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SPUTTANATO RENZI! – A QUATTRO MESI DI DISTANZA FINALMENTE VIENE FUORI CHI DECISE DI FAR COPRIRE A PALAZZO VECCHIO DA UN PARAVENTO DECORATO CON GRANDI GIGLI UN NUDO DELL’ARTISTA JEFF KOONS: “L’ORDINE ARRIVÒ DIRETTAMENTE DA PALAZZO CHIGI”

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Michela Mancini per Il Venerdì di Repubblica

 

matteo renzi e mohammed bin zayed al nahyan a firenze  8matteo renzi e mohammed bin zayed al nahyan a firenze 8

Se le statue potessero parlare ne direbbero di cose. Potrebbero, per esempio, svelare il mistero che aleggia sulla loro copertura, vizietto tutto italiano che ci fece finire sulle prime pagine di mezzo mondo quando al Campidoglio arrivò il presidente iraniano Hassan Rouhani.

 

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O quando, lo scorso ottobre a Firenze, il premier Renzi ricevette lo sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan. La visita del principe ereditario degli Emirati Arabi fu organizzata a Palazzo Vecchio nei minimi dettagli. Uno in particolare non passò inosservato: un nudo dell’artista Jeff Koons venne coperto da un paravento decorato con grandi gigli. Un precedente tornato alla memoria dopo i fatti di Roma. Fu cautela per tutelare la statua o eccesso di zelo per tutelare l’ospite?

fauno barberini jeff koons a firenzefauno barberini jeff koons a firenze

 

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A ottobre la consigliera comunale di Firenze Viva, Cistina Scaletti, chiese di sapere  perché si «fossero messe la mutande a un’installazione di arte contemporanea» offendendo così la città di Firenze con «un atteggiamento da “servo encomio” verso i petrodollari e da “codardo oltraggio” verso l’arte e la cultura».

 

La risposta arrivò dall’assessore Federico Gianassi: «Nessuna censura. Nel caso della statua di Koons fu chiesto alla ditta di catering che si occupava del buffet di realizzare una pannellatura per proteggere l’opera da eventuali danni». Cautela nei confronti della statua, quindi. Eppure qualcosa non torna. «Dopo la vicenda dei Musei Capitolini» racconta Cristina Scaletti, «ho chiesto una copia della richiesta di pannellatura inviata alla ditta di catering».

 

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La risposta dalla Direzione cultura del Comune è arrivata a febbraio:«I nostri uffici non hanno alcuna corrispondenza sulla richiesta di pannellatura a protezione dell’opera di Koons in quanto tutti gli accordi sono stati sottoscritti esclusivamente dal Cerimoniale di Palazzo Chigi».

 

Colpo di scena? Delle due versioni contrastanti abbiamo chiesto conto all’amministrazione fiorentina che ha ribadito la sua posizione iniziale: «Da Roma non sono arrivati ordini, abbiamo deciso noi a Firenze».

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A svelare il mistero è proprio la ditta di catering incaricata di coprire la statua. Incaricata da chi? «Direttamente da Palazzo Chigi».

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