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COME MAI SALVINI DA SABATO NON PARLA PIÙ DELLA CRISI DI GOVERNO? VOCI DI UNA TELEFONATA CON DI MAIO: ''SE LASCIA L'ALLEANZA CON LA LEGA, NON SARÀ PIÙ LEADER DEL MOVIMENTO 5 STELLE''. IL CAPITONE CERCA DI CONVINCERE GIGGINO A RESUSCITARE IL GOVERNO GIÀ DATO MORTO DA CONTE, OFFRENDOGLI PALAZZO CHIGI. NON MALE, VISTO CHE IL PD CHIEDE LA SUA TESTA - IERI HA TWITTATO SOLO SU COCOMERI, SMALTO DELLA FIGLIA E MIHAILOVIC
Avete fatto caso al silenzio di Matteo Salvini oggi sulla crisi di governo? È un indizio.
— Lorenzo Castellani (@LorenzoCast89) 25 agosto 2019
SALVINI: «COSÌ LUIGI SI GIOCA LA LEADERSHIP» VOCI E VELENI SU UN POSSIBILE INCONTRO A DUE
Emilio Pucci per ''Il Messaggero''
«Se Di Maio vuole restare il leader dei 5 stelle deve tornare con noi, altrimenti per lui è finita». La Lega chiama ancora il capo politico del Movimento. Salvini ai suoi ha riferito anche di una telefonata nei giorni scorsi tra i due. Non solo sms. Un colloquio durante il quale in realtà il vicepremier pentastellato avrebbe ripetuto di non fidarsi più dell'ex alleato di governo. Ma i canali restano aperti. E le offerte si moltiplicano, tanto che ieri circolavano voci e veleni su un possibile incontro oggi tra Salvini e Di Maio.
Il leader leghista nel caso saltasse la trattativa tra M5s e Pd è pronto ad aprire pubblicamente al ministro dello Sviluppo a palazzo Chigi. Gli ex lumbard cercano di incunearsi sul tira e molla su Conte, hanno avvertito - anche tramite alcuni fedelissimi di Di Maio - che qualora Zingaretti dovesse cedere sul veto legato all'avvocato del popolo, sarebbe proprio il capo M5s ad essere sacrificato. Per questo motivo Salvini è disposto a ricominciare da zero, riconoscendo - riferisce un dirigente della Lega - che lo strappo è stato consumato in maniera sbagliata e sbrigativa, pur tenendo il punto sui no' dei Cinque stelle che hanno causato a suo dire la crisi.
L'AVVERTIMENTO
L'obiettivo del ministro dell'Interno è quello di recuperare il rapporto personale con il suo collega vicepremier. «Abbiamo dei sondaggi - osserva un altro big della Lega - secondo cui il Movimento 5 stelle se andasse con il Pd scenderebbe sotto Il 10%». Un avvertimento a Di Maio: «Se torni con la Lega per te è il male minore». Difficile e molto improbabile che si possa ritornare a un matrimonio bis, ma Salvini non si dà per sconfitto. E di fronte a quello che ritiene un balletto sui nomi tra Pd e M5s è pronto a farsi sentire con il capo dello Stato Mattarella.
La posizione non cambia: «O c'è un altro governo M5s-Lega o si ritorna al voto». La speranza è che il presidente della Repubblica possa aprire alle elezioni anticipate. Ma c'è anche la consapevolezza che ormai la partita tra Zingaretti e Di Maio sta andando avanti e che difficilmente salterà. Salvini oggi sarà di ritorno a Roma. Probabilmente incontrerà i fedelissimi per fare il punto. Per ora il responsabile del Viminale resta alla finestra. Tuttavia nel partito è scattato l'allarme sondaggi. La Lega avrebbe perso quasi il 5% dei consensi per le mosse agostane del proprio leader. Mosse che continuano a non convincere la base e anche la maggior parte dei parlamentari.
L'ostinazione nel cercare Di Maio non è compresa da Giorgetti e da tanti altri. Tuttavia al momento non c'è un piano B. L'ultimo appiglio per restare al governo per Salvini insomma resta Di Maio. «Se il Pd dovesse far saltare il banco - sottolinea un deputato - i parlamentari 5 stelle non avrebbero altra strada se non quella di tornare con la Lega. Potrebbero comunque ottenere il risultato di avere il capo politico a palazzo Chigi». Un'offerta che Di Maio non ha rigettato ma che potrebbe ormai essere tardiva.
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