DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Marco Antonellis per Dagospia
PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN
Mentre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte proprio in queste ore si accinge a chiedere il voto di fiducia alle Camere, Beppe Grillo e Giggino Di Maio sono nuovamente ai ferri corti: sulla questione dei sottosegretari in quota 5Stelle Grillo vorrebbe che venissero scelte personalità competenti anche al di fuori del Movimento mentre Giggino intende pescare solamente tra i parlamentari per rafforzare nei gruppi la sua traballante leadership.
Ma è da oltralpe che in questo momento vengono le maggiori preoccupazioni per il bis Premier Conte: da lì verrebbero (oltre agli stati del nord Europa) le maggiori perplessità sulla nomina di Paolo Gentiloni agli Affari economici, posizione già trattata riservatamente dai vertici istituzionali e politici del Belpaese contestualmente alla nascita del nuovo governo giallorosso sia con la Merkel che con Ursula von der Leyen (ma non con la Francia). Insomma, per Gentiloni agli Affari economici ci sarebbe il si della Germania ma non ancora quello della Francia, l'altro paese forte dell'Europa.
paolo gentiloni dario franceschini
Per questo, spiegano ambienti vicinissimi al dossier, nelle ultime ore è dovuto scendere in campo in prima persona anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, conscio che la tanto agognata nomina potrebbe sfuggire al belpaese: "L'Italia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano” ha detto a Cernobbio con un messaggio letto, non a caso, da Enrico Letta, personalità molto stimata negli ambienti francesi che contano, nella speranza che l'"appello" del Capo dello Stato venga ascoltato oltralpe.
Perché il rapporto con l'Europa sara' uno dei punti centrali della della nuova stagione governativa. Fondamentale per evitare una legge di bilancio lacrime e sangue, scongiurare l'aumento dell'Iva, tagliare le tasse ai lavoratori e fare il salario minimo tanto caro ai 5Stelle. "Tutte cose che puoi garantire solo dagli Affari economici" spiega chi sta seguendo le trattative.
LUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTE - PRIMO CDM DEL CONTE BIS
La speranza ora è che la Merkel riesca a convincere i francesi: d'altra parte a lei e alla sua "pupilla" Von der Leyen spetterà l'ultima parola sulle nomine e secondo chi sta seguendo il delicato dossier Bruxelles non potrà esimersi dal "ricompensare" il belpaese per la scelta europeista fatta con il varo della nuova maggioranza e la defenestrazione di Matteo Salvini dalla stanza dei bottoni.
Insomma, l'Italia ora si aspetta che le promesse vengono mantenute e che gli accordi presi contestualmente alla nascita del nuovo governo onorati (per raggiungere l'obiettivo è ritenuto utile anche il "disgelo" avvenuto proprio in queste ultime ore tra i 5Stelle e il governo francese dopo le tensioni dei mesi scorsi dovuti ai gilet gialli).
Perché se gli accordi stretti nelle scorse settimane con la signora Merkel e la Von der Leyen (e che hanno convinto un ex Presidente del Consiglio come Gentiloni a scendere in campo) venissero disattesi, il nuovo governo di Roma partirebbe azzoppato. E Salvini potrebbe subito subito ricominciare con il suo argomento preferito: quello della "serva Italia" schiava di Bruxelles.
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