CROCETTA NERA PER ZICHICHI? - L’ASSESSORE IN CONTUMACIA MANDA IN TILT IL GOVERNATORE GAIO: “SAREI FELICE SE LA SICILIA FOSSE PIENA DI CENTRALI NUCLEARI” - “SERVONO CENTRALI SICURE E CONTROLLATE” - E SCOPPIA LA POLEMICA ATOMICA: PD, VERDI, VARIE E EVENTUALI AZZANNANO LO SCIENZIATO 83ENNE - CROCETTA IN SERATA E’ COSTRETTO ALLA SMENTITA: “RISPETTO IL SUO PARERE, MA NON RAPPRESENTA QUELLO DEL MIO GOVERNO…”

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Lauria per "la Repubblica"

«Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari ». Si risolve in una gaffe la prima uscita di uno degli uomini di punta della nuova "giunta degli intellettuali" guidata da Rosario Crocetta. Il professor Antonino Zichichi, lo scienziato 83enne fortemente voluto dal neo governatore della Sicilia per l'assessorato ai beni culturali, illustra la sua idea di sviluppo legato all'energia e finisce per tirarsi addosso una pioggia di critiche. Fino alla censura ufficiale dello stesso Crocetta.

Ad accendere la miccia un intervento di Zichichi alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" su Radio 24. Richiesto esplicitamente di un parere sul nucleare, il professore ha espresso il proprio favore utilizzando una metafora: «Immaginate di avere una macchinetta dove metti un euro ed esce un panino e una macchinetta identica dove metti sempre un euro ed escono un milione di panini. Voi cosa scegliereste? Un milione, è chiaro. Questo è il vantaggio dell'energia nucleare per il genere umano». Ci sarebbe la questione sicurezza: «Fukushima, e prima ancora Chernobyl, si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare - ribatte Zichichi - è stata messa in mano a irresponsabili. Servono centrali sicure e controllate, costruire da veri scienziati. Tutto qui».

Dove «tutto qui» è una pia illusione. Perché le parole del fisico che si autodefinisce "nomade" (ha detto che farà l'assessore della giunta siciliana restando a Ginevra) e che assieme a Franco Battiato costituisce il fiore all'occhiello del governo Crocetta, scatenano la reazione di politici e ambientalisti. «Siamo su Scherzi a parte?», si chiede Fabio Granata, vicepresidente di Fli: «Se iniziamo a declinare così le politiche culturali dopo anni di battaglie contro le trivellazioni e gli oltraggi dell'eolico al paesaggio stiamo freschi».

Nel Pd, il partito di Crocetta, si fa sentire la voce dell'ex candidato sindaco a Palermo Fabrizio Ferrandelli: «Sul nucleare Zichichi dovrà passare sul mio corpo e credo su quello di tanti altri». A dargli man forte il presidente dei Verdi Angelo Bonelli: «Forse a parlare non è stato Zichichi ma Maurizio Crozza in una delle sue straordinarie imitazioni sui moschettieri dell'atomo. La Sicilia è una terra straordinaria che può sfruttare tutta la forza del sole e che può sviluppare in modo innovativo le energie rinnovabili».

Il presidente di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana, va giù duro: «Posizioni come quelle di Zichichi rappresentano ormai il passato. La storia dell'umanità va in altra direzione». Rilievi, anche feroci, che giungono dai mondi di riferimento di Crocetta. Il quale, imbarazzato, è costretto in serata a diramare una nota con la quale boccia il suo assessore: «Sono sempre stato contrario alle centrali nucleari. Rispetto le opinioni del professore Zichichi ma tale parere - dice Crocetta - non rappresenta il punto di vista del governo da me presieduto». E il neo governatore ricorda il referendum del giugno 2011: «Gli italiani hanno detto no al nucleare». E fra loro, fa notare, c'erano pure due milioni di siciliani.

 

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