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Grazia Longo per “la Stampa”
A casa del Movimento Cinque stelle volano gli stracci. L'esclusione dalla corsa elettorale di due nomi di peso come Alessandro Di Battista e Virginia Raggi ha scatenato la loro ira a suon di battute al vetriolo e rivendicazioni. Al «j' accuse» lanciato martedì dall'ex deputato romano («politicamente oggi non mi fido di Beppe Grillo»), ieri ha replicato Giuseppe Conte.
Mentre l'ex sindaca della capitale lancia il sospetto che le parlamentarie non si svolgano con garanzia di totale trasparenza, e si guadagna la risposta tagliente del leader del partito: «Vorrei rassicurarla pubblicamente - dice in serata ospite a La7 - faremo le liste non come al comune di Roma, dove lei si è autocandidata senza sentire i vertici del Movimento».
«Con Di Battista su alcune opinioni politiche non siamo d'accordo- la risposta di Conte dedicata invece all'ex parlamentare - Ad esempio ho sempre detto che non discuteremo la nostra posizione euro-atlantica». Ospite di 24 Mattina Estate, su Radio 24, ha aggiunto: «Oggi il M5S è un movimento strutturato, dove c'è una linea politica che bisogna condividere, se non la si condivide nascono delle difficoltà, Di Battista ha delle opinioni diverse. Ma l'importante in questi contesti è la postura politica, io non prendo ordini da Washington».
Ma Conte si trova a dover sbrogliare anche la matassa del nodo Raggi. «Servono regole, chiare e da subito, per le parlamentarie» ha postato lei ieri su Facebook in vista delle elezioni del 25 settembre. «In questi giorni in tanti scrivono a me in qualità di membro del Comitato di Garanzia del M5S chiedendomi chiarimenti sulle modalità in cui saranno svolte le parlamentarie. Ho sottoposto da una decina di giorni la questione agli altri membri del Comitato, al presidente Giuseppe Conte e al Garante Beppe Grillo.
In qualità di membro del comitato di garanzia, la più votata, credo che vada data una risposta immediata». Poi incalza: «Secondo i nostri principi interni di funzionamento che garantiscono la più ampia partecipazione degli iscritti al voto per la scelta sul posizionamento dei candidati nella lista elettorale, dovremmo procedere velocemente ad approvare un regolamento sulle cosiddette "parlamentarie". Anche il presidente Conte si è espresso dicendo che si svolgeranno il 16 agosto».
Parole che suonano come una critica a chi dovrebbe accelerare i tempi: «L'indicazione di una modalità di composizione delle liste totalmente avulsa da un procedimento partecipato e trasparente sulla creazione delle stesse contrasta nettamente, oltre che con quegli articoli, con questi principi e con questi valori». E conclude: «Oggi siamo ancora in tempo per farlo, ma è di tutta evidenza che più ci avviciniamo alla data del 16 più il lavoro dovrà essere svolto in velocità. I nostri iscritti confidano in noi per la garanzia dei principi e dei valori in cui si riconoscono. Questi principi e questi valori in questo momento devono essere tutelati».
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