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COME DAGO-ANTICIPATO, TUTTO RINVIATO! - VERDELLI INFILZA IL GOVERNO: ''E BRAVO, FARÀ MELINA FINO A DOPO IL VOTO IN EMLIA ROMAGNA. QUASI UN MESE DI STALLO, L'IDEALE PER UN PAESE FRAGILE ED ESPOSTO A RISCHI ECONOMICI, ESCLUSO DAI TAVOLI DELLE CRISI INTERNAZIONALI, SOSTANZIALMENTE DEPRESSO''
COME MAI IL CONTE DEMOCRISTIANO HA FATTO SALTARE LA VERIFICA DI GOVERNO CHE DOVEVA TENERSI A GENNAIO? DECISIONE PRESA DA TEMPO (I SUOI ALLEATI PIÙ IMPORTANTI ERANO STATI AVVISATI DA QUALCHE GIORNO) MA TENUTA SEGRETA FINO A QUESTE ULTIME ORE. POTREBBERO SLITTARE ANCHE IL VERTICE SULLA PRESCRIZIONE E PERSINO IL VOTO SU SALVINI E LA GREGORETTI
E bravo governo. Sembra deciso che farà melina fino a dopo il voto in Emilia-Romagna. Di fatto, quasi un mese di stallo (cit. Cuzzocrea su Rep). L'ideale per un Paese fragile ed esposto a rischi economici, escluso dai tavoli delle crisi internazionali, sostanzialmente depresso.
— Carlo Verdelli (@CarloVerdelli) January 7, 2020
Una mattina mi son svegliato e la ragione ho ritrovato. La Repubblica apre finalmente gli occhi sul governo delle poltrone, che non ha altro obiettivo se non quello di impedire a Matteo Salvini e alleati di prendere in mano l'esecutivo tramite le elezioni. "E bravo governo - commenta il direttore Carlo Verdelli - sembra deciso che farà melina fino a dopo il voto in Emilia Romagna. Di fatto, quasi un mese di stallo. L'ideale per un Paese fragile ed esposto a rischi economici, escluso dai tavoli delle crisi internazionali, sostanzialmente depresso".
Qualche lettore gli fa notare che il suo giornale contribuisce quotidianamente a tenere in vita un esecutivo senza capo né coda, ma ormai il giochino dei rinvii è stato mascherato. La nuova agenda di governo arriverà soltanto dopo le regionali in Emilia Romagna e Calabria, anche perché un'eventuale storica sconfitta in Emilia Romagna potrebbe far venire meno le condizioni per andare avanti con l'alleanza Pd-M5s.
Il premier Giuseppe Conte ha dettato la linea attendista, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio si sono accodati, spostando l'attenzione dai problemi del Paese a quelli dei loro partiti. Il Pd sarà in ritiro in un'abbazia in provincia di Rieti il 13 e il 14 gennaio, mentre il M5s continua a perdere pezzi e presto potrebbe subire il colpo di grazia con le eventuali espulsioni dei morosi per la questione rimborsi. Intanto davanti a un caffè i due leader dell'alleanza giallorossa avrebbero trovato un accordo sulla legge elettorale (sistema proporzionale con sbarramento al 5%), ma su tutto il resto è stallo.
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