CONAN IL REPUBBLICANO - L’AMERICAN DREAM DI UN CULTURISTA AUSTRIACO: MUSCOLI, HOLLYWOOD E POLITICA - “TIMIDA” AUTOBIOGRAFIA DI SCHWARZENEGGER: PADRE POLIZIOTTO EX NAZISTA, MADRE CHE LO PORTÒ DAL MEDICO PER PAURA CHE FOSSE OMOSESSUALE - IL SUCCESSO GRAZIE A DINO DE LAURENTIIS E A GEORGE W. BUSH - GLISSA SULLE CORNA ALLA MOGLIE...

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Antonio Monda per "la Repubblica"

A poche settimane dal 65mo compleanno, Arnold Schwarzenegger ha pubblicato una lunghissima autobiografia intitolata come uno dei suoi film più celebri, Total Recall, nella quale racconta un'esistenza segnata da successi clamorosi ed eventi controversi e scandalosi. Il libro, scritto insieme a Peter Petre, è stato accolto con un misto di curiosità ed ironia, e rivela un uomo ostinato e ambizioso, che ha compreso sin da giovane la necessità di reinventarsi continuamente.

Quando cominciò ad affacciarsi ad Hollywood, non c'era nessuno che avrebbe scommesso sul futuro di attore di questo culturista austriaco senza alcun talento, né alcuno ne avrebbe mai predetto un'importante carriera politica, ma Schwarzenegger dimostra di aver trovato in America il luogo nel quale cogliere i frutti di una determinazione superiore al proprio talento.

Sono molti i dettagli illuminanti sul suo incredibile itinerario artistico ed esistenziale, a cominciare dalla poverissima infanzia in Austria, dove il padre, poliziotto con un passato nel partito nazista, lo costringeva a fare le flessioni prima di aver diritto di consumare la colazione. Non meno angosciante il rapporto con il fratello Meinhardt, prediletto dal padre, che morì giovanissimo in un incidente d'auto.

Arnold non andò al suo funerale, come non andò a quello del genitore, e accolse con sollievo l'esito negativo di una ricerca commissionata al centro Wiesenthal per sapere se fosse stato coinvolto in crimini nazisti. Sin da giovanissimo manifestò le prerogative del carattere che gli assicurarono i principali successi: un'assoluta consapevolezza della propria forza e dei propri limiti, ed un'autoironia che interviene nel momento in cui la consapevolezza diventa arroganza.

A tutto ciò si aggiunge un elemento macho estremamente esibito: i racconti dell'esperienza militare in Austria, caratterizzati da prove di virilità e coraggio, sono raggelanti, e non è meno significativo l'episodio in cui la madre, preoccupata per i poster di culturisti affissi in camera lo fece visitare per esser sicura che non fosse omosessuale. «Non so se mia madre pensasse che fossi gay» racconta Schwarzenegger «o se pensasse soltanto che ci fosse qualcosa di strano. Chiese al dottore: "Può aiutarmi? Non so se ci sia qualcosa di sbagliato in mio figlio visto che ha le pareti piene di uomini nudi».

Schwarzenegger dedica ben 200 pagine alla carriera di body builder, molte più di quelle relative a quella di attore e politico, ma dopo aver sottolineato di aver vinto sette volte il titolo di Mr. Olympia, spiega perché l'America continua ad essere la terra delle opportunità. Dopo piccole partecipazioni a film diversissimi, tra i quali Il lungo addio di Altman, la sua vita cambiò grazie a Dino De Laurentiis, che lo scritturò come protagonista per Conan il barbaro.

Divenne una delle più richieste star di Hollywood e riuscì ad ottenere un incontro anche con Giovanni Paolo II, con il quale racconta di aver parlato di esercizi fisici e di essersi complimentato per aver scoperto che anche il Papa si svegliava alle cinque del mattino.

Illuminanti i passaggi dedicati agli ideali politici, a cominciare dal racconto con cui spiega che diventò repubblicano assistendo alla sfida televisiva Humphrey-Nixon: «Il primo mi sembrava un socialista, realtà dalla quale ero fuggito, il secondo parlava di libera impresa e di abbassare le tasse». Riuscì ad entrare da repubblicano nel cuore del mondo liberal, sposando Maria Shriver, membro della famiglia Kennedy.

Sin dal giorno delle nozze, ha mostrato di non provare alcuna soggezione nei confronti del clan più famoso d'America, e nonostante la fine dolorosa del matrimonio, e le ripetute accuse di molestie sessuali da parte di molte donne, il libro è un continuo osanna alla moglie, ai quattro figli e ai Kennedy.

Riuscì a diventare governatore grazie alla solita ostinazione, al senso dello spettacolo e alla pochezza dei democratici, entrò nel circolo di Bush (il quale lo soprannominò "Conan il repubblicano"), che contribuì a far rieleggere nel 2004 con un discorso alla convention in cui ripeté, con accento teutonico, "four more years".

Nel libro racconta di aver partecipato anche ad alcune riunioni ristrette sulla guerra in Iraq, ma il racconto dell'esperienza di governatore sembra un comunicato stampa nel quale si elencano i risultati raggiunti, specie nel campo dell'energia. Ed è a dir poco inquietante il modo in cui glissa sulla relazione con la governante della sua villa hollywoodiana che lo ha visto diventare padre di un bambino, oggi adolescente.

 

arnold SchwarzeneggerARNOLD SCHWARZENEGGER E MARIA SHRIVERARNOLD SCHWARZENEGGER MARIA SHRIVERDino De Laurentiis