DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
1. DAL MAALOX AL SILENZIO ORA GRILLO RESTA A GUARDARE
Estratto dell’articolo di E. Bu. per il “Corriere della Sera”
Evocato, tirato per la giacchetta, anche biasimato (per la sua assenza): il day after della sconfitta M5S alle Europee è segnato dall’ombra di Beppe Grillo. Un convitato di pietra in grado di smuovere gli equilibri. Il garante torna prepotentemente al centro dei discorsi degli stellati. E non solo. C’è chi come l’ex ideologo Paolo Becchi che gli chiede su X di mettere fine al Movimento.
Diversi Cinque Stelle invocano un suo intervento per commentare il voto o per un tackle (politico) a Giuseppe Conte. Grillo è anche l’uomo da cui passare per una mini-svolta interna: è colui che può dare il via libera al terzo mandato. Insomma, il fondatore del Movimento è tornato centrale proprio nel momento della crisi.
Un dato che emerge anche dallo scrutinio: Sabrina Pignedoli, eurodeputata uscente vicina al garante […] ha battuto la concorrenza dei due candidati del listino contiano inseriti in lizza con lei. Una prova di forza […] anche in termini numerici con Pignedoli che sfiora quota 15 mila preferenze contro le oltre 10 mila di Ugo Biggeri e le 6500 di Martina Pluda.
Grillo […] ha scelto di non intervenire pubblicamente per commentare i risultati. Lui, che dieci anni fa prendeva ironicamente un Maalox a favore di telecamera per «digerire» la sconfitta alle Europee del 2014 contro il Pd di Matteo Renzi (i Cinque Stelle presero il 21,2%), ora attende. Vuole vedere l’evolversi degli eventi e quali passi ha intenzione di compiere Conte. Lo stato di salute del Movimento è ben chiaro […] Difficile che l’esito del voto possa compromettere i rapporti […]: più facile che Grillo decida di lasciare al leader il compito di sbrogliare la matassa in cui è finito .
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3
2. LO PSICODRAMMA 5 STELLE PARTE IL PRESSING SU CONTE
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Ore concitate, da psicodramma. […] Nel Movimento il tracollo sotto la soglia del 10% arriva «inaspettato» per buona parte dei vertici. L’ala critica […] si prepara a dar battaglia dopo aver ripetutamente accusato Giuseppe Conte […] di aver dato vita a un partito «troppo personalistico», «trascurando il valore della vecchia guardia».
E proprio da chi ha fatto la storia del M5S arrivano commenti al vetriolo. Davide Casaleggio evoca le dimissioni di Conte: «Parlo da un punto di vista aziendale: un amministratore delegato che gestisse un’azienda in questo modo metterebbe a disposizione il proprio ruolo». C’è chi tra gli stellati auspica un ritorno (in un ruolo da leader) di Alessandro Di Battista, ma a chi lo ha sentito l’ex deputato ha negato che vi siano chance […]
[…] Conte sa che la sua leadership al momento non è in discussione, ma nel gruppo sono forti le preoccupazioni e cresce anche il malumore. «Servono risposte in tempi rapidi», dice un parlamentare. Chi è vicino al presidente prova a giustificare la sconfitta sostenendo che il Movimento ha pagato la mancata candidatura del leader e il fatto di non avere in lista i big. C’è chi nel partito […] suggerisce un cambio di nome e di temi.
Insomma, un volto che abbia una identità più riconoscibile, senza il passato M5S. Ipotesi. Anche se l’unica vera spina sul tavolo è quella del terzo mandato per i gli ex big. Un discorso che ora trova la sponda del voto delle Europee. Virginia Raggi, Roberto Fico, Paola Taverna, Alfonso Bonafede […] sono portati come totem. «Conte ha fatto tutto di testa sua: o allarga la cabina di regia o provi almeno a candidare chi ha fatto la storia del M5S», taglia corto un malpancista.
«Sono stati allontanati dal Movimento tanti eletti con le scuse più bizzarre che si potessero immaginare», scrive su Facebook l’ex deputato Dino Alberti. E attacca: «Il problema è che l’allontanamento di quelle persone ha trasformato il M5S in un partito troppo tradizionale, con un leader che non solo non viene mai contestato, ma addirittura osannato e venerato quasi fosse un messia».
Il redde rationem con i parlamentari è previsto già nelle prossime ore. Oggi dovrebbe […] svolgersi una riunione congiunta tra il leader e i gruppi della Camera e del Senato. «Possibile che si parli già di una apertura al terzo mandato», dicono tra i denti alcuni stellati. Di sicuro, l’incontro sarà l’occasione per il presidente di fare un punto sugli errori e proporre idee per rilanciare il partito. Che si tratti di rebranding (opzione già accarezzata qualche tempo fa e mai del tutto accantonata), di restyling o altro dipenderà anche dal termometro della tensione interna. Alcuni big provano un «profondo disappunto», masticano «amaro», ma aspettano le mosse del leader.
[…] «Dobbiamo fare una riflessione — dice uno stellato di peso — . Ora si tratta di capire se vogliamo essere una stampella del Pd con Avs o se vogliamo tornare ad avere ambizioni. In quel caso dovremmo ripensare tutto» (e indirettamente torna in pista l’idea di un nuovo nome o di nuove regole). I tempi sono stretti. Prima di luglio alcune partite andranno chiuse.
3. MOVIMENTO 5 STELLE PARTITO IN SILENZIO, CONTE: "ORA RIFLETTIAMO" CASALEGGIO ATTACCA: "DISASTROSO, SI DIMETTA"
Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “la Stampa”
Quando Giuseppe Conte […] ha detto che avrebbe «avviato una riflessione interna» sui motivi del crollo alle Europee, non ha precisato quanto sarebbe durata. Ieri nessuno, dentro al Movimento 5 stelle, ha proferito parola: nessun commento, nemmeno un post sui social, malumori tenuti a freno. Riunioni nella sede di via di Campo Marzio, telefonate, in attesa dell'assemblea congiunta dei parlamentari M5s […]
Nei ragionamenti con i suoi sottolinea che era «consapevole di poter pagare un prezzo» alla scelta di non mettere in lista «acchiappavoti». In un quadro di generale debolezza, l'unico a farsi notare è Pasquale Tridico, capace di raccogliere 118 mila preferenze. Dietro di lui Giuseppe Antoci con 64 mila voti e Carolina Morace con meno di 25 mila. I tre più votati dei 5 stelle, tanto per dare un'idea, hanno preso meno voti della sola Lucia Annunziata nelle file del Pd.
Così, puntualmente, nella riflessione torna l'annoso tema del limite dei due mandati: della serie, come sarebbe andata potendo schierare nomi del calibro di Roberto Fico, Paola Taverna e, perché no, Virginia Raggi?
Tutti bloccati dal tetto inscalfibile. Allo stesso tempo, tutti puntano il dito sul forte astensionismo nel Mezzogiorno, «che ha danneggiato soprattutto noi» e sull'abitudine […] degli elettori 5s di disertare Le Europee.
[…] Ma tutti sanno che stavolta è diverso, perché sotto il 10% inizia a mancare l'aria. E si attende di capire quale sarà la reazione di Conte, se davvero resterà fedele al proposito di dialogare con Elly Schlein per costruire l'alternativa di governo, come lui ha assicurato anche nel momento della grande delusione. I due si sono sentiti ieri pomeriggio per un primo confronto post-voto. La segretaria Pd aveva anticipato in conferenza stampa, al mattino, la sua intenzione di telefonare al leader M5s. […]
4. PROCESSO A CONTE, GRILLO VUOLE UNA DONNA NEL MIRINO ORA IL LIMITE DEI DUE MANDATI
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
[…] «Ma se fosse questa l'occasione buona per un cambio al vertice?», si chiedono in tanti e non è un mistero che il fondatore M5S immagini, ormai da tempo, una leader donna. Quindi si parla di Virginia Raggi, che avrebbe voluto correre alle europee ma le è stato impedito perché anche lei ha terminato i mandati a disposizione. Ma viene indicata anche Chiara Appendino, la deputata ex sindaca di Torino, sempre apprezzata e stimata dal fondatore.
C'è anche chi immagina un ritorno di Alessandro Di Battista, che per adesso si sta dedicando all'associazione Schierarsi e non è sfuggito che l'ex sindaca di Roma domenica ha partecipato, con tanto di foto sui social, a uno dei loro banchetti.
CHIARA APPENDINO E VIRGINIA RAGGI
Immagine che suona un po' come una provocazione ma anche come la volontà di voler riavvicinare quel mondo, che era la base grillina, ora andata perduta.
La nostalgia è canaglia in M5S e nei momenti difficoltà, come quello che si sta vivendo adesso, lo è ancora di più. Ne è la prova l'ex ministro dei Trasporti e attuale probiviro, Danilo Toninelli: «M5S non è più un partito rivoluzionario. Grillo faceva sognare, Conte è un tecnico, bisogna avere il coraggio di dire che è una brava persona ma i tecnici non hanno capacità di emozionare». Non chiede ancora le dimissioni, ma non sembra essere così lontano. […]
raggi e appendinoELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - MEME BY EDOARDO BARALDI virginia raggi alessandro di battista alessandro di battista mostra la prima pagina di liberoGIUSEPPE CONTE VOTA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024PRIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO 11 GIUGNO 2024GIANNELLI VIGNETTA CONTE GRILLOIL FATTO QUOTIDIANO E LE POSSIBILI DIMISSIONI DI CONTE DOPO LE ELEZIONI EUROPEEVIGNETTA KRANCIC - ROBERTO FICO - ROCCO CASALINO - GIUSEPPE CONTE - BEPPE GRILLO grillo contememe su giuseppe conte e beppe grilloBEPPE GRILLO VAFFA DAY
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