DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Da lastampa.it
«Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, faccia un gesto di dignità e si dimetta. Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se non si dimette lui. La sua gestione è ideologica e razzista contro gli italiani». Lo chiede, intervistato da Affaritaliani.it, il vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino aveva espresso all’unanimità, con assoluta convinzione, l’apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto, ormai dal 2014, dal proprio direttore Christian Greco, nel mirino della destra.
«Grazie al suo operato, il nostro museo è diventato un’eccellenza mondiale – si legge nel documento – con due importanti operazioni di trasformazione strutturale, oltre 90 collaborazioni con i maggiori atenei e istituzioni museali al mondo, attività di formazione e ricerca ai massimi livelli, sostenibilità ambientale e finanziaria, oltre a politiche di inclusione e importanti ricadute economiche per l’area cittadina e non solo.
Ricordando che, in base all’articolo 9 del nostro statuto, la nomina e revoca del direttore spetta esclusivamente al Consiglio di Amministrazione, rinnoviamo a Christian Greco la nostra totale fiducia e il più sentito ringraziamento per il suo straordinario lavoro».
«Qualche anno fa - racconta Crippa - Greco decise uno sconto solo per i cittadini musulmani e io chiesi ai cittadini di protestare inondando il centralino di telefonate. Lui mi denunciò, fui condannato in primo grado e assolto in secondo, vincendo la causa. È un direttore di sinistra che ha gestito il Museo Egizio di Torino in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana.
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VITTORIO SGARBI
Antonio Bravetti per la Stampa - Estratti
Christian Greco «va riconfermato», perché «ha fatto un ottimo lavoro». Getta acqua sul fuoco Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura prova a smorzare le polemiche tra FdI e il direttore del Museo Egizio, contestato da Giorgia Meloni cinque anni fa. Allora la premier lo definì «razzista nei confronti degli italiani» per una promozione dedicata a chi parlava arabo.
Christian Greco - direttore del museo egizio
«Era un espediente di mercato per attirare musulmani al museo – la spiega Sgarbi – due biglietti al prezzo di uno, non aveva propositi discriminatori contro le coppie italiane.
Forse oggi anche Meloni ha cambiato idea. Basterebbe che Greco spiegasse quale era la natura del suo provvedimento, spegnerebbe ogni polemica». Eppure l'egittologo resta sotto il fuoco di FdI: l'assessore alla Cultura della regione Piemonte vorrebbe un altro al suo posto. «Quella di Marrone è un'opinione legittima – ragiona Sgarbi – anche il lavoro di Greco si può discutere, non mi pare un delitto di lesa maestà. Non c'è nessuna vendetta, è un equivoco attribuire alla destra tutta la cattiveria del mondo».
giorgia meloni e vittorio sgarbi 2
Eccesso di zelo, secondo il sottosegretario: «Credo che Marrone pensi di interpretare il pensiero di Giorgia Meloni, che anni fa non era d'accordo con Greco. Ma ora lei fa la premier, ha problemi più complessi da affrontare. Meloni non deve rispondere dell'eccesso di fedeltà politica di Marrone, come non risponde di quello che dice Andrea Giambruno, su questo è stata molto chiara. Comunque la sua nomina non dipende da Meloni, da me o da Sangiuliano, ma dal Cda».
giorgia meloni e il direttore del museo egizio di torino Christian Greco nel 2018
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Christian Greco - direttore del museo egizio Christian Greco - direttore del museo egizio
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