rosario crocetta

PD ALLA DERIVA: DA MARINO A DE LUCA, DA CHIAMPARINO A CROCETTA - LA GIUNTA DEL GOVERNATORE SICULO GIUNTA AL CAPOLINEA - RENZI VUOLE SFIDUCIARE SUBITO CROCETTA PER PUNTARE AL VOTO NELLA PRIMAVERA 2016

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Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

Il Pd, il “suo” partito che ora vuole farlo cadere senza sapere come, si trova costretto ad annotare che in una sola cosa di certo Rosario Crocetta ha battuto sinora i suoi predecessori Cuffaro e Lombardo: nel numero di assessori nominati. Trentacinque in trentuno mesi. Uno ogni 26 giorni. Cifra inesorabilmente destinata a crescere, dopo le dimissioni (annunciate) di Lucia Borsellino, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia.

CROCETTA LUCIA BORSELLINOCROCETTA LUCIA BORSELLINO

 

Ovvero il simbolo di questa esperienza di governo che era nata sotto il segno della “rivoluzione” e che, a metà legislatura, appare già avviata verso il capolinea. Con poche parole, la Borsellino ha definito il suo disagio: «Non vedo più le ragioni che nel 2012 mi convinsero ad accettare la proposta di Crocetta ».

 

Una frase pronunciata dopo l’arresto di Matteo Tutino, il chirurgo plastico amico del presidente che, secondo la Procura, faceva in ospedale (a spese del sistema sanitario pubblico) interventi che si potevano eseguire solo in strutture private. Per l’ormai quasi ex assessore alla Salute, che ha ampiamente collaborato alle indagini su Tutino, l’arresto del primario è stato l’ultimo tassello di un mosaico di incomprensioni e amarezze nel rapporto con Crocetta. «Quest’esperienza è diventata un calvario», ha detto la Borsellino.

 

Le indagini della magistratura, in queste ore, si orientano sui motivi per cui Giacomo Sampieri, l’ex commissario dell’ospedale Villa Sofia nominato da Crocetta, avrebbe insabbiato un procedimento disciplinare nei confronti di Tutino.

CROCETTACROCETTA

 

E puntano pure sul poliambulatorio in cui il governatore si sottopose a gennaio a un intervento al naso e all’addome, effettuato sempre da Tutino. «Un’operazione - afferma Crocetta - fatta per ragioni di salute e non estetiche, per la quale ho pagato 3.700 euro. Il dottor Tutino ha prestato la sua opera gratuitamente ». Una precisazione fatta per allontanare qualsiasi sospetto di abusi e favoritismi.

 

Ma la disavventura in cui è incappato il mago del bisturi che Crocetta lodava a ogni piè sospinto, portandolo al suo fianco in conferenza stampa, ha dato un ulteriore colpo ai rapporti già logori con gran parte del Pd.

 

crocetta e le trans crocetta e le trans

«Si stanno spegnendo le luci nella Regione siciliana», twitta Antonello Cracolici, potente deputato palermitano. Mentre il sottosegretario Davide Faraone, da tempo in rotta con Crocetta, dopo le dimissioni della Borsellino ha gioco più facile nell’invitare i colleghi alla linea dura. Diventa decisiva una direzione regionale del partito, convocata per sabato.

 

 La linea, gradita al Nazareno, sarebbe quella di “accompagnare” il governatore verso elezioni anticipate nella prossima primavera, che si terrebbero assieme alle amministrative di Napoli, Torino, Milano. Magari utilizzando come strumento di convincimento i fondi (quasi tre miliardi) che Roma deve concedere per evitare il default a una Sicilia che il centrodestra ieri ha paragonato alla Grecia. Ma il timore di molti, fra i democratici, è che Crocetta dica no a qualsiasi ipotesi di dimissioni e che una sfiducia nei suoi confronti non passi in aula per il timore dei deputati di andare a casa anticipatamente.

FRANCO BATTIATO E ROSARIO CROCETTAFRANCO BATTIATO E ROSARIO CROCETTA

 

È il rebus che tiene in vita un governo che ha fatto poche riforme (quella delle Province, annunciata in tv a inizio 2013, è ancora al palo) e consumato molti assessori, fra cui Battiato, Zichichi, il magistrato antimafia Nicolò Marino, la studentessa universitaria Nelli Scilabra. «La rivoluzione non si fa con gli uomini di Cuffaro e Lombardo », diceva Crocetta.

 

Ma solo venerdì scorso il primo presidente comunista e omosessuale della Sicilia ha infranto l’ultimo tabù. Facendo entrare nel suo governo non un tecnico ma un politico, l’ex senatore Giovanni Pistorio: già assessore di Cuffaro e braccio destro di Lombardo. L’ultimo inganno di una stagione che pare ormai al tramonto.

CROCETTA ZICHICHI BATTIATO CROCETTA ZICHICHI BATTIATO CROCETTACROCETTA