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Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
Pazza idea, ma a pensarci bene neanche troppo: creare un nuovo gruppo europeo, con Sahra Wagenknecht — uscita dalla Linke, la sinistra radicale tedesca, per fondare un partito a suo nome — e i 5 Stelle azionisti principali. […] Le parole di Giuseppe Conte lunedì sera a Quarta Repubblica su Rete 4 non sono passate inosservate: «Andremo nell'area progressista, non con i socialisti. Ci sarà una sorpresa». La sorpresa potrebbe quindi essere questa e negli ambienti del Parlamento europeo in diversi confermano l'ipotesi.
Dopo gli esordi con la destra euroscettica di Nigel Farage il M5S è senza casa europea dal 2019. Nella legislatura ormai terminata le lunghe trattative prima con il gruppo socialista e poi con i verdi non sono mai andate in porto. Per il futuro ci sarebbe The Left-Gue, la sinistra rossoverde, ma anche lì le acque sono agitate per le fratture interne tra le forze comuniste e gli altri; questo nel mentre il ciclone Wagenknecht, che in Germania veleggia attorno al 7 per cento, con punte del 16 nell'Est, sta soppiantando la Linke.
"Vuoi la pace o vuoi la guerra?", recita uno slogan elettorale della carismatica politica tedesca, moglie di Oskar Lafontaine, storico esponente della sinistra tedesca. […] la nascita del Bsw (Bündnis Sahra Wagenknecht — Vernunft und Gerechtigkeit, cioè Alleanza Sahra Wagenknecht — Ragione e Giustizia) è figlia di un posizionamento politico e di una retorica che in Italia verrebbe definito "rossobruna", cioè sì attenta alla protezione sociale e critica verso il modello economico neoliberale, ma anche insofferente verso l'immigrazione "senza regole" e quel che viene considerato un eccessivo interesse della sinistra per le "questioni gender".
La leader si definisce […] una «conservatrice di sinistra», una categoria abbastanza confusa ma di questi tempi potenzialmente pigliatutto. Per Wagenknecht le porte dei socialisti e dei verdi in Europa sono sicuramente precluse, in primis perché considerata filo-Putin. […] le affinità con il M5S non mancano. Entrambe le forze poi si pongono l'obiettivo di rubare consensi popolari alla destra […]
Una bella fetta di voti Wagenknecht la toglierà infatti all'Afd, l'estrema destra in ascesa. Il M5S oggi propone un'agenda genericamente progressista, ma con un approccio volutamente post-ideologico. Dopodiché per creare un nuovo raggruppamento a Bruxelles servirebbe un minimo di 25 parlamentari, eletti in almeno sette paesi. Con un ipotetico 15 per cento l'8 e il 9 giugno, il M5S potrebbe eleggere 15-16 deputati europei; il Bsw altri 6-7.
Chi potrebbero essere gli altri? Indiziato speciale è lo Smer, i socialdemocratici slovacchi di Robert Fico, anch'essi con un'agenda euroscettica e dialogante con i russi, perciò sospesi dal gruppo socialista; pure nel Partito Comunista di Boemia e Moravia, oggi in The Left, esistono sensibilità "conservatrici". Insomma, nel prossimo parlamento europeo potrebbero avvenire rimescolamenti imprevedibili e sorprendenti, grazie per l'appunto alla necessità congiunta di Wagenknecht e M5S di trovare un'affiliazione, necessaria per ottenere maggiori fondi e tutele regolamentari, quindi per incidere di più. […]
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