giampaolo rossi giorgia meloni

COME SARÀ LA RAI MELONIANA? – IL GARANTE DELLA SVOLTA A DESTRA SARÀ GIAMPAOLO ROSSI, "INTELLETTUALE" CON UNA VECCHIA PASSIONE PER PUTIN E ORBAN, IN PROCINTO DI DIVENTARE DIRETTORE GENERALE (E IL PROSSIMO ANNO AD): I CARDINI DELLA RIVOLUZIONE SOVRANISTA SARANNO “NUOVA EGEMONIA” E “DE-PIDDIZZAZIONE” – LA PARTITA DEI TG: CHIOCCI AL TG1 E PREZIOSI (FORZA ITALIA) AL TG2, QUELLA DELLE FICTION E I PROGRAMMI: IN CIMA AI PENSIERI CI SONO “AGORÀ”, “LA VITA IN DIRETTA” E… “CHI L’HA VISTO”, CHE POTREBBE TRASLOCARE…

GIAMPAOLO ROSSI

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

[…] Ora, l’uomo che avrebbe dovuto rappresentare in Cda le ragioni sovraniste della futura premier sta per prendersi la sua rivincita. Giampaolo Rossi, ex consigliere ed esperto Rai, diventerà direttore generale. Entro questa settimana, forse già giovedì, il ministero dell’Economia consegnerà al Consiglio dei ministri i nomi dei nuovi vertici.

 

i post del blog di giampaolo rossi 10

Quando Roberto Sergio prenderà il posto di amministratore delegato fino a ieri occupato da Carlo Fuortes, Rossi verrà chiamato al suo fianco come Dg. Il tandem dovrebbe durare un anno. Una coabitazione che, stando ai piani di Meloni, dovrebbe terminare quando verrà rinnovato il Cda. A quel punto Rossi avrà i galloni dell’Ad.

 

Nel frattempo, però, il dirigente con la barba di Rasputin e le vecchie infatuazioni per gli autocrati come Putin e Orbàn, cercherà di non far passare l’anno a vuoto e comincerà a dare corpo al progetto della Rai meloniana immaginata in tutti questi anni di marginalità.

 

roberto sergio giampaolo rossi

Una tv pubblica che […] «dovrà garantire il racconto della nostra nazione nelle sue diverse forme di espressione» e «liberare la cultura da tutte le deformazioni e imposizioni». Nuova egemonia e de-piddizzazione sono i cardini della rivoluzione sovranista della Rai, con la regia di Rossi e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ex direttore del Tg2, giornalista capace di mescolare a modo suo Antonio Gramsci e Steve Bannon. Benedetto Croce e Donald Trump.

 

C’è uno schema di lavoro, […] di cui hanno a lungo parlato Rossi e Meloni. Prevede di riportare al passato la struttura Rai, resuscitando le direzioni di rete, al posto dei generi. È un’operazione complicata, che non vede tutti d’accordo ma che non dispiace al corpaccione di Viale Mazzini […].  I falchi di partito sono convinti che mantenere i generi faciliterebbe la conquista e la razzia, perché permetterebbe con poche poltrone di scardinare i fortini della sinistra […] e mettere le mani sulle conduzioni, trasversalmente alle reti.

sangiuliano meloni

 

[…] Meloni avrebbe invece intenzione di restituire a Viale Mazzini un impianto lottizzato alla vecchia maniera, con qualche modifica. […]

 

C’è un anno di tempo per la restaurazione. Intanto gli uomini di fiducia saranno piazzati ai posti di comando, pronti, quando sarà, a vestire nuovi ruoli alla testa delle reti. Il dg Rossi si occuperà di prodotto. L’urgenza è massima. Tra un mese è estate, e i palinsesti della prossima stagione sono fermi, i piani di produzione congelati.

 

meloni chiocci

Fuortes era la prima pedina da muovere. Ora tocca alle due caselle più importanti, da cui discendono tutte le altre scelte. Al Tg1 dovrebbe farcela il direttore dell’AdnKronos Gian Marco Chiocci, fortemente voluto da Meloni. A questo punto Nicola Rao, attuale direttore del Tg2, sostenuto da una fronda della destra interna Rai per il telegiornale della prima rete, finirebbe al genere Approfondimenti.

 

IL BUIO OLTRE LA RAI - VIGNETTA BY MACONDO

Al suo posto, al tg di Raidue andrà Antonio Preziosi, in quota Forza Italia, mentre al Tg3 dovrebbe restare Mario Orfeo, in rappresentanza di una parte delle opposizioni. Gli altri generi sarebbero così suddivisi: Marcello Ciannamea, per la Lega, al Prime Time e Angelo Mellone, scrittore e giornalista affiliato a FdI, promosso direttore al Day Time.

 

Resta da capire dove destinare Paolo Corsini, giornalista e altro dirigente caro ai patrioti della destra. Rai Fiction è una delle suggestioni delle ultime ore. È un avamposto cruciale per i progetti egemonici di Rossi e Sangiuliano, […] in cui secondo i sovranisti si plasma l’immaginario e si gioca sui caratteri nazionalpopolari.

 

ANTONIO PREZIOSI

[…] tre programmi sono continuamente nei pensieri dei vertici di Fratelli d’Italia. Agorà, su Raitre, che leghisti e meloniani hanno puntato dal giorno uno del governo; La vita in diretta, perché Alberto Matano è considerato alieno ai progetti conservatori di FdI e Lega; Chi l’ha visto?, il successo condotto da Federica Sciarelli, che si vorrebbe far traslocare da Raitre a Raiuno. Non sarebbe la prima volta che la cronaca nera diventa funzionale al potere.

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