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IL COMITATO ONU DÀ RAGIONE ALLA DIFESA DI JULIAN ASSANGE CHE CONSIDERA LA SITUAZIONE DELL'ATTIVISTA AUSTRALIANO, RECLUSO DA TRE ANNI NELL’AMBASCIATA DELL’ECUADOR A LONDRA, UN’“INGIUSTA DETENZIONE” - SI ALLONTANA L’IPOTESI CHE ASSANGE SI CONSEGNI ALLA POLIZIA BRITANNICA

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1 - ASSANGE: BBC, COMITATO ONU GLI DÀ RAGIONE

JULIAN ASSANGEJULIAN ASSANGE

(ANSA) - Il gruppo di lavoro Onu incaricato di dare un parere sulla condizione di Julian Assange, denunciata come "ingiusta detenzione" dalla difesa, ha deciso di riconoscere le ragioni del fondatore di Wikileaks. Lo riferisce la Bbc. Se confermata, questa decisione allontana la prospettiva che Assange lasci l'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dove è rifugiato da 3 anni, e si consegni alla polizia britannica. Era stato lo stesso Assange ad annunciare di essere pronto a farsi arrestare laddove il parere Onu gli fosse stato sfavorevole.

 

JULIAN ASSANGE JULIAN ASSANGE

L'attivista australiano aveva dichiarato che se avesse avuto la meglio nella discussione del suo caso da parte del gruppo di lavoro Onu si sarebbe aspettato "l'immediata restituzione" del passaporto e la fine di ulteriori tentativi di arrestarlo. Ma per la polizia di Londra, secondo la Bbc, la situazione non cambia. Assange verrebbe comunque arrestato qualora lasciasse la sede diplomatica: resta infatti in vigore il mandato di cattura nei suoi confronti.

 

ASSANGE PRIMA E DOPO LA DETENZIONE ASSANGE PRIMA E DOPO LA DETENZIONE

In base al conteggio del sito 'justice4assange.com', che conduce una campagna in favore del fondatore di Wikileaks, sino ad ora ha trascorso rinchiuso nell'ambasciata 1.885 giorni. Assange si era rifugiato lì nel giugno 2012 dopo la richiesta di arresto della procura svedese per le denunce di abusi sessuali da parte di due donne. Di recente è stato raggiunto un accordo tra Svezia ed Ecuador per permettere ai giudici di Stoccolma di interrogarlo.

 

2 - ASSANGE: "ACCETTO L'ARRESTO SE PERDO LA CAUSA ALL'ONU"

Da www.ansa.it

 

SOSTENITORI DI JULIAN ASSANGESOSTENITORI DI JULIAN ASSANGE

"Accettero' di essere arrestato domani dalle autorita' britanniche se l'Onu si esprimerà contro di me". Lo sostiene Julian Assange, si legge sull'account Twitter di Wikileaks. Assange sarebbe in tal caso pronto a lasciare la sede dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra a mezzogiorno di domani, si legge ancora. 'Se l'Onu dovesse annunciare che ho perso il mio caso contro Gran Bretagna e Svezia, usciro' dall'ambasciata a mezzogiorno di venerdi' per accettare l'arresto da parte della Polizia britannica in quanto non ci sarebbe piu' una prospettiva di appello.

JULIAN ASSANGE E AMAL ALAMUDDINJULIAN ASSANGE E AMAL ALAMUDDIN

 

Se tuttavia dovessi avere la meglio, mi aspetto l'immediata restituzione del mio passaporto e la fine di ulteriori tentativi di arrestarmi", si legge nella dichiarazione di Assange. La decisione cui il fondatore di Wikileaks fa riferimento riguarda un gruppo di lavoro dell'Onu sulle detenzioni arbitrarie che deve stabilire se i tre anni passati nella ambasciata dell'Ecuador a Londra possano essere considerati alla stregua di una detenzione illegale.

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