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Niccolò Carratelli per lastampa.it - Estratti
ANDREA DELMASTRO A STASERA ITALIA
«C'è solo una cosa certa», dice Andrea Delmastro in un angolo del Transatlantico di Montecitorio: «Non saranno né le toghe rosse né il Pd a fermarci nella nostra ferrea volontà di contrastare l'immigrazione irregolare e la tratta di esseri umani», assicura il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d'Italia.
Il decreto che avete approvato non sembra essere risolutivo per far ripartire l'operazione Albania...
«Questo lo dice lei. Ora abbiamo una norma primaria, che definisce i Paesi sicuri, in modo che sia possibile continuare con i trattenimenti e i rimpatri dei migranti irregolari».
È un provvedimento più morbido di quello che avevate in mente, ha pesato il parere del Quirinale: il presidente Mattarella darà il via libera?
«Io sono molto sereno, perché non penso che il presidente della Repubblica si faccia tirare per la giacca da chicchessia. Mentre sono convinto che le opposizioni ci proveranno.
ANDREA DELMASTRO A STASERA ITALIA 2
Ma, d'altronde, sono quei partiti che vanno in Europa a chiedere di sanzionare l'Italia. Oppure superano il livello della decenza, come nel caso dei 5 stelle, che hanno fatto ridere tutta l'Europa buttando 300 milioni sui banchi a rotelle e poi fanno un esposto alla Corte dei conti per 300 mila euro di carburante su un modello, quello dell'accordo con l'Albania, che in Europa ha riscosso invece grande attenzione».
E ha scatenato uno scontro durissimo con la magistratura, di nuovo accusata di fare politica...
«Abbiamo assistito a un'interpretazione abnorme della norma europea. Dire questo, come ha fatto anche il ministro Nordio, è perfettamente legittimo. Perché le sentenze si rispettano, si eseguono, ma si possono commentare. Io conosco una sola corporazione al mondo che pretende l'insindacabilità, sono gli ayatollah».
Il punto è salvaguardare la separazione dei poteri, no?
«Certo, anche mia figlia di 15 anni, che va al liceo, sa che le leggi le fa il legislatore e che i giudici le interpretano, le applicano, ma non le scrivono. Esattamente quello che mi aspetto succeda con il decreto appena approvato».
In questa rivolta dei magistrati ci vede una reazione alla riforma con la separazione delle carriere e il sorteggio per i membri del Csm?
«Questa è una domanda pertinente, ma che dovrebbe porre a chi ha alimentato lo scontro e a chi scrive certe mail, che potrebbe sentirsi irritato. Noi andiamo avanti tranquillamente per fare quello che c'è scritto nel nostro programma e per cui gli italiani ci hanno votato, compresa la separazione delle carriere. Se poi questo esacerba i rapporti mi dispiace, ma non è un buon motivo per interrompere il nostro lavoro».
ANDREA DELMASTRO A STASERA ITALIA
Non sarebbe meglio fare la riforma in un clima di condivisione con i magistrati?
Certo, cercherò di creare un clima di condivisione con delle persone che ci giudicano pericolosi perché non abbiamo interessi di parte e non abbiamo inchieste giudiziarie. Per il rispetto che ho dei magistrati, trovo strana questa affermazione da parte di un magistrato. Mi sarei aspettato applausi: clap, clap, clap (mima il gesto, ndr). Comunque, noi governiamo senza rancore o rabbia, proviamo a condividere con tutti, ma ci dovrebbe essere perlomeno una connessione sulla grammatica».
È più connesso con Magistratura indipendente, la corrente più "governativa" del Csm?
ANDREA DELMASTRO - CARLO NORDIO
«Il loro comunicato è i-nec-ce-pi-bi-le: interloquire tra poteri, con rispetto e senza pregiudizi. Apparire, oltre che essere, imparziali. Niente da aggiungere».
Però sembra di essere tornati a 20 o 30 anni fa, a una stagione che credevamo ormai superata...
«Anche io lo credevo e sa perché? Perché in quella stagione voi della stampa evocavate il grande problema degli interessi di parte e dei conflitti di interesse, mentre ora i nostri grandi accusatori sostengono che il problema sia proprio che non abbiamo interessi di parte. Guardi un po' che strano, com'è possibile? Lo vada a chiedere a chi evidentemente ha interesse ad alimentare lo scontro. E se vuole le aggiungo una considerazione...».
Prego.
«Io so benissimo che l'80% della magistratura è composto da persone perbene, disposte a farsi interpreti delle leggi, pronte ad alzarsi ogni mattina solo per andare a lavorare e a contrastare mafiosi, rapinatori e spacciatori
(...)
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