conte ricci schlein decaro

“RICCI? VEDREMO COME ANDRÀ IL CONFRONTO COL PM, SE SI AVVARRÀ DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE. A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE” - GIUSEPPE CONTE, IN VERSIONE GIUDICE IN TERRA DEL BENE E DEL MALE, TIENE CON IL FIATO SOSPESO SCHLEIN SULLE MARCHE: “L’ONESTÀ RESTA PER NOI IL PRIMO REQUISITO. NON C'È NESSUNA ARROGANZA, MA C'È UN CANDIDATO CON UN AVVISO DI GARANZIA E NOI DOBBIAMO VALUTARE BENE COSA FARE” – “L’EFFETTO DOMINO SULLA CANDIDATURA DI FICO IN CAMPANIA? CORBELLERIE. MAI ACCETTATO E MAI ACCETTERÒ UN DO UT DES. DE LUCA? NON FATTO NESSUN PATTO CON LUI" - L'APERTURA SU DECARO, LE BORDATE SU SALA E IL POSSIBILE VOTO ANTICIPATO: "DOBBIAMO FARCI TROVARE PRONTI"

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Alessandro De Angelis per la Stampa - Estratti

 

giuseppe conte

 «Altro che mediazione, sui dazi è una Caporetto», ci dice Giuseppe Conte durante la sua intervista a PiazzAsiago. E, aggiunge: «Bisogna iniziare a dire la verità sulle cifre: i dazi sono al 15 per cento. A questo va sommata la svalutazione che ha avuto il dollaro in questi mesi, che determina un ulteriore aumento dei prezzi del 13-14 per cento. Quindi parliamo di dazi reali al 30 per cento. Loro zero, noi trenta».

 

Che impatto avrà secondo lei sull'economia italiana?

«Disastroso (...) chi ha detto, come Giorgia Meloni, che voleva fare il ponte ha fatto la testa di ponte contro gli interessi dell'Italia, alla faccia del sovranismo».

 

(...)

Quanto questa vicenda cambia il clima politico rispetto a Giorgia Meloni?

«Molto, perché rompe il racconto di una relazione speciale con Trump che sia vantaggiosa per l'Italia. E perché, aggravando la situazione economico-sociale, rompe anche il racconto farlocco sul governo dei record. E, per la prima volta, fa emergere contraddizioni nel suo blocco-sociale».

 

(...)

 

Pensa che, a fronte di questo scenario, la premier potrebbe avere la tentazione di andare al voto anticipato?

schlein matteo ricci

«Potrebbe e dobbiamo farci trovare pronti, perché nonostante una certa informazione compiacente, la realtà sta venendo a galla. E la gente la soffre sulla sua pelle, se è vero che una famiglia su due quest'anno non riesce ad andare in vacanza, solo per dirne una».

 

(...)

Diceva: dobbiamo essere pronti. Ma avete difficoltà sulle regionali. Lei ha affermato: «Non siamo più quelli che se la prendevano col "partito di Bibbiano"». Ma ha sciolto il nodo su Matteo Ricci?

«Da tempo non c'è automatismo tra avviso di garanzia e richiesta di un passo indietro, ma l'onestà resta per noi il primo requisito. Non c'è nessuna arroganza da parte nostra, ma c'è un candidato con un avviso di garanzia e noi dobbiamo valutare bene cosa fare».

 

Scrive Marco Travaglio: «Ricci, per costruirsi un consenso personale, spende denaro pubblico in opere effimere, affidate a due società ad hoc costruite da un amico factotum, senza gare». La pensa diversamente?

«Vedremo come andrà il confronto col pm, se si avvarrà o meno della facoltà di non rispondere e valuteremo coi nostri gruppi senza spirito sanguinario ma con grande senso di responsabilità».

 

giuseppe conte e roberto fico

E se non risponde?

«A buon intenditor poche parole».

 

Dica la verità: teme, se non lo sostiene, un effetto domino sulla candidatura di Fico in Campania?

«Corbellerie. Mai accettato e mai accetterò un do ut des su un territorio rispetto ad un altro».

 

Lei parla di questione morale, però ha fatto un patto con VincenzoDe Luca.

«Nessun patto. Ci siamo visti due volte e ho detto: se lei avesse avuto il terzo mandato noi non l'avremmo sostenuto.

 

Ora noi stiamo costruendo un programma di rinnovamento.

ELLY SCHLEIN E VINCENZO DE LUCA

Significa che da parte nostra non c'è esigenza di radere al suolo tutto, distruggendo anche i progetti buoni che sono stati fatti. Al contempo c'è quella di costruire liste all'insegna della trasparenza e dell'onestà. È il criterio con cui ci approcciamo alle alleanze in tutte le regioni, compresa la Puglia dove Antonio Decaro ha le carte in regola a patto di operare un profondo rinnovamento».

 

Insomma, la questione morale la vede solo in Lombardia?

«Giuseppe Sala è garante di un intreccio di grandi interessi immobiliari e di un modello di città fondato sulla speculazione edilizia e piegato ai poteri forti che ghettizza il ceto medio e fasce fragili della popolazione. Anche per questo abbiamo chiesto le sue dimissioni».

beppe salaDECARO EMILIANOgiuseppe conte e roberto ficogiuseppe conte pro pal - meme