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COME DAGO-DIXIT, IL RESPONSABILE POLITICO DEL PASTICCIACCIO DEI NO-VAX NELLA COMMISSIONE TECNICA SUI VACCINI È IL FARMACISTA MARCELLO GEMMATO, POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE E AMICO DI VECCHIA DATA DI GIORGIA MELONI. SAREBBE STATO LUI A PROPORRE I NOMI, D'INTESA CON LA CAPO SEGRETERIA DEL MINISTERO, RITA DI QUINZIO, METTENDO SCHILLACI DI FRONTE ALLA COSA FATTA - "DOMANI": "GEMMATO VUOLE RITAGLIARSI UNO SPAZIO PIÙ AMPIO DI POTERE, SCHILLACI NON VUOLE SUBIRE UN RIDIMENSIONAMENTO. PER GEMMATO ERA PRONTA LA PROMOZIONE A VICEMINISTRO..."

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DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

https://www.dagospia.com/politica/dagoreport-i-no-vax-nominati-nel-comitato-tecnico-sui-vaccini-spaccano-444078

 

MARCELLO GEMMATO GIORGIA MELONI

MINISTRI CHE ODIANO MINISTRI, I MILLE VELENI NEL GOVERNO

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per "Domani"

 

La palma di ministero più litigioso nell’estate 2024 va certamente alla Salute. Da mesi è teatro di uno scontro interno: da un lato il ministro, Orazio Schillaci, dall’altro il sottosegretario, Marcello Gemmato.

 

Il primo apprezzato e sponsorizzato dalla sorella della premier, Arianna Meloni, il secondo amico di vecchia data della presidente del Consiglio. In pieno agosto il clima è diventato infuocato. Tanto da far circolare l’ipotesi di possibili dimissioni di Schillaci.

 

ORAZIO SCHILLACI - FOTO LAPRESSE

Come è noto, il casus belli è stato la nomina nel Nitag, il gruppo consultivo sulle vaccinazioni, di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, accusati di aver sostenuto posizioni no-vax. Proprio sabato è arrivato il decreto di revoca dell’organismo. «Una decisione non concordata», ha fatto sapere la premier Giorgia Meloni, per prendere le distanze dalla decisione del suo ministro.

 

 

Ma a Schillaci, un tecnico prestato alla politica, aveva provocato un travaso di bile la sola ipotesi di essere accostato ai novax. E allora cosa è successo?

 

eugenio serravalle 1

Ci sono due versioni. Quella più vicina al ministro, racconta di una partita gestita proprio da Gemmato, mettendo Schillaci di fronte a un pasticcio già confezionato dal sottosegretario, d’intesa con la potente capo segreteria del ministero, Rita Di Quinzio, molto vicina a Meloni.

 

L’altra versione è che il ministro fosse a conoscenza dei nomi e li abbia avallati senza sollevare problemi. Alla fine la vicenda è stata archiviata con lo scioglimento del Nitag. Ma con la coda di veleni che ha raggiunto Palazzo Chigi.

 

 

marcello gemmato - foto lapresse

Un fatto è comunque certo: Gemmato vuole ritagliarsi uno spazio più ampio di potere, Schillaci non vuole subire un ridimensionamento. Per il sottosegretario era pronta la promozione a viceministro.

 

Addirittura il governo ha modificato l’organizzazione interna al ministero, rendendo possibile la nomina, prima non prevista. Poltrona apparecchiata per Gemmato, per ora ancora vuota. [...]

paolo bellavite 1orazio schillaci 1eugenio serravalle 3marcello gemmato - foto lapresse