DAGOREPORT – IL GOVERNO VUOLE SILURARE IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO, BIAGIO MAZZOTTA, ACCUSATO DI AVER AVALLATO IL PASTROCCHIO DEL SUPERBONUS (150 MILIARDI DI BUCO) – PER SOSTITUIRLO, GIORGIA MELONI HA IN MENTE IL SUO CONSIGLIERE ECONOMICO, RENATO LOIERO, CHE PERÒ TENTENNA – GIORGETTI SPINGE DARIA PERROTTA, CAPO DEL SERVIZIO LEGISLATIVO DEL MEF

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Biagio Mazzotta

Il Governo Ducioni ha ormai messo nel mirino l’ottimo ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, considerato il “colpevole” del casino Superbonus, la misura voluta da Giuseppe Conte che ha creato una voragine nei conti pubblici da 150 miliardi.

 

Nelle indiscrezioni stampa sono già circolati i nomi dei possibili sostituti (Daria Perrotta, capo del servizio legislativo del Mef, e Luigi Federico Signorini, Direttore generale di Bankitalia), ma la carta coperta di Giorgia Meloni per l’incarico è il suo consigliere economico, Renato Loiero.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Come scriveva “Repubblica” a settembre 2023, Loiero è uno dei “tre moschettieri” dietro alle scelte economiche del Governo: “Ex professore di Diritto tributario e di Scienza delle finanze e diritto finanziario, già consigliere parlamentare del Senato dove dirigeva il Servizio del bilancio. Si tratta di un nome molto stimato fra i parlamentari del centrodestra, anche se a Palazzo Madama ha lavorato pure con il centrosinistra e con i grillini: una figura che lavora nell’ombra, ma che è rilevante nelle scelte”.

 

RENATO LOIERO

Alla proposta di raccogliere il testimone da Biagio Mazzotta, Loiero ha tentennato: da uomo del deep state, sa bene quanto delicata e piena di responsabilità sia la poltrona di Ragioniere generale dello Stato.

 

Prima di accollarsi un tale onere, è bene concedersi un supplemento di riflessione. Se Loiero accettasse la promozione, al suo posto il sottosegretario Fazzolari vorrebbe Emilio Scalfarotto, attualmente capo della sua segreteria tecnica.

 

Di altro parere è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che spinge, al posto di Mazzotta, la “sua” Daria Perrotta, considerata molto in gamba ma “penalizzata” dall’età: ha “solo” 47 anni, pochini in una repubblica gerontocratica come l’Italia.

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