LA DE-ISLAMIZZAZIONE D’EGITTO: NOMINATA LA COSTITUENTE, MORSI ACCUSATO DI OMICIDIO

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Da "La Stampa.it"

Il presidente deposto Mohamed Morsi e altri 14 Fratelli musulmani sono stati rinviati a giudizio alla corte d'assise con l'accusa di aver incitato all'uccisione dei manifestanti nel corso degli incidenti davanti al palazzo presidenziale. Lo annunciano fonti della procura.

Intanto, il governo egiziano, nato dal golpe con cui i militari, appoggiati anche dai religiosi e da diverse formazioni politiche, il 3 luglio scorso hanno deposto l'ex presidente Mohamed Morsi, ha nominato i 50 membri della Costituente. La commissione è incaricata di epurare la `Carta´ - sospesa dal 3 luglio - da tutti gli articoli di matrice islamica, introdotti dal precedente esecutivo dominato dai Fratelli Musulmani.

Spiccano invece per la loro assenza gli esponenti del movimento che il 25 gennaio 2011 diede il via con le proteste di piazza Tahrir alla caduta di Mubarak e alla fallace `primavera araba´ in salsa egiziana, stroncata prima dalla giunta militare, guidata dall'ex ministro della Difesa, Hussein Tantawi, e poi dalla vittoria alle elezioni delle formazioni islamiste dei Fratelli Musulmani, che raccolsero circa il 40% e dai salafiti, con il 20% dei voti.

Il governo ha incluso nella Costituente l'ex segretario generale della Lega Araba, Amre Moussa, e sfidante sconfitto da Morsi alle presidenziali del 30 giugno 2012. C'è anche Mahmoud Badr, portavoce del movimento giovanile Tamarrod (che il 30 giugno diede il via alle manifestazioni di protesta dopo aver raccolto oltre 20 milioni di firme contro Morsi).

Su 50 membri, solo due sono islamisti, nonostante le formazioni di ispirazione religiosa, abbiano vinto tutte le consultazioni elettorali dalla caduta di Honsi Mubarak nel 2011. Uno è esponente degli integralisti salafiti del partito al Nour ed un altro un ex membro della Fratellanza. La presidenza ha però sottolineato che dei due posti riservati agli islamisti è stata la Fratellanza a rifiutarsi di designare un loro esponente, tra i pochi ancora in libertà.

La Costituente, che si riunirà per la prima volta l'8 settembre, ha ora 60 giorni di tempo per completare il suo lavoro, in parte già scritto. Il testo della nuova costituzione sarà sottoposto a referendum (quello vecchio fu approvato da quasi il 70%, non degli egiziani, ma solo del 30% circa dei votanti). Solo dopo si procederà a nuove elezioni parlamentari e presidenziali.

La composizione della Costituente riflette la nuova direzione impressa all'Egitto dall'uomo forte del Paese, il capo delle Forze Armate, il generale Abdel Fattah al Sisi. Tra i primi articoli di cui è noto il testo, oltre alla probabile messa la bando di qualsiasi partito di ispirazione religiosa (mossa che respingerebbe nella clandestinità i Fratelli Musulmani ma anche i salafiti) anche misure per far tornare al potere alcuni esponenti del vecchio regime di Mubarak, recentemente scarcerato e agli arresti domiciliari in attesa di un nuovo processo.

Il testo sarà materialmente messo a punto da un comitato di esperti composto da 10 membri che preserverà gli ampi privilegi dei militari, salvaguardando, tra l'altro, i loro vasti interessi economici.

 

 

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