DAVVERO “I AM GIORGIA” SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENA A MAR-A-LAGO, QUALCHE SMORFIA…
1 - CORNUTO E MAZZIATO? GIAMPI TARANTINI SCOPRE DALLE CARTE CHE LA MOGLIE LO TRADIVA CON LAVITOLA
Carlo Tarallo per Dagospia
Per Giampi Tarantini ieri è stata veramente una giornataccia. Non solo le manette, ma anche un rospo velenosissimo, tutto privato, da digerire. Proprio leggendo gli atti dell'inchiesta della Procura di Why Not City che lo ha spedito a al Grand Hotel Poggioreale, infatti, Tarantini avrebbe scoperto che il suo "socio" nel presunto tentativo di estorsione ai danni di Berlusconi, Valter Lavitola, avrebbe, secondo la ricostruzione degli inquirenti, una relazione con sua moglie, Angela Devenuto, finita anche lei in manette e detenuta a Pozzuoli.
"Nicla" Devenuto viene infatti esplicitamente indicata negli atti come "amante di Lavitola". E Giampi, a quanto pare, non ne sapeva nulla. Fino a ieri, naturalmente...
Intanto, in Procura è "caccia alla talpa". La fuga di notizie che ha portato, la scorsa settimana, alla pubblicazione della notizia dell'inchiesta prima sul settimanale "Panorama" e poi, di rimbalzo, su tutti i media italiani, ha azzoppato l'inchiesta.
Lo ha scritto chiaramente il Procuratore aggiunto Francesco Greco, nella nota diffusa ieri mattina: "Le indagini sono state fortemente compromesse dalla criminosa sottrazione di numerosi e rilevanti contenuti della richiesta di misura cautelare ad opera di ignoti a cui ha fatto seguito nei giorni scorsi la pubblicazione degli stessi su alcuni giornali nazionali".
La fuga di notizie potrebbe avere avuto diverse conseguenze, al di là della vicenda di Valter Lavitola, destinatario di un'ordinanza cautelare non eseguita poiché il direttore dell'Avanti! si trova all'estero. "La fuga di notizie - ha spiegato il procuratore capo Giovandomenico Lepore - è potenzialmente connessa al mancato arresto di Valter Lavitola: stiamo appurando questo. Pubblicare una notizia del genere è come avvisare l'indagato del suo arresto. Vogliamo andare fino in fondo perché è un fatto gravissimo e non è la prima volta".
E il mancato arresto di Lavitola non è certamente un dettaglio da poco: sarebbe lui, infatti, il protagonista principale della presunta estorsione ai danni di Berlusconi. L'ipotesi della Procura, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per favoreggiamento, è che gli accusati possano avere avuto il tempo di orchestrare una linea difensiva credibile prima di essere arrestati. Non solo: la fuga di notizie non sarebbe consistita nella classica "spifferata".
Saremmo invece di fronte a un vero e proprio furto degli atti dell'inchiesta, o almeno di una parte della documentazione al vaglio del Gip, finiti poi in pasto all'opinione pubblica e, soprattutto, agli indagati. Chi ha sottratto 'e ccarte dai cassetti della Procura? Ah saperlo...
2 - NEL MIRINO DEI MAGISTRATI ANCHE LE CONSULENZE PER IL GRUPPO FINMECCANICA
Dal "Corriere della Sera"
Un filone di indagine riguarda le consulenze ottenute da Valter Lavitola con aziende di Finmeccanica. In particolare gli accertamenti si concentrano sui pagamenti effettuati su conti esteri. In una telefonata con Paolo Pozzessere, dirigente della holding, lo relaziona sull'attività svolta in Sudamerica per conto di Telespazio e Agusta.
Annotano gli investigatori: «Dice che deve sapere se il pagamento può essere fatto sul conto dell'agente in Bulgaria o no. Paolo dice che domani sarà a Cascina Costa dall'amministratore delegato e dal direttore commerciale di Agusta e risolverà sia l'aspetto lavori che quello commissioni. Valter gli dice che per quanto riguarda le commissioni, vorrebbe che Paolo facesse una verifica; ma Paolo lo interrompe dicendo che secondo lui il conto in Bulgaria non va bene, in quanto, come può leggere su quanto scritto da Elena, dopo i casini che hanno avuto in Finmeccanica, hanno dato disposizioni che i consulenti possono essere pagati o sul luogo dove lavorano, in questo caso Panama, o dove c'è la sede legale».
Nell'ordinanza, riferendosi ai versamenti effettuati da Berlusconi, il giudice sottolinea come «le forme prescelte per far pervenire soldi al gruppo Lavitola/Tarantini - occulti ed in contanti in aperta violazione della normativa antiriciclaggio - appaiono ispirate alla volontà di mantenere riservati quei versamenti perché privi di una causale lecita»
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