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UCRAINA, LA TAIWAN D'EUROPA - COME FARÀ KIEV A DIVENTARE UN "PORCOSPINO D'ACCIAIO" IN GRADO DI FRONTEGGIARE LA MINACCIA DI UNA NUOVA INVASIONE RUSSA? - ZELENSKY VORREBBE CREARE UN'ARMATA DI AUTOMI COMBATTENTI (TIPO "TERMINATOR") IN GRADO DI VIGILARE I CONFINI: I ROBOT SAREBBERO LA PRIMA LINEA DI DIFESA, SEGUITA DALLE TRUPPE SCELTE E POI DALLA GUARDIA NAZIONALE, COMPOSTA DA CIVILI CON ADDESTRAMENTO BASE - L'EUROPA DARÀ 100 MILIARDI A KIEV PER COMPRARE DAGLI STATI UNITI MISSILI PATRIOT E AEREI MILITARI. E POI SBORSERÀ ALTRI 50 MILIARDI PER PRODURRE DRONI KILLER GUIDATI DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALI...
Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per “La Repubblica”
CENTRO PER IL RECLUTAMENTO MILITARE IN UCRAINA
Lo hanno evocato più volte durante i vertici europei, con l'insistenza di Ursula von der Leyen: il "Porcospino d'Acciaio", una formula ancora indefinita come gran parte degli elementi della trattativa ma di cui è ben chiara la funzione. [...]
Delle tante garanzie di sicurezza ipotizzate sui tavoli negoziali, è quella che a Kiev pare più convincente. Il "simil" articolo 5 della Nato, con la promessa dell'intervento militare dei Volenterosi e forse pure dell'America in caso di aggressione, viene accolto con scetticismo: un retaggio del Memorandum di Budapest, firmato pure dagli Usa nel 1994, che in cambio della consegna a Mosca delle testate nucleari sovietiche prevedeva la tutela dell'Ucraina ma è rimasto lettera morta.
SOLDATI UCRAINI PARTONO PER IL FRONTE
Quanto ai boots on the ground, gli ucraini sono consapevoli che l'Europa faticherebbe a mettere in campo una task force di ventimila soldati, mentre i russi al fronte ne schierano oltre mezzo milione.
Insomma, per Kiev l'unico scenario solido è quello di costruire in proprio una difesa potente, all'interno dell'Ue e comunque finanziata dall'Ue perché destinata a proteggerne il confine orientale: una fortezza, che tenga lontana la minaccia del Cremlino. Questo bastione potrebbe venire integrato negli eventuali meccanismi internazionali di garanzia, come l'assistenza sullo schema dell'articolo 5 o le truppe dei Volenterosi posizionate dentro o in prossimità del Paese. Ma gli aculei d'acciaio del "Porcospino" sarebbero tutti sotto controllo ucraino.
Nella visione di Kiev, la capacità dimostrata dalle sue brigate e la dinamicità della sua industria bellica sono la premessa per trasformare il Paese in una nuova Sparta, spada e scudo dell'Occidente sulla frontiera più pericolosa. Il sostegno degli Stati Uniti, stando alle indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, verrebbe cementato con il solo argomento a cui Donald Trump è sensibile: gli affari.
Un contratto da cento miliardi – sempre pagato dall'Ue - per comprare negli States dozzine di caccia e di missili Patriot. Aerei e batterie terra-aria d'altronde sono le uniche armi che le fabbriche ucraine non sanno ancora costruire.
Nell'altro settore protagonista dei conflitti moderni – i droni – sono invece all'avanguardia e avrebbero proposto a Trump un investimento da cinquanta miliardi per produrre robot killer pilotati dall'intelligenza artificiale, destinati poi agli arsenali sia di Washington che di Kiev. [...]
Kiev vuole creare un'armata di automi combattenti che in terra, cielo e mare vigilino sui confini e costituiscano la prima barriera di difesa. Poi ci sarebbero le truppe scelte: brigate composte da veterani che diventeranno militari professionisti a tempo pieno. La maniera anche per "stabilizzare" i reduci della Azov e di altre formazioni di estrema destra: nelle trincee hanno conquistato fama e autonomia dalle gerarchie centrali, tanto da rappresentare un'incognita sul futuro del Paese.
ucraina missili patriot americani
Il terzo strato sarà affidato a una struttura simile alla Guardia Nazionale: pochi giovani di leva e tanti riservisti, che hanno già combattuto contro gli invasori, pronti a venire mobilitati in caso di necessità. I numeri? Nei mesi scorsi sono circolate alcune ipotesi sull'esercito del domani: 100-150 mila professionisti; almeno mezzo milione tra coscritti e riservisti.
Un capitolo riguarda gli strumenti di deterrenza: missili con raggio d'azione sufficiente a colpire le città russe. Mosca li reputa inaccettabili e finora gli alleati occidentali li hanno negati. Ma gli ucraini li stanno già per schierare: hanno appena diffuso le immagini del lancio del Flamingo, accreditato per voli di oltre duemila chilometri. [...]
vignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei
Già adesso le industrie ucraine, statali e private, forniscono tra il 50 e il 60 per cento delle dotazioni e si punta sulle loro vendite all'estero come volano per la ripresa dell'economia. Una scelta con poche alternative: gli impianti siderurgici sono stati mutilati dai bombardamenti, le miniere del Donbass potrebbero restare in mani russe e il raccolto dei cereali farà i conti con l'eredità degli ordigni.
[...] Il problema chiave sono i soldi: le spese sono a carico dell'Europa e si tratta di un investimento superiore a 150 miliardi. L'Unione ha risorse sufficienti? Zelensky chiede di usare i fondi sequestrati dalla Ue ai russi, oltre trecento miliardi, come risarcimento per i danni dall'invasione ma il quadro giuridico è controverso. [...]
cittadini ucraini si addestrano con armi di legno per le strade di kiev 5
foto di gruppo vertice alla casa bianca con zelensky e i leader europei foto lapresse
LA MAPPA DELL UCRAINA MOSTATA DA DONALD TRUMP A ZELENSKY ALLA CASA BIANCA
GLI ATTACCHI DELL UCRAINA IN TERRITORIO RUSSO
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