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DAGONEWS - IL SISMOGRAFO DEL DEEP STATE REGISTRA PROFONDI SCOSSONI NELLA LEGA E NEI 5STELLE, CHE CROLLANO NEI SONDAGGI - IL QUIRINALE, VIA UGO ZAMPETTI, APRE UN DIALOGO CON GIORGIA MELONI PER UN INCONTRO AL QUIRINALE TRA MATTARELLA E IL LEADER DEL PARTITO DI OPPOSIZIONE - IL COLLE HA MOLTO APPREZZATO LA DECISIONE DELLA DUCETTA DI VOTARE, INSIEME ALLA MAGGIORANZA, LA RISOLUZIONE BIPARTISAN SULLA GUERRA IN UCRAINA…
Dagonews
Il sismografo del Deep state registra profondi scossoni nella Lega e nel Movimento Cinquestelle. La guerra in Ucraina ha tolto certezze e riferimenti ai due partiti che, negli ultimi anni, più hanno sventolato le bandierine russe.
La trasformazione di Putin nel nemico pubblico numero uno dell’Occidente ha lasciato in mutande i giallo-verdi che non sanno come sgrullarsi di dosso le vecchie e scomodissime simpatie per il Cremlino.
Intanto, sprofondano nei sondaggi: la Lega è scesa al 16,6 e il M5s, dal 32% del 2018, è sprofondato al 13,4%. Gli unici partiti che incamerano consensi, anche grazie alla loro coerenza atlantista, sono il Pd (21,5%) e Fratelli d’Italia (20,7%).
giorgia meloni applaude mattarella
I nuovi equilibri politici hanno messo in moto il Segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, che si sta dando da fare per aprire un dialogo con Giorgia Meloni. L’idea è organizzare un incontro al Quirinale tra il presidente Mattarella e il leader del principale partito di opposizione.
Il Colle ha molto apprezzato la decisione di Fratelli d’Italia di votare, insieme alla maggioranza, la risoluzione bipartisan sulla guerra in Ucraina che ha condannato l'azione militare russa, ha stabilito il diritto di accoglienza per i rifugiati, le azioni economiche e gli aiuti alla difesa dell’Ucraina.
E Salvini? Il suo astro si è opacizzato. Le sue giravolte politiche (da putiniano di ferro ai fiori lasciati davanti all’ambasciata ucraina, dalle foto in cui sorride imbracciando i fucili a pacifista gandhiano) non pagano più in termini di consenso. E nella Lega s’è acceso il dibattito interno sulla necessità di iniziare a de-salvinizzare il partito. A complicare la vita del “Capitone” è arrivato anche la benedizione, fuori tempo massimo, di Berlusconi.
Durante le finte nozze con Marta Fascina, il Cav si è lanciato in un mezzo endorsement: “Salvini è l'unico leader vero che c'è in Italia. E' sincero, gli voglio molto bene e lo ammiro perché è una persona sincera". L’effetto è stato loffio: se da un lato ha attizzato i (pochi) filo-salviniani di Forza Italia, Licia Ronzulli in testa, dall'altro ha innescato travasi di bile nei moderati del partito (Tajani, Carfagna, Brunetta, Gelmini) che non vogliono morire leghisti. E infatti ora si guardano intorno…
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