LA BADANTE E LA BOCCETTA - LE CONVERSAZIONI TRA BERLUSCONI E AMEDEO LABOCCETTA, UOMO DAI MILLE MISTERI, SISTEMATO AL CONSORZIO “GORI” IN CAMPANIA DA MARIA ROSARIA ROSSI - QUANDO MARCO MILANESE VOLEVA A TUTTI I COSTI PARLARE CON L’EX CAV…

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Fabrizio d’Esposito per il “Fatto Quotidiano”

 

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Palazzo Grazioli crocevia di indagati, arrestati o arrestandi. Il Condannato era ai servizi sociali, senza passaporto e con limitazioni della sua libertà personale, quando alla fine dell’aprile 2014 l’ex deputato azzurro Marco Milanese, già consigliere politico di Giulio Tremonti all’Economia e sotto inchiesta per alcuni grossi scandali, chiede con insistenza di incontrare Silvio Berlusconi.

 

Il “mediatore” è Amedeo Laboccetta, altro ex parlamentare del Pdl e sistemato alla Gori in Campania, che si occupa di acque, grazie al suo rapporto con Mariarosaria Rossi, tuttofare berlusconiana. Milanese a B. vuole consegnare un “p r o m e mo r i a ” che l’amico “Amedeo” d e fi n i s c e “interessantissimo”.

MARCO MILANESE DORME SOGNI TRANQUILLI MARCO MILANESE DORME SOGNI TRANQUILLI

 

Ma B. accetta di incontrare solo la compagna di Milanese, Manuela Bravi, ex portavoce di Tremonti, e poi non ci sarà più il tempo per un colloquio tra i due. Il 4 luglio, l’ex consigliere dell’Economia viene infatti arrestato per corruzione n el l ’inchiesta sul Mose: una mazzetta di 500mila euro dal Consorzio Venezia Nuova.

 

MARCO MILANESEMARCO MILANESE

“Vediamoci ma facciamo attenzione” Le telefonate tra Laboccetta e Berlusconi sono tra gli atti dell’indagine napoletana sulla Cpl Concordia e sono nel capitolo seguente a quello de ll ’intercettazione tra il premier Renzi e il generale della Finanza Adinolfi. Laboccetta - che con Milanese condivide interessi giudiziari oltre che politici (il filone del banchiere Ponzellini che coinvolge l’Atlantis di Corallo, colosso delle slot machine) - è sotto controllo per le sue relazioni con Francesco Simone, ex craxiano riciclatosi come lobbista della Concordia.

 

il premier silvio berlusconi e ministro giulio tremonti il premier silvio berlusconi e ministro giulio tremonti

Di qui le telefonate allegate con B. su Milanese e non solo. Le conversazioni integrali sono due, entrambe del 30 aprile 2014. Nella prima, intorno alle cinque del pomeriggio, Laboccetta concorda l’appuntamento. “Laboccetta: e poi se vuoi possiamo anche rivedere un attimo velocemente anche Checchino ma facendo attenzione... Berlusconi: e allora mh... possiamo non so, vederci eh... vederci questa sera alle... alle venti? L: alle venti? B: mh? L: va bene allora faccio venire la coppia praticamente. B: sì. Vedi se non pensi sia meglio far venire invece prima lei da sola. L: allora... faccio venire lei da sola... forse è meglio. B: è meglio così dai!”.

 

Amedeo LaboccettaAmedeo Laboccetta

“Un promemoria analitico e puntuale” Successivamente, Laboccetta comunica alla segreteria di B. il nome della donna che lo accompagnerà alle venti e poi c’è la seconda telefonata a mezzanotte. “Berlusconi: eccomi Amedeo.

 

Laboccetta: Presidente, sono andato a cena con il marito e la signora (Bravi e Milanese, ndr).

B: sì.

L: ed è stata una cena molto, molto interessante, io martedì avrò un promemoria analitico, preciso e puntuale che è veramente interessantissimo.

B: fantastico.

L: ma...

B: senti... dove sei adesso?

L: sono all’Hotel Bernini a Piazza Barberini.

B: ho capito.

L: se hai bisogno di me ti raggiungo, dimmi tu, non ho problemi.

 

AMEDEO LABOCCETTA AMEDEO LABOCCETTA

B: io sono qui a lavorare, se tu hai voglia di fare una chiacchierata.

L: va bene, allora...

B: ti offro un whisky.

L: allora mi dai un quindici minuti.

B: quando vuoi, se non ti dà fastidio.

L: no figurati... stavo scrivendo ...

B: ti aspetto.

L: stavo scrivendo, stavo lavorando.

B: ti aspetto, ciao, grazie, grazie

L: ciao.

B: ciao.”

 

MARIA ROSARIA ROSSI MARIA ROSARIA ROSSI

Dal bunga bunga al whisky con Laboccetta a mezzanotte. Perché tutta questa urgenza? Il consigliere in manette entra anche lui A metà maggio, Milanese si sente preso in giro da Laboccetta, che gli nasconde di essere stato a Palazzo Grazioli con Dario Cigliano, consigliere comunale di Napoli arrestato nel 2011.

 

Ed è in questi giorni che B. racconta a Laboccetta “che questi giudici anche su ordine del capo dello Stato (Napolitano, ndr) aspettano soltanto” un suo passo falso “per avere la scusa e arrestarlo”. Siamo in pieno patto del Nazareno e quattro mesi prima, Renzi ad Adinolfi dice che “il numero uno (sempre Napolitano, ndr) odia Berlusconi”