BINDI) SONO A RISCHIO PER…

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Simona Brandolini per il “Corriere della Sera”  - Estratti

 

LA STANZA DEL FICO - VIGNETTA BY CARLI - IL GIORNALONE LA STAMPA

L’unica certezza è che ci sarà un «codice etico» cui dovranno attenersi i papabili candidati al consiglio regionale della Campania. Ma le «modalità», cioé i paletti non sono ancora stati stabiliti.

 

Da quando però Roberto Fico, domenica scorsa, ha parlato di «liste pulite» e «esami etici» a Napoli s’è scatenato il panico. Ben più di un uscente è sottoposto a indagine, ha una pendenza, qualcuno anche un rinvio a giudizio. Cinque soltanto nelle file deluchiane. 

 

Per questo è diventato il nuovo terreno di attacco (sempre unilaterale) da parte di Vincenzo De Luca nei confronti del candidato del Campo largo. Che ha annunciato di voler riunire a giorni il «tavolo dei progressisti».

vincenzo de luca

 

Sarà quella l’occasione per annunciare la volontà di costituire una sorta di «comitato etico», espressione di tutti i partiti della coalizione, che dovrà passare al setaccio le liste. I primi due nomi dovrebbero essere Paolo Mancuso, ex procuratore capo di Nola, nonché ex presidente del Pd metropolitano. E Federico Cafiero de Raho, ex numero uno Dna e parlamentare del Movimento 5 Stelle. 

 

(...) Ma il tema è delicato e soprattutto «sensibile» per il governatore uscente. Che dieci anni fa si trovò nelle liste degli «impresentabili» stilate dalla commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. A cui destinò una delle sue più infelici uscite: «Infame».

 

De Luca lo ricorda proprio per cannoneggiare Fico (ancora una volta). «Ho sentito parlare di introduzione di un codice etico. Su questo punto sono puntiglioso: chi viene in Campania il codice lo deve imparare, non insegnare. Noi abbiamo un modello di gestione rigorosa e spartana della cosa pubblica».

 

ELLY SCHLEIN E VINCENZO DE LUCA

Poi appunto puntualizza: «Eccomi, sono il primo degli impresentabili, anche in questo sono il numero uno. Dieci anni fa, il venerdì prima delle elezioni regionali, l’onorevole Rosaria Bindi allora presidente della commissione Antimafia alle ore 12 di mattina, quindi 48 ore prima del voto e 12 ore prima del silenzio elettorale, convoca la commissione antimafia e alle 12.10 pubblica l’elenco degli impresentabili. 

 

Un atto di delinquenza politica, di scorrettezza intollerabile che offendeva la dignità di tante persone. Io ero al numero uno ed ero imputato per truffa allo Stato, ero dentro un procedimento giudiziario che durava da 17 anni, perché da parlamentare avevo sollecitato telefonicamente il sottosegretario al lavoro Viespoli perché fosse concessa la cassa integrazione a 350 operai dell’Ideal Standard. Secondo il pm la cassa integrazione non era dovuta quindi configurava una truffa all’Inps, quindi allo Stato. Quel processo è durato 19 anni ed è finito come doveva finire, nel nulla».

ROSY BINDI

 

E avverte: «Ho visto che per le elezioni nella Regione Marche c’è stata una posizione molto attenta e rispettosa di garantismo nei confronti di uno dei candidati. Bene, quella vicenda segnala un cambio di passo e anche di atteggiamento rispetto a queste tematiche. Quindi nessuno immagini di fare strumentalizzazioni su vicende giudiziarie». 

VINCENZO DE LUCA - ANTONIO DECARO - MICHELE EMILIANO roberto fico candidato in campania - il post del pdgiuseppe conte e roberto ficovincenzo de luca festa dell unita di rivoli