DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”
Enrico Letta è categorico: «Comunque vada, non torneremo indietro. Le ragioni fondative delle primarie non sono venute meno». Il messaggio che il segretario dem lancia da Barcellona via social non lascia spazio a dubbi.
CANDIDATI PRIMARIE CENTROSINISTRA
Nonostante il flop dei gazebo a Torino e la paura di non arrivare nemmeno a cinquantamila votanti a Roma, Letta non intende rinunciare alle primarie.
Lo ribadisce in quel messaggio, in cui ringrazia i volontari «che stanno lavorando per rendere possibile che a Bologna e a Roma migliaia di cittadini partecipino.
Ai critici di questa nostra preferenza per la partecipazione dico che noi siamo fatti così. E su questo non cambieremo».
Letta sa bene che se nella Capitale (la contesa a Bologna è più aperta e quindi c' è minor preoccupazione per l' affluenza ai gazebo) si assisterà al bis di Torino la polemica, che già serpeggia dentro e fuori il partito, finirà inevitabilmente per coinvolgerlo direttamente.
Ma il segretario non vuole rinunciare all' idea di «dare voce ai territori, ascoltare, legittimare dal basso il candidato». Letta voterà oggi pomeriggio alle 17 nel quartiere Testaccio, dove vive.
stefano lo russo alle primarie pd
Nella Capitale le primarie sono passate praticamente sotto silenzio (l' altro ieri i dem più pessimisti temevano un' affluenza solo di poco superiore ai 30 mila votanti ) ma il Pd a Roma ha ancora un apparato in grado di mobilitare i militanti.
Certo, l' esito scontato di queste primarie non rende la competizione molto coinvolgente. Il vincitore sarà l' unico candidato del Pd, Roberto Gualtieri, e i suoi supporter puntano al 70 per cento dei consensi. I suoi sfidanti sono Giovanni Caudo, sostenuto da Ignazio Marino (ieri, però, raccontavano che anche Carlo Calenda gli sta dando una mano dall' esterno ), Imma Battaglia, il consigliere regionale Paolo Ciano, Tobia Zevi, Stefano Fassina e Cristina Gancio.
Ma se il vincitore delle primarie è scontato non altrettanto ovvio è l' esito del voto per il Campidoglio.
Al Nazareno lo sanno bene, soprattutto da quando hanno scoperto che i sondaggi su Enrico Michetti, il candidato del centrodestra, erano cominciati ben prima dell' ufficializzazione della sua discesa in campo.
ENRICO LETTA - ROBERTO GUALTIERI
Eppure tutti i dem, o quasi, non vogliono sentir parlare di una possibile sconfitta.
Anche perché un insuccesso nella Capitale avrebbe forti ripercussioni a livello nazionale, e, nonostante, i buoni propositi sciorinati ufficialmente dalle diverse correnti del Pd, il segretario rischierebbe di finire nel mirino.
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