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Sergio Rame per Il Giornale
Volker Wieland consigliere Merkel
A Berlino già si parla di mandare la Troika in Italia. Un'ombra ventilata Il referendum sulla riforma costituzionale Volker Wieland, uno dei consiglieri economici del governo tedesco che formano il consiglio dei "Cinque Saggi".
"Il nuovo esecutivo - avverte il braccio destro di Angela Merkel - dovrebbe chiedere un programma di aiuti all'Esm". Il Meccanismo di stabilità europeo, altrimenti noto come Fondo salva-Stati, aprirebbe le porte ai rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale. Un vero e proprio giogo per il Paese che, all'indomani della bocciatura delle riforme costituzionali, va verso le elezioni anticipate.
"Il referendum sulla riforma costituzionale non ha modificato in alcun modo la situazione in Italia". Con un’entrata a gamba tesa su Palazzo Chigi senza precedenti, la Germania torna a voler mettere becco nei nostri affari. E lo fa proprio quando il governo uscente deve ancora approvare la legge di Bilancio su cui pende il giudizio dell'Unione europea.
La Merkel non lo fa in prima persona. È troppo impegnata a dare il via alla campagna elettorale per provare a conservare la propria poltrona. Per l'occasione manda avanti il Paese Wieland che sogna un'Italia nelle mani della Troika. "Il nuovo governo ha bisogno al più presto di un governo in grado di agire - spiega in una intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt - questo Esecutivo dovrebbe chiedere un programma di aiuti all'Esm".
BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI DI CANNES jpeg
Nei piani di Wieland "anche l'Fmi dovrebbe essere coinvolto nel programma di aiuti" a sostegno dell'Italia. Il piano "da un lato rappresenterebbe uno 'scudo' in caso di crisi debitoria in Italia e, dall'altro, Esm e Fmi assieme potrebbero esercitare le giuste pressioni per sbloccare le riforme".
Per Wieland, Renzi avrebbe sbagliato perché "ha legato il suo futuro politico alla riforma costituzionale invece di portare avanti riforme ambiziose sul mercato del lavoro, dei prodotti, dell'amministrazione pubblica e della giustizia".
Nell'intervista ad Handelsblatt il consigliere della Merkel dice anche che "chiunque si trovi a governare il Paese in futuro, deve finalmente creare le condizioni economiche necessarie per una crescita sostenibile. L'Italia ha bisogno di una politica dell'offerta vicina al mercato". E conclude ventilando (per l'ennesima volta) l'Italexit: "Se il nuovo governo non affronterà con forza questi problemi, l'Italia non riuscirà a restare a lungo nell'unione monetaria".
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