roberto cerreto

UN CORVO IN PARLAMENTO - C’È UN DIRIGENTE DELLA CAMERA CHE LASCIA UN PLICO ANONIMO SUI BANCHI DEL COPASIR DESTINATO A GIOVANNI DONZELLI – NEL PLICO CI SONO CALUNNIE E RIFERIMENTI SESSUALI, NONCHÉ ACCUSE SULLA GESTIONE DEL COPASIR, COMMISSIONE PER LA SICUREZZA DELLO STATO I CUI ATTI ED UDIENZE SONO SECRETATI, SU ALTI DIRIGENTI DI MONTECITORIO, IN CORSA PER DIVENTARE VICESEGRETARI DELLA CAMERA - MA IL “CORVO” FA UN ERRORE: SI DIMENTICA CHE L’AULETTA DEL COPASIR È VIDEOSORVEGLIATA. LO PIZZICANO SUBITO, VIENE SOSPESO E FINISCE SOTTO INCHIESTA DISCIPLINARE. TRA POCO CI SARÀ IL RESPONSO, CHE NON SI PREANNUNCIA PER NULLA MORBIDO - A FINIRE NEI GUAI È ROBERTO CERRETO, CONSIGLIERE PARLAMENTARE CON DELEGA A TUTTE LE COMMISSIONI BICAMERALI - UNA CARRIERA DA GRAND COMMIS DELLO STATO: DAI DS DI MASSIMO D’ALEMA A PRINCIPALE COLLABORATORE DEL PREMIER ENRICO LETTA, DA CAPO DI GABINETTO DI MARIA ELENA BOSCHI E DI ROBERTO CINGOLANI, PASSANDO PER PAOLO GENTILONI - SENZA DIMENTICARE CHE CERRETO, COME RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO DRAGHI, È PRESENTE NEL CDA DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE DELLA SANTA SEDE, A CUI FA CAPO IL POLICLINICO GEMELLI DI ROMA - VIDEO

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Copasir, aula parlamentare

Articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

C’è un dirigente apicale del Parlamento che lascia un plico con un falso intestatario destinato a Giovanni Donzelli, big di Fratelli d’Italia, sui banchi del Copasir, a Palazzo San Macuto.

 

In questa busta ci sono calunnie e riferimenti sessuali su alti dirigenti di Montecitorio, in corsa per diventare da lì a poco vicesegretari della Camera. Il “corvo” fa un errore: si dimentica che l’auletta del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è monitorato sempre da telecamere a circuito chiuso.

GUIDO CROSETTO CON LORENZO GUERINI E GIOVANNI DONZELLI AL COPASIR

 

Tanto che gli uffici, ricorrendo al Var, lo pizzicano subito. Viene sospeso. Finisce sotto inchiesta disciplinare. Tra poco ci sarà il responso, che non si preannuncia morbido. Sembra un romanzo, ma non lo è.  

 

E’ tutto accaduto fra gli ultimi giorni di luglio e gli inizi di agosto. Quando, prima della pausa estiva, scoppia questo caso, gestito con la massima discrezione dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. Coinvolge la macchina delle istituzioni, va maneggiato con cura. Si rischia di screditare il funzionamento del Parlamento.

Giuliano Amato Roberto Cerreto

 

Le persone citate sono depositari di atti importanti, conoscono le leggi prima che diventino tali. Sono “i consiglieri” dei politici, sussurrano agli eletti. Dicono loro: questo si può fare, questo no.  

 

A finire nei guai è Roberto Cerreto, dirigente apicale del Parlamento, qualifica attuale: consigliere caposervizio con delega a tutte le commissioni bicamerali. Una carriera da grand commis dello stato, con esperienze nei gabinetti di ministeri importanti.

 

Cercato dal Foglio nella giornata ieri ha preferito non rispondere alle chiamate di questo giornale per mettere a verbale la sua versione. Il dirigente, agli amici, ha sempre ribadito la propria estraneità alla vicenda, dicendosi fiducioso in un esito positivo. In caso contrario è destinato a salutare gli uffici parlamentari.

Roberto Cerreto Maria Elena Boschi

 

Secondo le varie ricostruzioni girate in questi giorni, e anticipate dal sito del Fatto, dietro al gesto del dirigente ci sarebbe l’intenzione di bruciare alcuni pretendenti al ruolo di vicesegretario generale della Camera, ruolo che è stato assegnato lo scorso agosto. Ricostruzioni che meriterebbero la versione del diretto interessato che al momento, come detto, preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

 

Il plico infatti conteneva – secondo chi lo ha letto – una lettera con riferimenti sugli orientamenti sessuali di altri consiglieri parlamentari, ma anche delle accuse di merito sulla gestione dei lavori del Copasir, commissione delicatissima le cui udienze sono segrete e in cui sarebbero scomparsi atti parlamentari classificati. In questa fattispecie il dirigente che si occupa del funzionamento burocratico del Copasir è Marco Caputo.

Roberto Cerreto

 

Una storia, poco edificante, che rimbalza di bocca in bocca da settimane tra i commessi di Camera, Senato e Palazzo San Macuto, già sede del tribunale dell’Inquisizione e per conformazione abituato a congiure e veleni. Una storiaccia che ha investito anche il presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana.

 

La cui versione in soldoni su questo fatto è: il procedimento disciplinare non ha alcuna rilevanza di natura politica ma esclusivamente amministrativa-disciplinare. Si tratta, per la Terza carica dello stato, di un procedimento di carattere unicamente amministrativo.

 

corvo camera montecitorio roberto cerreto

Nel plico incriminato indirizzato a Donzelli, membro della commissione bicamerale, era stato scritto un falso mittente: segreteria del Copasir. Peccato che in quella auletta non possa entrare quasi nessuno, al di là dei parlamentari che ne fanno parte e di un nucleo ristretto di dirigenti.

 

DAGONOTA: CHI E’ ROBERTO CERRETO

Da principale collaboratore del premier Enrico Letta a capo di gabinetto di Maria Elena Boschi, uno dei ministri più vicini al nuovo presidente del consiglio Matteo Renzi. Questa nomina è ufficiale da ieri per Roberto Cerreto, classe 1976, romano di nascita, pisano di formazione universitaria e politica: si è laureato alla Normale ed è stato segretario comunale a Pisa dei Ds dal 1998 al 2003, sempre molto vicino a Massimo D’Alema (con vari articoli sulla rivista di Baffino, “ItalianiEuropei).

draghi cingolani giorgetti mattarella

 

Dal 2003 è consigliere parlamentare della Camera dei Deputati, in pratica un funzionario con qualifica dirigenziale nell’amministrazione della Camera. Fino alla chiamata di Letta, cui è rimasto al fianco sino al giorno delle dimissioni. Lo ritroviamo poi Capo del dipartimento Affari giuridici del breve governo di Paolo Gentiloni e nel 2014 capo di gabinetto di Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento.

policlinico gemelli 1

 

 

Nel 2021 la Gazzetta Ufficiale annuncia che  è stato insignito dal Capo dello Stato ‘’Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana’’. Senza dimenticare che Cerreto, come rappresentante del governo Draghi, è un consigliere del consiglio di amministrazione dell’Istituto Giuseppe Toniolo di proprietà del Vaticano, cui fa capo anche il Policlinico Gemelli di Roma.

Roberto Cerretomatteo piantedosi lorenzo fontana ignazio la russa giorgia meloni foto lapresseaugusta montaruli giovanni donzelli lucio malan cruciverbone di fratelli d italia in spiaggia a ostiaMASSIMO DALEMA CON IL SUO VINO SFIDERoberto Cerreto