RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Gab. Cer. per "la Repubblica" - Estratti
La destra non arretra, neanche di fronte ai ripetuti inviti a leggere il testo per intero per comprendere il significato. Dunque la mail del sostituto procuratore della Corte di Cassazione Marco Patarnello, il cui senso è stato «strumentalizzato», mette in evidenza l’Anm, arriva sul tavolo del Consiglio superiore della magistratura.
I componenti laici di centrodestra hanno chiesto infatti di aprire una pratica a tutela dell’autonomia e indipendenza della magistratura e un eventuale procedimento disciplinare a carico di Patarnello, per verificare anche se vi sia una incompatibilità ambientale. Le affermazioni del magistrato, si legge nel testo depositato, «richiedono l’intervento del Consiglio Superiore a tutela della maggioranza dei magistrati italiani, i quali intendono continuare a svolgere le funzioni che sono loro affidate in modo credibile e, dunque, con rigore, terzietà e senza pregiudizi ideologici o politici».
Parole durissime che non tengono conto di ciò che l’esponente di Magistratura democratica, la corrente progressista delle toghe, ha scritto in questa mail inviata ai colleghi e poi pubblicata sulle pagine del Tempo. Patarnello ha voluto sottolineare che la presidente del Consiglio «non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte». Ma tutto ciò «rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell’intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto», come invece avveniva per Silvio Berlusconi.
MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI
(...)
Malgrado sia stato diffuso il testo integrale, il vicepremier Salvini dice che «Patarnello non merita di stare al suo posto, se qualcuno scambia il tribunale per un centro sociale e per un luogo di vendetta politica ha sbagliato mestiere ». L’Anm precisa di non essere contro il governo. «Non vogliamo uno scontro istituzionale», dice il presidente Giuseppe Santalucia: «Tendiamo a difendere l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario».
Ma la destra non ha intenzione di lasciar cadere questo nuovo pretesto di attaccare le toghe e deposita un’interrogazione parlamentare alla Camera e al Senato in cui si invita il Guardasigilli Carlo Nordio a disporre un’ispezione e a procedere con un’azione disciplinare. Per il leader M5S Giuseppe Conte, «la premier Giorgia Meloni manipola la realtà». Sta di fatto che il caso sarà presto in Aula e anche a palazzo Bachelet.
giuseppe santaluciagiorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse. Marco PatarnelloLA MAIL DI MARCO PATARNELLO migranti in albania - vignetta by vukic
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