D’ALEMA, RANDELLATO DA SCALFAROTTO E TROMBATO DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE, “DECIDE” DI FARSI DA PARTE: “AVANTI UN’ALTRA GENERAZIONE” - E VOLA A TEHERAN. CHIEDERÀ AGLI AYATOLLAH “DOVE HO SBAGLIATO?”

1. IRAN: D'ALEMA A TEHERAN IL 17 E 18 DICEMBRE
(ANSA) - Massimo D'Alema sarà in Iran il 17 e 18 dicembre prossimi. Lo si è appreso a Teheran. Il presidente della Foundation for European Progressive Studies (FEPS) si recherà nella capitale iraniana su invito dell' Institute for Political and International Studies del Ministero degli Affari Esteri iraniano. D'Alema terrà una conferenza sul tema "L'impegno dell'Europa per la sicurezza e la convivenza nel Mediterraneo e nel Medio Oriente".

2. PD:D'ALEMA,NON DÃ’ DIRETTIVE A CUPERLO,ORA FACCIO ALTRO
(ANSA) - "Non ho il compito di dare direttive a Cuperlo. Ho fatto una battaglia congressuale a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato. Ma non ho intenzione di animare correnti". Così Massimo D'Alema, parlando con l'ANSA, nega di aver inspirato la decisione di Cuperlo di non entrare nella segreteria di Renzi.

''Sarebbe ridicolo da parte mia - spiega D'Alema - avere il compito di dare a Cuperlo direttive o imporre divieti. Su questa vicenda non ho espresso neppure pareri, Cuperlo è passato a trovarmi ieri sera dopo aver incontrato Renzi e non prima, come impropriamente scritto. Non entro in questo genere di questioni e non ho intenzione di animare correnti, partecipare a riunioni e prendere decisioni''. D'Alema spiega che, dopo il congresso, si occuperà di altre cose, presiedo una fondazione culturale e lunedì partirò per Teheran per parlare degli impegni Ue e non degli assetti del Pd''.

3. PD:D'ALEMA,RESTERÃ’ FUORI,ORA AVANTI ALTRA GENERAZIONE
(ANSA) - "La battaglia politica si fa quando c'è il congresso. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non parteciperò ad una dialettica legittima che ora ha altri protagonisti di un'altra generazione".

Così Massimo D'Alema, parlando all'ANSA, spiega che, dopo la fine del congresso, non sarà il capo della minoranza del Pd. ''Io mi occupo di altre cose - sostiene D'Alema - e non voglio essere tirato in mezzo ad una dialettica che ha altri protagonisti di un'altra generazione che, come è giusto che sia, sono chiamati a certe responsabilità''. Il presidente della Fondazione Italianieuropei smentisce come ''calunnie usate come strumento di lotta politica'' che lui sia l'ombra di Gianni Cuperlo e che ieri gli abbia imposto il no all'ingresso in segreteria.


4. D'ALEMA: "MI TIRO FUORI DA QUESTO PD, ADESSO AVANTI UN'ALTRA GENERAZIONE"
Fabio Martini per www.lastampa.it


«La battaglia politica si fa quando c'è il congresso. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non parteciperò ad una dialettica legittima che ora ha altri protagonisti di un'altra generazione». Così Massimo D'Alema spiega che, dopo la fine del congresso, non sarà il capo della minoranza del Pd. «Non ho il compito di dare direttive a Cuperlo. Ho fatto una battaglia congressuale a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato. Ma non ho intenzione di animare correnti» dice.

«Sarebbe ridicolo da parte mia - spiega D'Alema - avere il compito di dare a Cuperlo direttive o imporre divieti. Su questa vicenda non ho espresso neppure pareri, Cuperlo è passato a trovarmi ieri sera dopo aver incontrato Renzi e non prima, come impropriamente scritto. Non entro in questo genere di questioni e non ho intenzione di animare correnti, partecipare a riunioni e prendere decisioni» prosegue. D'Alema spiega che, dopo il congresso, si occuperà di altre cose, «presiedo una fondazione culturale e lunedì partirò per Teheran per parlare degli impegni Ue e non degli assetti del Pd».

Nella nuova assemblea del Pd che domenica «incoronerà» Renzi ci saranno di sicuro gli ex segretari Walter Veltroni, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Guglielmo Epifani. In attesa di definire tutte le pratiche e assegnare tutti i posti, scorrendo gli elenchi regionali che stanno arrivando alla sede centrale del Pd si può già intuire quella che sarà l'impronta del parlamento democratico.

Tra i delegati toscani il governatore Enrico Rossi e poi la schiera di amministratori renziani: l'assessore fiorentino Sara Biagiotti, il presidente della provincia di Lucca Stefano Baccelli, il sindaco di Scandicci Simone Gheri. Cuperlo ha eletto, tra gli altri, il coordinatore della sua campagna Patrizio Mecacci. Sempre per il rottamatore si segnala per età la 22enne Claudia Longobardi di Prato. Per il Molise ci sarà, tra gli altri, il governatore Paolo Frattura mentre la Lombardia (oltre al citato Lerner e l'ex assessore comunale Stefano Boeri) è una di quelle regioni che si segnala per i sindaci che porta in Assemblea: Emilio Del Bono (Brescia), Virginio Brivio (Lecco), Monica Chitto' (Sesto San Giovanni).

Tra i parlamentari eletti il sottosegretario alle Politiche agricole Maurizio Martina. In Campania guida la pattuglia Francesco Nicodemo, neo responsabile Comunicazione della segreteria nazionale, mentre tra i 15 rappresentanti sardi c'è un volto noto: l'ex governatore dell'isola Renato Soru (presente già nel 2008) che torna in assemblea questa volta in quota Renzi. Il `rottamatore´ ha espugnato anche l'Emilia (71%).

Tra i delegati, il deputato Andrea De Maria, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il civatiano e neo responsabile economia della segreteria Filippo Taddei, Salvatore Vassallo, la senatrice Francesca Puglisi, la «pasionaria» civatiana Elly Schlein. Proprio dall'Emilia arriva uno dei volti noti al grande pubblico, la leader dello Spi Cgil Carla Cantone .

Anche dalla Calabria arriveranno diversi amministratori locali: il sindaco di Crotone Peppino Vallone, quello di Pizzo Calabro Gianluca Callipo, quello di Villapiana Roberto Rizzuto, tutti renziani. Dovrebbe esserci anche, in quota Civati, l'ex sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta. Per Cuperlo siederà in Assemblea una vecchia conoscenza, l'ex Dc-Ppi ed ex parlamentare e sottosegretario Gigi Meduri. Ci saranno anche il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio e la deputata Enza Bruno Bossio.

In Liguria, ovviamente, è stato eletto il ministro Andrea Orlando ma anche la senatrice Roberta Pinotti e il governatore Claudio Burlando, tra gli altri. Dalla Sicilia arriva il neo responsabile Welfare in segreteria Davide Faraone, il sottosegretario Giuseppe Berretta ma anche un fondatore del Pd come Enzo Bianco. Delegato pugliese sarebbe dovuto essere Massimo D'Alema, eletto in Assemblea nel colleggio di Foggia. Come il vice presidente uscente dell'organismo Ivan Scalfarotto. Tra i pugliesi anche il sindaco di Bari Michele Emiliano.

 

 

 

INTERVISTA DI ENRICO LUCCI A MASSIMO DALEMA MASSIMO DALEMA CUPERLO RENZI CIVATI PITTELLA TOCCA LA PANCIA DI RENZI Dario Franceschini Pierluigi Bersani Guglielmo Epifani francesco nicodemo x