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CONTANTI SALUTI ALLA MELONI – ANCHE CONFINDUSTRIA CRITICA IL GOVERNO SULL’AUMENTO DEL TETTO AL CONTANTE E SUI PAGAMENTI ELETTRONICI. CARLO BONOMI, DAVANTI ALLE COMMISSIONI BILANCIO: “SONO MISURE CHE NON APPORTANO NEANCHE UN PUNTO DI PIL E CONTRADDICONO GLI IMPEGNI CON L’UE” – IL NUMERO UNO DEGLI INDUSTRIALI CONSIDERA “RISIBILE” L'INTERVENTO SUL CUNEO FISCALE E BOCCIA LA FLAX TAX SALVINIANA…

Estratto dell'articolo da www.ilfattoquotidiano.it

 

CARLO BONOMI

Pure Confindustria critica il governo di Giorgia Meloni sull’aumento del tetto al contante a cinquemila euro e sui pagamenti elettronici. “Non l’abbiamo mai chiesto, riteniamo che non apportino neanche un punto di Pil potenziale, neanche qualche decimale. Sono scelte politiche“, dice Carlo Bonomi, presidente degli industriali, davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, che oggi hanno cominciato le audizioni sulle manovra.

 

Oltre all’aumento del limite al denaro cash, infatti, nella prima legge di bilancio del nuovo esecutivo di centrodestra viene rimosso l’obbligo per i commercianti di accettare il bancomat per i pagamenti inferiori ai 60 euro. “Non comprendiamo la ragione per cui si sia optato per un sostanziale dietrofront rispetto al Pnrr in tema di pagamenti elettronici, contraddicendo un impegno preso con la Commissione europea che rientrava tra quelli funzionali alla seconda rata dei finanziamenti del Piano”, ha detto Bonomi nella sua audizione.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

“Confidiamo, dunque, che si tratti di una mera svista, che, di fatto, rischia di rallentare il processo di digitalizzazione del Paese e ostacolare la lotta all’evasione”, ha proseguito il presidente di Confindustria. […]

 

A proposito delle misure per la cosiddetta tassa piatta, il numero uno degli industriali ha detto che “costituiscono in realtà un’estensione di regimi forfetari esistenti, che minano il principio di progressività delle imposte e, soprattutto, creano sperequazioni tra lavoro autonomo e subordinato”. Misure “distorsive”, rileva Confindustria che “rischiano di minare alla base il lavoro dipendente, col rischio concreto di spostamento sul lavoro autonomo e con inevitabili effetti sulla sostenibilità del sistema previdenziale”. […]

 

IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA CARLO BONOMI

Secondo Bonomi, in definitiva, “quello che a nostro avviso manca in questa legge di bilancio è la visione su quanto sta succedendo. Tutti siamo convinti che l’anno prossimo ci sarà un rallentamento. Servono interventi anticiclici, interventi forti per sostenere la crescita, i redditi bassi e i consumi, interventi destinati a creare punti di pil nel Paese“. Non come le misure su contanti e Pos, ha ripetuto il presidente di Confindustria, che “non sono anticiclici: non l’abbiamo mai chiesto, riteniamo che non apportino neanche un punto di Pil potenziale, neanche qualche decimale. Sono scelte politiche”.

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