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DOPO BARACK, IL NULLA – I DEMOCRATICI AMERICANI RIMANGONO ANCORA APPESI A OBAMA, CHE È TORNATO A ESPORSI PER TIRARE LA VOLATA AL CANDIDATO SOCIALISTA PER NEW YORK, ZOHRAN MAMDANI – TRA UNA GITA SULLE ISOLE PRIVATE E UNA PARTITA A GOLF, L’EX PRESIDENTE CHE HA CONTRIBUITO A FARE FUORI BIDEN, SPIANANDO LA STRADA A TRUMP, SI È PROPOSTO COME “PUNTO DI RIFERIMENTO” PER LE NUOVE STELLINE DELLA SINISTRA CHE FATICANO A IMPORSI…

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Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

barack obama

«Leader democratici? Non mi vengono in mente nomi al momento». La confessione è di uno stratega con alle spalle 44 campagne elettorali. Alla fine lo zenith e il salvatore – ci dice mentre sorseggia un caffè a uno Starbucks a due passi da Capitol Hill – è sempre Barack Obama.

 

«Eppure una nuova generazione – prosegue - si sta affacciando e vuole contare di più. Se glielo faranno fare è la domanda buona per il 2026», chiude dando appuntamento a domani sera alle 9 quando chiuderanno i seggi nella Grande Mela.

 

BARACK OBAMA DISCORSO SULLA DEMOCRAZIA

Il 44esimo presidente democratico ha una splendida villa nel quartiere più "cool" di Washington, Kalorama, fa gite su isole private, gioca a golf appena può, sta preparando un secondo libro di memorie, cena con Bruce Springsteen e Steven Spielberg […] e pregusta la fine della sua biblioteca presidenziale. Potrebbe benissimo pensare ad altro, eppure quest'estate è tornato in pista.

 

Prima lontano dai riflettori sondando le intenzioni di Gavin Newsom, governatore della California sul referendum per cambiare i distretti elettorali in California e rispondere così alle azioni dei repubblicani in Texas che hanno riscritto i collegi elettorali per accaparrarsi ulteriori 5 seggi alla Camera.

 

bernie sanders zohran mamdani

E poi, questione delle ultime ore, "sporcandosi" le mani nella campagna elettorale di queste "mini Midterm" che i democratici vestono da referendum su Trump e i trumpiani – pur gettando milioni di dollari nelle corse in New Jersey e Virginia dove si vota per il governatore – tengono lontano il presidente.

 

I sondaggi vedono i candidati conservatori indietro (ma il New Jersey è alla portata di Jack Ciattarelli, al terzo tentativo, contro Mikie Sherrill). Prendere le distanze è una strategia preventiva alla possibile sconfitta. Anche alla luce del rilevamento di ABC e Washington Post che fotografa un tasso di approvazione basso per il Comandante in Capo: appena il 41% degli americani lo promuove.

 

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michelle e barack obama sullo yacht di steven spielberg in liguria

Così Barack Obama, presidente a riposo ma pronto al richiamo della politica – lo scorso anno si prodigò per far sembrare pure Tim Waltz, il vice di Kamala Harris, un candidato credibile – ha scrollato la polvere dalla giacca e alzato la cornetta. Trenta minuti di conversazione telefonica con Zohran Mamdani, 34 anni, deputato del Queens, strafavorito per City Hall a New York.

 

Curriculum controverso, quasi come la mancanza di esperienza a certi livelli se si dice che governare New York City è il secondo lavoro più difficile, dopo la Casa Bianca. Obama gli ha fatto i complimenti – raccontano collaboratori di entrambi – per una «campagna senza errori» e anche per essere riuscito a riparare passi falsi del passato. Dieci anni fa lo studente Mamdani ad esempio definì Obama il male. «Un tweet stupido dei tempi del college», si giustificò.

 

Obama gli ha offerto consigli per il dopo e si è proposto come «punto di riferimento». A Obama piace la freschezza della corsa di Mamdani e lo ritiene un simbolo di come i nuovi leader si stanno affermando in modo indipendente.

 

Abigail Spanberger e Barack Obama

Ci sono similitudini comunque fra l'Obama del 2008 e il Mamdani versione 2024. Giovani, una piattaforma di sinistra che galvanizza minoranze e ragazzi dei college e delle high school e non solo, basti pensare che i volontari del team del candidato democratico sono 90mila.

 

Quella di sabato è stata la seconda telefonata fra i due, l'altra avvenne a fine luglio quando Mamdani sconfisse alle primarie il quotatissimo Andrew Cuomo che oggi gli corre contro con la giacca da indipendente, le simpatie di Trump, quelle dei repubblicani e di una parte del Partito democratico convinta che il futuro non sia la triade progressista Bernie Sanders-Alexandria Ocasio Cortez-Zohran Mamdani e che l'esperimento di un socialista musulmano vada bene solo a New York ma sarebbe l'anticamera del suicidio politico fuori dai confini della città meno americana d'America.

 

barack obama – Our Oceans

E in fondo Obama se sprona il socialista Mamdani si mobilita per Mikie Sherrill e Abigail Spanberger, le due donne centriste che puntano al governatorato di New Jersey e Virginia. È dall'America rurale, più che da New York, che Barack Obama ha confezionato il messaggio anti Trump indicando la strada per il 2026 e le Midterm di novembre. Dobbiamo resistere per «fermare l'illegalità e la sconsideratezza» di Trump, la sua «caotica politica economica» e difendere un Paese da una presidenza «presa da impulsi autocratici».

barack obama con la moglie michelle e le figlie sasha e malia dopo la prima elezione a presidente, 2008zohran mamdanizohran mamdani 1barack obama by kehinde wileybarack obama al podcast della moglie michelle