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MATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE
DAGO-ANALISI
Gli uscieri dell'Accademia della Crusca,la nobile istituzione che dal 1582 difende la purezza della lingua italana, hanno le viscere in subbuglio.
Nessuno di loro si aspettava che ieri il boyscout di Palazzo Chigi tirasse fuori la parola "annuncite", un'autentica bestemmia che avra' fatto rivoltare nella tomba il divino Dante e quel Petrarca che indicava ogni parola come "un bel fiore" da cogliere. Nessuno aveva mai usato "affrittellare" la lingua come un ganzo di periferia che si rivolge alla sua amante per "annunciare" la sua passione al marito cornuto.
MATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHON
Gli uscieri della Crusca ,e con loro tutti gli eredi di un Rinascimento lontano, hanno capito che di questo passo non servira' aspettare il 2017 per giudicare Pittibimbo nei fatti e nei misfatti.
E' chiaro ormai che nel suo delirio di onnipotenza il "ragazzo" si permette ogni tipo di licenza,anche quella di biascicare il francese come un bagnino di Forte dei Marmi e di "sgarbare" la lingua inglese nel goffo tentativo di imitare il suo amico-mentore Davide Serra.
E' inutile addossare la colpa dell' annuncite" ai tweet scritti di buon mattino sulla tazza del cesso di Palazzo Chigi; quelli sono soltanto piccoli sforzi di sintesi che servono alle madonne come la Boschi e la Moscerini (a Bruxelles la chiamano cosi') a dimostrare che Lui c'e', e tutto si deve ricondurre a Lui e alla sua irrefrenabile voglia di potere.
Per gli uscieri della Crusca la colpa di aver pronunciato l'orrendo neologismo e' del "Giglio magico" e del grumo di interessi machiavellici che finge di prostrarsi davanti al Principe. Nella nuova corte ci sono i pragmatici alla Farinetti che vendono ciambelle e banalita' come oro colato; i massoncini dal volto verginale alla Carrai che gia' si agitano per mettere le mani sul G7 del 2017, e c'e' cascato (tagliandosi i coglioni a caro prezzo) anche Andrea Guerra, che con una curiosa miopia da occhialaio sprovveduto, non ha capito la differenza tra un manager e un padrone.
Sono loro i primi a perdonare le pseudo-profetiche dell'amico, e sono sempre loro a suggerire che la volonta' e' in grado di schiantare l'intelletto.
Nei salotti dei nobili fiorentini che "sciacquano" i debiti nell'Arno ,si tiene a precisare comunque che Matteuccio ha parlato ieri di "riforme contro l'annuncite".
Il guaio e' che con molte probabilita' di vere riforme ne vedranno poche mentre l"annuncite" restera' per sempre sulla bocca dei ganzi e del popolo bischero.
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